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Cronaca

Riposto, dopo aggressione ad arbitro arriva stangata per la società Russo Sebastiano Calcio

Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028.

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Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028. E’ la stangata del giudice sportivo della Lega nazionale Dilettanti sulla società Russo Sebastiano Calcio Riposto per l’aggressione all’arbitro 19enne della sezione di Acireale durante la gara del 5 aprile scorso.

Una “violenza inaudita”: così il giudice sportivo della Lega Dilettanti comitato Sicilia motiva la stangata al Riposto Squalificato, fino al 30 giugno 2025, anche l’allenatore, Maurizio Anastasi e inibito, fino alla stessa data, Rosario Previtera Rosario, dirigente addetto all’arbitro. Il direttore di gara medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Nel provvedimento il giudice sportivo segnala, in premessa, che “nonostante l’inagibilità delle tribune i dirigenti della società ospitante consentivano l’ingresso di circa 150 persone”, tutte riconducibili alla squadra locale stessa.

“Subito dopo il triplice fischio – ricostruisce il giudice sportivo – si avvicinavano all’arbitro, con fare minaccioso, diversi tesserati della Rsc Riposto rivolgendogli frasi minacciose”. L’arbitro avrebbe tentato di sottrarsi all’aggressione, ma non ci sarebbe riuscito perché “colpito da un calcio sferrato con forza che lo faceva cadere”. Durante la corsa il direttore di gara “notava che i cancelli che collegano la tribuna al terreno di gioco erano stati deliberatamente aperti per permettere l’ingresso dei sostenitori della Rsc Riposto che intendevano aggredirlo”. Il giudice sportivo ricostruisce la violenza dell’aggressione con i giocatori che lo hanno colpito con calci e pugni mentre era a terra e uno di loro gli urlava contro “devi morire” e un altro lo apostrofava con “te la sei cercata”.

Un calciatore, ricostruisce il direttore di gara riportato dal giudice sportivo, “lo colpiva ripetutamente e con violenza inaudita con pugni, schiaffi al volto e ad un fianco provocandogli forte dolore e stordimento”. Anche l’allenatore e un dirigente della società intervenuti per “tentare di calmare i propri calciatori, senza riuscirvi”, hanno allontanato l’arbitro dicendogli “te la sei cercata, te la meriti”. Insulti e minacce sono continuati anche quando il giovane direttore di gara è entrato negli spogliatoi e quando li ha lasciati, grazie alla scorta dei carabinieri, alla guida della propria auto che è stata danneggiata, con la società chiamata dal giudice sportivo a risarcire le riparazioni della vettura se richiesto dall’arbitro.

Cronaca

Incidente sulla Catania-Siracusa, galleria Demetrio, ferito conducente Tir e traffico in tilt

Il mezzo pesante è finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania

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Incidente stradale nel pomeriggio intorno alle 16.30 all’interno della galleria San Demetrio, lungo la Catania-Siracusa, in direzione Catania.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lentini, intervenuti per soccorrere il conducente di un mezzo pesante finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato subito soccorso e affidato al personale medico del 118 il quale l’hanno trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.

Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico. Sul posto anche personale della Polstrada di Lentini. A seguito del sinistro  il traffico è rimasto bloccato, il mezzo pesante occupa la corsia di sorpasso e di marcia per cui l’Anas ha proceduto alla chiusura con uscita obbligatoria allo svincolo di Lentini.

“Si sconsiglia al momento di mettersi in viaggio da Siracusa in direzione Catania o, in alternativa, di percorrere la vecchia strada SS 114” dicono dalla Polstrada. Dopo le operazioni di messa in sicurezza del mezzo pesante la  stradale sta facendo defluire la coda di automobili che si era creata all’interno della galleria.

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Cronaca

Catania, morto lo storico esponente del MSI, Francesco Condorelli Caff

Non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi” e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti. È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia

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FOTO ANSA

E’ morto nella giornata di oggi lo storico esponente del Movimento sociale italiano Francesco Condorelli Caff, aveva 86 anni. Un grande professionista del foro di Catania ha lavorato  fino a poche ore dal malessere che lo ha colpito, sostenendo le ragioni del diritto al fianco dei propri clienti in tribunale.

Nel dicembre 2022 aveva ricevuto il riconoscimento, dall’ordine degli avvocati, per i 50 anni di professione. Impegnato senza tregua nel settore civile, penale e nel patrocinio all’interno dei tribunali ecclesiastici. Era un esponente storico del Msi, non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi”, e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti.

È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia, la città che ha amato e difeso con storiche battaglie in consiglio comunale. Era un amante della pittura nel tempo libero, dello sport, ha fondato lo Sci club Monte Fusaro e dei vigneti, che ha coltivato in prima persona fino agli ultimi giorni.

Rimasto orfano ad appena 3 anni, il padre era colonnello dell’esercito, ha vissuto con la madre e le sorelle a Mascalucia e frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli. Tre suoi figli, Nunzio, Nicola e Mimmi hanno seguito le sue orme professionali, mentre il primogenito Antonio è giornalista. E oggi lo ricordano così: “un padre sempre presente, infaticabile e capace di educare alle responsabilità con un amore puro”.

 

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