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Cultura

“Pianeta D” a S. M. di Licodia: «No al silenzio sulla violenza alle donne»

Incontro con le mamme di Laura e Giordana, vittime di femminicidio

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Laura aveva poco più che 11 anni, Giordana appena 20 ed era già madre di una bimba. La vita di entrambe è stata tradita e spezzata dalla mano di chi doveva amarle e proteggerle. Rispettivamente un padre e un compagno, due persone di cui si fidavano ma che invece le hanno portate alla morte generando gli ennesimi casi di femminicidio, che hanno riempito le cronache, facendo sprofondare nello sconforto intere famiglie, devastate per sempre.

Un dolore, che è risuonato forte nelle parole di Giovanna Zizzo e Vera Squatrito, mamme delle due giovani, che hanno portato la loro testimonianza nel corso della conferenza sul tema “#noalsilenzio”, organizzata dall’associazione “Pianeta D” con il patrocinio del Comune di Santa Maria di Licodia.

«Obiettivo dell’incontro, – come ha dichiarato la presidente di “Pianeta D”, Maria Carmela Nicolosi – è stato quello di trasmettere un messaggio per cercare di rompere il muro di silenzio che spesso regna all’interno delle famiglie e far aprire gli occhi alle donne al fine di aiutarle a cogliere in tempo i sintomi di situazione che possono sfociare in violenza o i segni pericolosi di un amore malato».

Si è parlato di amore, di rispetto, di comprensione e della condanna di qualsiasi forma di violenza di genere. 

Dopo il saluto del vice sindaco, Mirella Rizzo e del Presidente del Consiglio, Giovanni Buttò, sono intervenuti Francesco Navarria, presidente dell’associazione “Pater Familias” di Catania e Roberta Beolchi dell’associazione “Edela” Roma, che tutela gli orfani delle vittime di violenza.  Tra gli interventi anche quello di Daniela Rocco, presidente dell’associazione “I Bimbi di Isabel” di Paternò. 

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Cultura

Villa Ardizzone, tra le tappe delle giornate FAI di primavera

Oggi a far da ciceroni ai visitatori sono stati gli studenti della Maiorana, domani tocca agli alunni della Cavour.

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Fine settimana dedicato alla riscoperta dei beni monumentali. È partita oggi la due
giorni del Fondo per l’ambiente italiano, denominata “Giornate FAI di primavera”.
Nel primo giorno d'apertura successo di visitatori a “Villa Ardizzone”.
Oggi a far da ciceroni sono gli studenti della scuola media “Quirino Maiorana” di
Catania, divisi in due gruppi, 20 al mattino e 20 nel pomeriggio, per far conoscere
ai visitatori, questo tesoro catanese. Domani saranno gli studenti della scuola
“Cavour” che accompagneranno gli ospiti.

Dimora gentilizia di inizi ‘900 costruita per volere del barone di Stella Annunziata,
Tommaso Ardizzone e della moglie Giulia Gualtieri di San Giorgio, sul viale
Mario Rapisardi al civico 114, era tra i punti di riferimento dei “salotti” catanesi
dell’epoca.

Progettata e realizzata dall’ingegnere Carmelo Malerba Gurrieri, dipinta all’interno
dalla figlia Maria, lega elementi di stile barocco con un più chiaro approccio
Liberty.

Da qualche anno la villa è tornata ad aprire al pubblico per eventi culturali,
artistici, musicali o su prenotazione, grazie agli eredi Rosina, Lea, Carla e Nicola
Ardizzone, discendenti della storica famiglia catanese.
Dopo aver ospitato, in questi mesi, importanti eventi culturali (al momento c’è in
corso la mostra del pittore palermitano Bruno Caruso ispirata alle novelle di
Giovanni Verga), il fine settimana è dedicato alla riscoperta della villa, sia negli
ambienti interni che all’esterno.

Per poter accedere alla visita è necessario essere soci FAI (c’è possibilità di
iscriversi sul posto). Domani, domenica 26, dalle ore 10 alle ore 13
e dalle ore 15 alle ore 18.

Nel corso del tour all’interno della storica dimora sarà possibile visitare gli ampi
saloni, la stanza padronale, la stanza cinese e il fumoir, ed ancora, la stanza della
musica e quella della letteratura e infine la sala da pranzo con il soffitto a

cassettoni in legno, pittura, stucco e mosaico. La facciata è interamente realizzata
con la tecnica del bugnato.
Villa Ardizzone nel 1981 è stata dichiarata struttura di rilevante interesse storico-
artistico, dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania.

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Cultura

Giornate FAI di primavera domani e domenica, visite a Villa Ardizzone

Tra i tesori da visitare figura la storica dimora catanese costruita ad inizi ‘900 sul viale Mario Rapisardi

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Tornano le giornate Fai di primavera, tornano le visite guidate nei luoghi più belli e suggestivi dell’enorme patrimonio culturale, architettonico, monumentale e paesaggistico d’Italia.

A Catania, nell’elenco dei siti da visitare, c’è anche la storica “Villa Ardizzone”, dimora gentilizia di inizi ‘900 costruita per volere del barone di Stella Annunziata, Tommaso Ardizzone e della moglie Giulia Gualtieri di San Giorgio, sul viale Mario Rapisardi al civico 114, tra i punti di riferimento dei “salotti” catanesi dell’epoca.

Progettata e realizzata dall’ingegnere Carmelo Malerba Gurrieri, dipinta all’interno dalla figlia Maria, lega elementi di stile barocco con un più chiaro approccio Liberty.

Da qualche anno la villa è tornata ad aprire al pubblico per eventi culturali, artistici, musicali o su prenotazione, grazie agli eredi Rosina, Lea, Carla e Nicola Ardizzone, discendenti della storica famiglia catanese.

Dopo aver ospitato, in questi mesi, importanti eventi culturali (al momento c’è in corso la mostra del pittore palermitano Bruno Caruso ispirata alle novelle di Giovanni Verga), il fine settimana sarà dedicato per riscoprire la villa in tutta la sua bellezza. La struttura è stata, infatti, inserita dal FAI tra i siti da visitare nel corso della due giorni “Fai di primavera”.

L’ingresso alla storica villa è riservato solo agli iscritti al FAI (c’è possibilità di iscriversi sul posto). Le visite si terranno sabato 25 e domenica 26, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.

Nel corso del tour all’interno della storica dimora sarà possibile visitare gli ampi saloni, la stanza padronale, la stanza cinese e il fumoir, ed ancora, la stanza della musica e quella della letteratura e infine la sala da pranzo con il soffitto a cassettoni in legno, pittura, stucco e mosaico. La facciata è interamente realizzata con la tecnica del bugnato.

Villa Ardizzone nel 1981 è stata dichiarata struttura di rilevante interesse storico-artistico, dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania.

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