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In Primo Piano

S.M. di Licodia, ha giurato Antonio Calanna come nuovo assessore

Il neoassessore è espressione della Democrazia Cristiana

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Ha giurato questa mattina, all’interno del palazzo di città di Santa Maria di Licodia, il neoassessore Antonio Calanna, classe 1981, di professione impiegato, sposato con un figlio. “Con questo atto” si legge in un comunicato stampa, “La Democrazioa Cristiana entra ufficialmente in giunta a sostegno del Sidaco Buttò”.  Il posto di assessore, ricordiamo, era rimasto vacante dal 13 maggio scorso quando aveva presentato le proprie dimissioni Francesco Rapisarda per motivi personali. Calanna, ricordiamo, era candidato alle ultime elezioni tra le fila dell’attuale sindaco Giovanni Butto. Presenti all’insediamento, il Presidente del consiglio comunale M aria Russo, il consigliere comunale Caterina Piemonte, il coordinatore del Movimento “La Ginestra” Giovanni Gorgone, l’onorevole Giovanni Bulla e il segretario provinciale della Dc Avv.Lipera.

«Ringazio il Sindaco per la fiducia che mi ha voluto dare» ha commentato il neoassessore Calanna « nonchè la Democrazia Cristiana che oltra alla fiducia mi ha dato la possibilità di rappresentarla in mio paese. Da subito sarò al servizo del mio paese e della mia comunità, iniziando con un progetto che avevo a cuore come le rotatoie. Altri progetti, spero di poterli realizzare durante il mio percorso». Soddisfazione e apprezzamento anche da parte della consigliera Caterina Piemonte. «Ringrazio gli organi del partito e l’onorevole Giovanni Bulla. Sono soddisfatta dell’azione che oggi la Democrazia Cristiana è riuscita a mettere in campo decidendo di essere parte attiva all’azione politica del paese. Contestualmente ringrazio anche l’assessore Calanna per la sua disponibilità e per il suo impegno che metterà nel suo ruolo. Ringrazio inoltre il presidente del consiglio per la sua assidua presenza».

«Prendendo atto dell’azione politica maturata» ha dichiarato il coordinatore dle Movimento “La Ginestra” Giovanni Gorgone «comunico che l’azione politica de “La Ginestra” finirà all’interno del consiglio comunale per ritornare alla sua attività sociale lasciando spazio alla nuova rappresentanza che è quella della Democrazia Cristiana. Abbiamo ricevuto le congratulazione e l’apprezzamento del Segretario Cuffaro che si è ripromesso di organizzare qualche evento conoscitivo sul territorio». 

Un assessorato che comunque assume un peso politico non indifferente in aula, sancendo ufficialmente il “matrimonio” politico – fino ad oggi rimasto nascosto, ma non troppo – tra amministrazione Buttò e gruppo “La Ginestra” – che a detta del suo coordinatore lascerà spazio adesso alla Dc – largamente presente al giuramento odierno e storicamente vicino all’onorevole Giovanni Bulla. Il gruppo, ricordiamo, ha come suo unico rappresentante in aula la consigliera Caterina Piemonte che da più di un anno si è dichiarata indipendente abbandonando l’opposizione “Ideale Comune” che sosteneva il candidato sindaco Gabriele Gurgone alle ultime amministrative. Assisteremo ad una nuova variazione dell’assetto del consiglio con il passaggio ufficiale della consigliera Piemonte in maggioranza?

 

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Catania, auto della municipale di Biancavilla, multata dai vigili urbani del capoluogo etneo

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese.

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Un’auto della polizia municipale di Biancavilla in missione a Catania, in sosta in modo non appropriato, è stata multata dai vigili urbani del capoluogo etneo in via Gabriele Carnazza. Il fatto è successo nella giornata di ieri e a portare alla luce, soprattutto sui social, è stato l’avvocato Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese e sanzionata da un vigile urbano in borghese. “Signore e Signori, con la voce rotta dall’emozione, nell’anno del Signore 2025, segnalo una macchina della Polizia locale di Catania (meglio noti come vigili urbani) multata da un loro collega in borghese, in via Gabriele Carnazza- si legge su “Facebook”- Non si vedevano queste cose dal ’65. Mi sono commosso. E Zurigo muta. Se io ti posso multare e voi potete multarmi, tutto il mondo si può multare” scriveva sui social l’avvocato Serpotta.

