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S.M. di Licodia, biblioteca comunale cointitolata all’abate benedettino Giacomo Maggiore

Mirella Rizzo: «La dedicazione è un atto di riparazione, di restituzione della sua memoria»

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La biblioteca comunale di Santa Maria di Licodia, già intestata a Luigi Sturzo – sacerdote e politico italiano -, varia la sua denominazione venendo intitolata anche all’abate benedettino Giacomo Maggiore (1812-1884), scienziato stimato in tutta Europa e sacerdote zelante dedito agli ultimi ed attento alle situazioni sociali ed economiche del suo tempo, ultimo parroco “monastico” della comunità di Santa Maria di Licodia. A volerlo è la stessa amministrazione comunale licodiese, su proposta dell’assessore ai beni culturali Mirella Rizzo, a seguito di diversi studi condotti anche dallo storico licodiese Gino Sanfilippo che hanno portato alla pubblicazione di un libro su Giacomo Maggiore ed alla riscoperta da parte della cittadinanza di questa importante figura. Abate benedettino nato a Vizzini il 1812, fu uno scienziato stimato in tutta Europa, tra i padri delle moderne scienze naturali e tra i maggiori assertori del rapporto dialettico tra fede e scienza, campione di carità, di una sollecitudine uguale al cardinale Giuseppe Dusmet e al grande Luigi Sturzo.

«No! non abbiamo cambiato ma integrato la titolazione della Biblioteca civica, perché a Luigi Sturzo non vogliamo togliere nulla e perché a Giacomo Maggiore la Licodia che conosciamo deve molto» ha commentato l’assessore Rizzo. «La dedicazione è un atto di riparazione, di restituzione della sua memoria, come sacerdote zelante, dedito soprattutto agli ultimi, attento alle situazioni sociali ed ecomiche dei licodiesi, come Luigi Sturzo di cui è anche parente. Non è, dunque, un’ operazione locale, ma la proposta documentale di rilancio di Licodia nella cultura europea che nella nostra cittadina ha dimorato. La Biblioteca così è diventata plurale, in quanto, come si evincerà dalla targa a completamento, raccoglie i fondi degli Ardizzone, dei Leonardi-Greco e di Giacomo Maggiore. Il suo motto “La fame non ammette dilazione” spiega la sua vita dedicata efficacemente ai poveri. Pur essendo uno scienziato di livello europeo, rimase a Santa Maria di Licodia, rinunciando alla nomina di priore -vescovo di Monreale per amore del nostro paese e dei suoi cittadini, verso i quali fu generosissimo, divenendo la loro guida spirituale, morale e il difensore dei loro diritti. Alla sua morte donò tutto ai poveri Licodiesi e la sua preziosa biblioteca ai confratelli sacerdoti. I licodiesi riconoscenti, lo piansero come un padre e come loro santo, costruendo per lui il monumento funerario che, insensatamente, fu spazzato via dalla stessa furia ignorante che ha fatto distruggere anche la nostra ” Murami”».

Obbiettivo di questa cointitolazione, da parte dell’amministrazione, è anche quello di poter stimolare la curiosità verso la storia del paese e dei suoi uomini illustri. L’assessorato ai beni culturali sosterrà gli studenti universitari che vorranno scegliere la storia di Santa Maria di Licodia come oggetto della loro tesi e annuncia già da ora un’attività convegnistica sullo stato della ricerca sulla Signoria Monastica di Santa Maria di Licodia che vedrà la partecipazione di più accademici dell’Università di Catania e di diverse università europee .

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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