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Cronaca

S.M. di Licodia, fu travolta da una fiammata: muore donna dopo 12 giorni di agonia

Donna di 45 anni vittima di un incidente mentre lavorava in un ristorante di Belpasso

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Investita dalla fiammata di un barbecue la sera del 19 giugno, mentre si trovava a lavoro in un ristorante di Belpasso.

È morta così, dopo 12 giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, mentre i medici lottavano per tenerla in vita e i familiari e gli amici pregavano perché avvenisse il miracolo, la 45enne licodiese, Carmela Mazzaglia.

La donna, a seguito dell’incidente aveva riportato gravissime ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo, che le avevano compromesso la funzionalità delle vie respiratorie.

Secondo la ricostruzione – effettuata ascoltando alcune testimonianze -, la donna era addetta alla cottura di cibi alla brace, quando per cause ancora non chiare, mentre cercava di alimentare il fuoco con dell’alcol, è stata avvolta da una pericolosa fiamma di ritorno che l’avrebbe colta di sorpresa.  

Preoccupazione e spavento fin da subito tra i colleghi di lavoro, che nel prestargli i primi soccorsi, avevano capito che le sue condizioni erano serie. Mela, come la chiamavano affettuosamente gli amici, ha lottato fino alla fine come una guerriera, ma data la gravità delle ferite non ce l’ha fatta.

Il suo cuore ha cessato di battere nel primo pomeriggio di ieri, lasciando nello sconforto i suoi familiari e i suoi 4 figli. Per loro è grande il dolore per la perdita di una giovane madre straordinaria sempre allegra, altruista e generosa, uscita di casa una sera come altre per andare al lavoro senza più farvi ritorno.

Saranno le indagini dei carabinieri della stazione di Belpasso a fare luce sulla triste vicenda. Gli inquirenti, dovranno infatti stabilire dinamiche e eventuali responsabilità per comprendere se siano state disattese norme di prevenzione o semplicemente l’incidente sia frutto di una ineluttabile fatalità. Per ora nessuna indiscrezione.

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Cronaca

Incidente sulla Catania-Siracusa, galleria Demetrio, ferito conducente Tir e traffico in tilt

Il mezzo pesante è finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania

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Incidente stradale nel pomeriggio intorno alle 16.30 all’interno della galleria San Demetrio, lungo la Catania-Siracusa, in direzione Catania.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lentini, intervenuti per soccorrere il conducente di un mezzo pesante finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato subito soccorso e affidato al personale medico del 118 il quale l’hanno trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.

Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico. Sul posto anche personale della Polstrada di Lentini. A seguito del sinistro  il traffico è rimasto bloccato, il mezzo pesante occupa la corsia di sorpasso e di marcia per cui l’Anas ha proceduto alla chiusura con uscita obbligatoria allo svincolo di Lentini.

“Si sconsiglia al momento di mettersi in viaggio da Siracusa in direzione Catania o, in alternativa, di percorrere la vecchia strada SS 114” dicono dalla Polstrada. Dopo le operazioni di messa in sicurezza del mezzo pesante la  stradale sta facendo defluire la coda di automobili che si era creata all’interno della galleria.

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Cronaca

Catania, morto lo storico esponente del MSI, Francesco Condorelli Caff

Non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi” e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti. È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia

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FOTO ANSA

E’ morto nella giornata di oggi lo storico esponente del Movimento sociale italiano Francesco Condorelli Caff, aveva 86 anni. Un grande professionista del foro di Catania ha lavorato  fino a poche ore dal malessere che lo ha colpito, sostenendo le ragioni del diritto al fianco dei propri clienti in tribunale.

Nel dicembre 2022 aveva ricevuto il riconoscimento, dall’ordine degli avvocati, per i 50 anni di professione. Impegnato senza tregua nel settore civile, penale e nel patrocinio all’interno dei tribunali ecclesiastici. Era un esponente storico del Msi, non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi”, e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti.

È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia, la città che ha amato e difeso con storiche battaglie in consiglio comunale. Era un amante della pittura nel tempo libero, dello sport, ha fondato lo Sci club Monte Fusaro e dei vigneti, che ha coltivato in prima persona fino agli ultimi giorni.

Rimasto orfano ad appena 3 anni, il padre era colonnello dell’esercito, ha vissuto con la madre e le sorelle a Mascalucia e frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli. Tre suoi figli, Nunzio, Nicola e Mimmi hanno seguito le sue orme professionali, mentre il primogenito Antonio è giornalista. E oggi lo ricordano così: “un padre sempre presente, infaticabile e capace di educare alle responsabilità con un amore puro”.

 

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