C’era una volta la biblioteca, luogo di ricerche, di studi e di crescita culturale. Le enciclopedie da sfogliare, i libri da consultare, l’odore della carta degli antichi manoscritti che racchiudevano al loro interno il sapere umano. Ma la biblioteca c’è ancora. Si è tenuto infatti ieri, a Santa Maria di Licodia, l’evento “Notte in Biblioteca” promosso dall’assessore alle politiche culturali Mirella Rizzo con partner l’associazione musicale “G.Pacini”, l’associazione “Sicilia Antica” e l’Istituto Comprensivo “Don Bosco”. Una serata di cultura, di musica, di storia, di miti e leggende che ha permesso a tanti cittadini di poter riscoprire un luogo ormai dimenticato, soprattutto dopo l’avvento di internet che ha permesso a tutti di poter fruire con un “clic” di ogni informazione necessaria comodamente seduti sul divano di casa.
Per l’occasione, all’interno della biblioteca comunale co-intitolata nelle scorse settimane a Luigi Sturzo e Giacomo Maggiore sono stati esposti antichi testi appartenenti al fondo libraio Leonardi-Greco, della famiglia Ardizzone ed a Giacomo Maggiore. «L’iniziativa nasce di rinnovare e riportare alla memoria di Santa Maria di Licodia questa biblioteca devo dire sconosciuta» ha commentato ai microfoni di Etnanews 24 l’assessore Mirella Rizzo. «Insieme alle associazioni culturali e all’istituzione scolastica abbiamo messo su questo evento che vuole essere un momento per “riprenderci” la biblioteca pensandolo come un luogo dove si può crescere, rilassarsi, coltivare i propri interessi culturali».
Durante la serata, si sono alternati momenti di intrattenimento musicale a cura della Junior Band “Pacini”, di Seby Accordino e Giorgio
Magrì ed alcuni recital da parte degli attori della Brigata Teatrale “Melo Minissale”. Esposti, per l’occasione, anche alcuni dipinti realizzati dagli alunni delle terze classi secondarie del Comprensivo licodiese. Ad avvio serata, un erede della famiglia Ardizone – ex proprietaria del complesso architettonico costruito tra il 1600 ed il 1700 dove sorge oggi la biblioteca ed il museo civico – ha svelato alcune targhe poste all’esterno del palazzo che indicano la nuova denominazione del luogo di cultura e la presenza al suo interno dei fondi librai ed archivistici appartenenti alle importanti e nobili famiglie licodiesi. Conferiti anche due riconoscimenti per aver contribuito alla tutela del patrimonio culturale a Salvo Anile – Governatore della Confraternita del Ss.Sacramento – ed a Vincenzo Parasiliti. Entrambi hanno ritrovato e custodito antichi manoscritti e documenti appartenenti alla storia del paese.