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Associazionismo

Paternò, presentato progetto “Break free!” contro il caporalato

Obiettivo realizzare interventi di contrasto e prevenzione dello sfruttamento dei lavoratori agricoli vittime di caporalato, coinvolgendo istituzioni locali e regionali, nonché le organizzazioni del territorio della Valle del Simeto

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Presentato a Paternò, all’interno dei saloni dell’ex Macello di Via Fonte Maimonide, il progetto “Break Free! Spezza le catene dello sfruttamento”. Una iniziativa finanziata da “Action Aid” e “Fondazione Realizza il Cambiamento” che mira a realizzare interventi di contrasto e prevenzione dello sfruttamento dei lavoratori agricoli vittime di caporalato, coinvolgendo istituzioni locali e regionali, nonché le organizzazioni del territorio della Valle del Simeto.

A promuovere il progetto, in qualità di Capofila, è il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto insieme ai partner locali e regionali: l’APAS Paternò, il Biodistretto del Simeto, FLAI CGIL Federazione Lavoratori Agro Industria – Catania e la Regione Siciliana – Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro – Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio.

Al nostro microfono David Mascali, presidente del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, Emanuel Sammartino, responsabile immigrazione Flai CGIL Catania, Michela Bongiorno, dirigente assessorato alla famiglia e politiche sociali, i quali hanno spiegato nel dettaglio le finalità e gli obiettivi del progetto.

 

Presenti all’incontro la Caritas Vicariale (con don Salvatore Mazzamuto responsabile della mensa sociale “La bisaccia del pellegrino”) e l’amministrazione comunale di Paternò con l’assessore Francesca Coluccio.

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Catania, Un laboratorio di pittura per l’inclusione sociale

Atelier nel Bosco e Rete Italiana Disabili insieme per un evento dedicato ai bambini con disabilità

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Domenica 16 febbraio, a partire dalle 10.30, Atelier nel Bosco aprirà le sue porte ai bambini con disabilità per un laboratorio di pittura immerso nel verde. L’iniziativa si chiama “Un Cuore per la Disabilità” ed è promossa in collaborazione con la Rete Italiana Disabili che offrirà ai partecipanti un’esperienza creativa e coinvolgente in un ambiente accogliente e privo di barriere.

L’evento si terrà presso la sede di Atelier nel Bosco, in via del Roveto 7, a Catania, un polo per l’infanzia che da sempre mette al centro l’educazione inclusiva. Qui, i piccoli artisti potranno esprimere liberamente la loro creatività, sperimentando il potere dell’arte come strumento di comunicazione e condivisione.

Ad affiancare Atelier nel Bosco in questa iniziativa è la Rete Italiana Disabili, un’organizzazione che dal 2020 si impegna attivamente nella promozione di progetti di integrazione sociale, coinvolgendo oltre 2000 sostenitori e realizzando più di 20 progetti a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

A sottolineare l’importanza dell’evento è Graziella Messina, preside di Atelier nel Bosco:

Questa giornata rappresenta un passo significativo verso un mondo più accogliente e senza barriere. È il proseguimento di un progetto che la nostra scuola ha avviato offrendo assistenza gratuita ai bambini con disabilità dai 0 ai 6 anni. Il nostro obiettivo è sensibilizzare ed educare alla diversità, perché crediamo fermamente in una società più inclusiva.”

Anche Roberta Reitano, referente regionale Sicilia di Rete Italiana Disabili, ha evidenziato il valore simbolico dell’iniziativa, che si svolge proprio nel fine settimana di San Valentino:

Vogliamo celebrare l’amore nella sua forma più pura, ricordando quanto sia fondamentale accogliere e amare le differenze. La vera bellezza risiede nell’unicità di ogni individuo.

L’evento sarà gratuito e aperto a tutte le famiglie che vorranno partecipare, offrendo ai bambini un’occasione di crescita e di condivisione. Tra pennelli, colori e natura, “Un Cuore per la Disabilità” sarà un’esperienza che unisce arte, emozioni e inclusione, con l’obiettivo di abbattere le barriere e costruire un futuro più equo per tutti.

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Pedara, i giovani di Ultreya ad Auschwitz per non dimenticare

I volontari del Servizio Civile hanno preso parte all’iniziativa insieme ad altri 70 giovani italiani

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Si è conclusa negli scorsi giorni l’esperienza che ha coinvolto un volontario e tre giovani in servizio civile dell’associazione Ultreya Pedara che, in occasione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz, sono volati in Polonia partecipando al “Viaggio della Memoria. Incontrare – Conoscere – Ricordare”.

L’iniziativa è stata promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù, il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale con l’obiettivo di coltivare la memoria per avere cura del futuro.

Giordano, Vincenzo, Mirko e Cristiano sono partiti sabato 1° febbraio da Catania per incontrarsi a Roma con una delegazione di altri 70 giovani italiani che, accompagnati dal Capo Dipartimento Michele Sciscioli, dalla coordinatrice dell’Ufficio Servizio Civile Laura Massoli e dallo stesso ministro Abodi, hanno poi raggiunto la Polonia su un volo di Stato. Nei giorni seguenti i giovani hanno visitato l’ex ghetto ebraico di Cracovia, la fabbrica di Oskar Schindler, Giusto tra le Nazioni che ha ispirato il famoso film “Schindler’s list – La lista di Schindler”, il campo di concentramento Auschwitz – Birkenau, accompagnati anche dai rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che hanno animato nei giovani un’esperienza che difficilmente dimenticheranno.

Barbarie simili non devono più far parte della storia dell’umanità: è con la memoria che si costruisce un mondo di pace e giustizia.

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