Tuttavia, come ha rilevato successivamente “Video Star”, l’auto multata appartiene al corpo della Polizia municipale di Biancavilla. Lo stesso sindaco di Catania Enrico Trantino aveva precisato che l’autovettura in questione è in dotazione ai vigili urbani di un altro Comune etneo.

“Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche”, fanno sapere da piazza Spedini.  Venuto a conoscenza della novità l’avvocato Serpotta ha aggiornato la “notizia”: “La  Polizia locale di Catania smentisce che sia una loro auto. Mi sembra ci sia materiale per un ricorso allora” ha scritto l’avvocato Serpotta.

 

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Cultura

Ragalna, Mille parole non basterebbero, una sinfonia sì

Presentato a Ragalna il secondo libro di Alfio Cartalemi: omaggio alla famiglia Chiara e alla forza educativa dell’arte

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Si è tenuta a Ragalna, presso il Palmento Arena e con il patrocinio del Comune, la presentazione del libro “La famiglia Chiara: Artisti per vocazione” del giornalista Alfio Cartalemi. L’evento, presentato da Mary Sottile, si è svolto in occasione del 40° anniversario dell’Autonomia e ha offerto intensi spunti di riflessione sul valore dell’arte, sulla memoria e sull’importanza della cultura come strumento formativo.

Alfio Cartalemi, al suo secondo volume dopo quello dedicato a Michelangelo Virgillito, ha spiegato la scelta della famiglia Chiara come protagonista del suo lavoro: una famiglia paternese dal grande talento musicale, che rappresenta un esempio virtuoso di dedizione e passione. Particolarmente toccante il ricordo di Benedetto Chiara, padre di Rosario, che fece parte della storica orchestra di Paternò. Il progetto editoriale, ha raccontato l’autore, ha preso forma durante il periodo della pandemia da Covid-19, un tempo di riflessione e riscoperta dei valori fondamentali.

Giuseppe Pappalardo, poeta e scrittore che ha curato la prefazione del libro, ha definito l’opera una “biografia meditata”. Secondo Pappalardo, il testo permette di distinguere tra talento, attitudine (cioè la capacità di trasformare il talento in abilità concreta) e musicalità, una qualità innata e misteriosa. Ha inoltre sottolineato l’importanza educativa del libro, che si contrappone alla cultura del “tutto e subito”, al consumismo e alla superficialità promossa dai social media. In questo contesto, la figura della famiglia Chiara si staglia come modello ispiratore per le giovani generazioni, sempre più disorientate da una “società liquida” — per usare le parole di Bauman — priva di punti fermi e progettualità.

La musicista e docente Norma Viscusi ha proposto un’analisi poetica e profonda dell’arte, intesa come espressione di vocazione e trascendenza. Ha messo in luce come la musica vada oltre il significato esplicito per accedere a un piano più alto, ineffabile, capace di comunicare ciò che le parole non possono esprimere.

L’intervento del professore Giuseppe Montemagno, docente di Storia Musicale presso il Conservatorio “V.Bellini” di Catania, ha confermato che il racconto del libro sul maestro Chiara, tracciato dall’autore, corrisponde ad un periodo delicato e di trasformazione del Teatro Massimo  e del prestigioso Conservatorio; il maestro Chiara oltre ad essere un ottimo violinista ha saputo alzare “la testa”.

La serata si è conclusa con l’esibizione dei violinisti Antonio Magrì e Angelo Di Guardo, noti come Violinisti in jeans ed ex allievi del Maestro Chiara, che hanno regalato al pubblico un momento di grande suggestione e intensità emotiva.

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