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In Primo Piano

Paternò, l’ente ha perso 130 mila euro per l’assenza regolamento bilancio partecipato

A dirlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Martina Ardizzone, mentre la Regione Siciliana invia un funzionario ispettivo

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“I cittadini paternesi non possono permettersi di perdere un solo euro a causa della mancata progettazione dell’amministrazione comunale. Per la mancata applicazione della democrazia partecipata, il Comune di Paternò ha perso oltre 130 mila euro. Mi metto a disposizione dell’amministrazione per offrire progetti che ho redatto insieme al mio gruppo per il bene della città”. A dirlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Martina Ardizzone. La Regione Siciliana ha inviato un funzionario ispettivo per accertare le motivazioni del mancato regolamento sul bilancio partecipato.

Infatti il Dipartimento Autonomie Locali della Regione Siciliana, con decreto del dirigente generale n. 5 del 26.01.2023 ha nominato il funzionario che si recherà presso gli uffici del comune di Paternò con il compito di verificare le motivazioni per cui l’ente comunale, ad oggi, non abbia ancora provveduto ad approvare il regolamento per il bilancio partecipato previsto dalla l.r. 5/2014 perdendo di fatto, dal 2016 al 2020, una somma pari a circa 130 mila euro, oltre 20 mila euro annui.  “Dal mio insediamento in consiglio comunale- ha spiegato Ardizzone – ho sempre posto all’attenzione del sindaco e dell’amministrazione questa tematica, senza alcun riscontro. La Regione vuole accertare  le ragioni del mancato regolamento  del bilancio partecipato. Ciò, non solo ha determinato per l’ente la perdita di oltre 130 mila euro, somme che potevano essere utilizzate per bitumare le strade e garantire altri servizi essenziali, come scuole e asili per i bambini, ma, adesso, farà spendere ulteriori soldi ai paternesi per i compensi spettanti al funzionario ispettivo che sono a carico dell’ente”.

La deputata penta stellata ha inviato all’assessore comunale con delega agli affari generali Patrizia Virgillito la proposta di regolamento redatta dalla deputata insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle di Paternò, manifestando la disponibilità a partecipare ai tavoli della commissione consiliare permanente affari generali con l’obiettivo di accelerare l’iter di approvazione” ha concluso Ardizzone. Da parte sua l’assessore Virgillito ha specificato che “in effetti ho avuto un colloquio con l’onorevole Martina Ardizzone e insieme abbiamo preso l’impegno di portare avanti la realizzazione del regolamento sul bilancio partecipato. A tal proposito abbiamo avviato un dialogo con il presidente della commissione affari generali Salvatore Malerba e sono state gettate le basi per la realizzazione del regolamento, assieme, ripeto, con l’onorevole Ardizzone”.

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S.M. Di Licodia, 18enne dai domiciliari al carcere per furto d’acqua

Il ragazzo si trovava già ai domiciliari per ricettazione ed estorsione

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Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti dall’Arma di Catania sull’intera Provincia etnea, sia finalizzati alla prevenzione e alla repressione dell’illegalità diffusa, che alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte alle persone destinatarie di misure restrittive, i Carabinieri di Santa Maria di Licodia hanno arrestato per “furto aggravato” di acqua un 18enne pregiudicato del posto, sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione per i reati di ricettazione ed estorsione.

Nella circostanza i militari dell’Arma, dopo aver accertato l’effettiva presenza del giovane in casa, hanno scorto uno “strano” tubo che fuoriusciva dal tombino della condotta idrica, per raggiungere l’interno dell’appartamento.

Compreso cosa stesse accadendo, i Carabinieri hanno quindi deciso di chiedere l’ausilio di personale specializzato del Comune, appunto per verificare il motivo di quella strana tubazione. Sono quindi giunti sul posto i tecnici, che dopo aver aperto il tombino, hanno constatato che l’uomo stava utilizzando “gratis” acqua comunale, mediante l’istallazione di un “bypass” artigianale alla conduttura idrica pubblica.

L’ulteriore reato commesso, per un danno alle casse comunali ancora da quantificare, è stato subito segnalato all’Autorità Giudiziaria, che ha così disposto l’aggravamento della misura cautelare, con il conseguente trasferimento del 18enne presso il carcere catanese di Piazza Lanza.

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Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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