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Catania, perquisizioni anti-droga nei quartieri San Giorgio e Piacanello

Mandate a monte dalle indagini degli inquirenti due operazioni illecite nei quartieri di San Giorgio e Picanello

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Messe a segno, nella giornata di oggi, due operazioni anti-droga in due quartieri del capoluogo etneo. Gli inquirenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Catania hanno trovato armi e droga in un appartamento disabitato nel quartiere San Giorgio.

All’interno dell’abitazione abbandonata i poliziotti hanno rinvenuto diverse armi, di vario calibro e munizioni insieme a 441 grammi di marijuana, contenuta all’interno di due buste di cellophane.

Dopo l’intervento sul posto del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, il materiale ritrovato è stato messo in sicurezza e sottoposto a sequestro. Avviate già le indagini per individuarne la provenienza, l’appartenenza e l’eventuale utilizzo utilizzo in precedenti episodi delittuosi.

E, sempre nella giornata di oggi, i carabinieri dalla squadra “Lupi” del Comando Provinciale di Catania, hanno scoperto il traffico, messo su nel quartiere di Picanello, da un giovane 20enne che aveva pensato di avviare un sistema “e-commerce” di vendita della droga utilizzando piattaforme social.

Base del traffico illecito era stata la casa della propria nonna, nel quartiere di Picanello.

Le operazioni illecite del giovane sono state intercettate dai Carabinieri che hanno iniziato a tenere d’occhio i movimenti del giovane, finché il ragazzo, che si trovava in Piazza Duca di Camastra, è stato fermato e, da un’ispezione del suo telefono cellulare, sono stati trovati una serie di messaggi intercorsi sulle varie piattaforme social, nei quali il giovane proponeva la vendita dello stupefacente e illustrava ai clienti prezzi e modalità di consegna. L’ispezione della casa della nonna del giovane, un’antica abitazione al piano terra situata nel quartiere Picanello, dove il ragazzo si era trasferito, ha permesso il ritrovamento di un marsupio di pelle nera nel quale era stata nascosta la marijuana.

Lo stupefacente era già stato suddiviso in dosi: 44 dosi di marijuana “amnesia” del peso complessivo di circa 150 grammi e 7 dosi di marijuana- “skunk”, del peso di 20 grammi. Oltre alla droga, nel marsupio vi erano banconote per alcune centinaia di euro. Il giovane pusher è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione e non in quella della nonna, divenuta ormai centro degli affari illeciti.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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