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Targa di riconoscimento per Giuseppe Schillaci, l’eccellenza del karate paternese

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Un riconoscimento speciale per il karateka paternese, Giuseppe Schillaci, al quale è stata consegnata una targa di riconoscimento, da parte del Comune di Paternò e a nome di tutti i cittadini.

La cerimonia ha avuto luogo nella stanza del primo cittadino, Nino Naso, ed è stata presenziata dal consigliere Giovanni Piana e dall’assessore Andrea Lo Faro.

L’atleta Schillaci ha accumulato importanti successi sportivi, nella categoria master +94 kg, tra cui si ricordano i sette titoli ai campionati nazionali e i due agli europei.

Alle spalle, l’esperienza del Maestro Nuccio Borzì, che da anni prepara i suoi allievi – insieme al figlio e allenatore Giuseppe – distinguendosi per gli innumerevoli successi e per la costanza nel portare avanti un progetto sportivo, i cui risultati non hanno mai deluso.

Un’ulteriore prova della preparazione del Team è proprio Giuseppe Schillaci; tanto da essere definito, dal Sindaco, un’eccellenza e un modello per tutti.

«È giusto riconoscere i meriti dei cittadini che si contraddistinguono e assurgono a vette altissime, elevando l’intera cittadina» afferma Nino Naso, il quale si dice orgoglioso di portare l’attenzione su uno sport la cui essenza è stata spesso fraintesa: «Il karate non è solo combattimento, ma soprattutto un’attività che ha alla base disciplina e autocontrollo; di conseguenza, si tratta di uno strumento di difesa, e non di attacco» spiega lo stesso Schillaci.

Ma il karate ha fatto il suo esordio alle Olimpiadi solo nel 2021; eppure richiede grande rispetto – specialmente verso l’avversario ; dunque è doveroso riconoscergli un importante ruolo sociale, ricordando, inoltre che richiede grande impegno, tenacia e un forte sentimento di unione: infatti, quello che in gara si presenta come uno sport individuale, è invece precorso dal lavoro di squadra – dal punto di vista tecnico e anche interiore e mentale – marchio inconfutabile del Team Borzì, che è riuscito ad entrare nel cuore di quanti hanno imparato a conoscerlo.

Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Etna, spettacolari fontane di lava dal cratere di Sud-Est

Secondo il modello previsionale le ceneri prodotte dall’eruzione si stanno disperdendo in direzione Nord-Nord Est

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si osserva dalle 17:05 circa un incremento dell’attività stromboliana al cratere di Sud-Est. Tale attività produce dell’emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono in direzione NNE. L’attività esplosiva è accompagnata da un flusso lavico da tracimazione che si propaga nel versante meridionale del cono del cratere. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra il livello medio ed alto, con valori che dalle ore 17:00 circa sono i più alti tra quelli registrati nelle ultime due settimane. Le sorgenti del tremore permangono nell’area del cratere di Sud Est alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare. A partire dalle ore 16 UTC circa l’attività infrasonica è significativamente aumentata sia nel tasso di accadimento degli eventi che nella loro ampiezza; allo stato attuale essi raggiungono valori alti di intensità. Le sorgenti degli eventi infrasonici risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. L’analisi dei dati della rete clinometrica e degli strainmeter non mostra, al momento, deformazioni del suolo significative. L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania

 

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