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Cronaca

S.M.di Licodia, incidente statale sulla vecchia SS121: due feriti, morto randagio

Nel tentativo di evitare di investire il randagio, il conducente di uno dei due mezzi avrebbe effettuato una manovra errata

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E’ di due feriti il bilancio di un incidente stradale registratosi  questa sera, poco prima delle ore 21, lungo la SS121 la Paternò-Regalbuto, in contrada Schettino, in territorio di Santa Maria di Licodia.  A scontrarsi una Fiat Panda, condotta da un infermiere 50enne di Centuripe e diretto in un ospedale di Catania per lavoro, e una Nissan Qashqai con alla guida una donna di 38 anni, sempre di Centuripe, la quale stava facendo rientro a casa. Alla base dello scontro tra i due mezzi potrebbe esserci l’improvvisa presenza sulla sede statale di un cane di piccola statura, uscito probabilmente da uno dei fondi agricolo che costeggiano la vecchia 121.

Secondo una prima ricostruzione eseguita dai carabinieri della compagnia di Paternò intervenuti  in loco per effettuare i rilievi del caso, la 38enne alla guida della Nissan si sarebbe ritrovata, probabilmente, dinnanzi all’auto il cagnolino e nel tentativo di evitare di investirlo, avrebbe effettuato una manovra errata, venendo a contatto con la Panda  che viaggiava sulla corsia opposta di marcia.  Lo scontro è stato piuttosto violento:  l’utilitaria è finita di traverso in mezzo alla statale, mentre la Nissan è uscita fuori dalla sede stradale. Ad avere la peggio, però, il cane, che è comunque rimasto ucciso nell’incidente.

Sul posto, sono intervenute due ambulanze del 118 che hanno trasferito i feriti al pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò. I conducenti dei due mezzi non sarebbero in pericolo di vitia.  A regolare il traffico e a procedere con i rilievi del sinistro, i Carabinieri della compagnia di Paternò. Ad aiutare le forze dell’ordine un vigilantes privato che ha collaborato alla gestione della viabilità. Ad intervenire una ditta specializzata nella pulizia della strada invasa da oli e detriti, nonche personale ANAS.

E’ nel pomeriggio si è registrato  un altro incidente stradale sulla A19 la Catania-Palermo nei pressi dello svincolo “Gerbini-Sferro” al Km174, in territorio di Paternò. Il traffico è stato bloccato per consentire l’intervento dei soccorsi. Un  mezzo pesante si è ribaltato autonomamente, ostruendo l’intera carreggiata.  Il personale di Anas è stato impegnato per la gestione della viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile. Presenti anche uomini del 115 del comando provinciale etneo e  la polizia stradale.

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Cronaca

Paternò, incendio abitazione in zona Scala Vecchia

Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò

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Incendio questa sera in via Napoli a Paternò in zona Scala Vecchia all’interno di una palazzina a più piani. Al momento sono incerte le cause del rogo. A mettersi in sicurezza diverse persone che si trovavano all’interno dell’appartamento invaso dalle fiamme dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò che hanno domato il rogo sviluppatosi probabilmente all’interno della cucina. Fortunatamente non si registrano feriti.

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Cronaca

Bronte, per il sindaco Firrarello la metropolitana deve arrivare a Bronte

Secondo il primo cittadino brontese il tratto Adrano-Bronte sarà in superfice e meno costoso da realizzare

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“La metropolitana non può fermarsi a Paternò o fino ad Adrano, dobbiamo farla arrivare a Bronte e a Randazzo”. A dirlo è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che si  rivolge al Ministero dei Trasporti, forte delle sensazioni positive ricevute in occasione dell’inizio dei lavori del tratto Piano Tavola- Paternò, dove il ministro Matteo Salvini, nel suo intervento, non ha escluso la possibilità che si chiudesse l’anello ferroviario attorno l’Etna. “Considero la realizzazione della metropolitana, almeno fino a Randazzo, l’infrastruttura che più di tutte è in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e le potenzialità del territorio. Fino a qualche anno fa vedevo la Fce soltanto come il trenino della tradizione, guardato con affetto. I pendolari che da Bronte si spostavano fino a Catania, infatti, continuavano a scegliere l’auto. Con l’attuazione dei vari step di sviluppo che la Circumetnea ha registrato, mi sono reso conto che è un vettore di trasporto importante”.

Firrarello ha specificato che i comuni che in futuro saranno raggiunti da un servizio di metropolitana veloce dovrebbero ottenere notevoli benefici perché potranno comodamente in treno raggiungere l’aeroporto di Catania o il Porto.  “Una ferrovia veloce darà un contributo sostanziale alla sostenibilità del traffico, favorirà il processo di disurbanizzazione migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili. Valorizzerà l’intero comprensorio etneo, insomma, creando nuove opportunità di sviluppo economico e contribuendo al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale. Verrà valorizzato anche il patrimonio naturale e culturale – aggiunge – favorendo così i flussi turistici, senza considerare il contributo significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente” dice Firrarello, il quale sostiene che non ci sarebbero difficoltà nel trovare risorse economiche.

“ Il tratto Adrano-Bronte, che sarà in superfice per esempio, è il più semplice da realizzare e quindi il meno costoso. Ci sono poi delle norme che consentono al Ministero di investire in questa direzione. Per una di queste contribuì con un emendamento decenni fa l’on. Vito Bonsignore, ai tempi sottosegretario al Bilancio. Il fatto poi che la gestione della Fce è rimasta ministeriale è una garanzia. Ci ha provato in passato qualcuno a farla diventare una ferrovia regionale, ma la  Circum è rimasta sotto la gestione del Governo centrale. E così i direttori ed i commissari che in questi anni si sono succeduti sono stati di sicuro valore e spessore”.

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