Un bus che attraversa la curva, seguito dalla frase “Liberi di viaggiare”. Un messaggio che non lascia nulla al caso, un chiaro riferimento all’impossibilità dei tifosi rossazzurri di accompagnare la squadra nelle trasferte, di far sentire loro il calore della città, anche quando la situazione sembra senza via d’uscita, alla luce del nuovo divieto imposto ai tifosi. Trasferta vietata nel derby contro il Trapani.

Nel pomeriggio di oggi, il Catania di mister Toscano ha affrontato il Sorrento al Massimino nell’anticipo della quinta giornata di Serie C, in un duello in cui entrambe le squadre, arrivano in campo lasciando alle spalle pesanti sconfitte.
Il primo quarto d’ora di gioco è segnato da un reciproco studio tra le due formazioni, con poche emozioni per i tifosi sugli spalti. È al 25′ che la prima vera occasione si materializza.Su calcio d’angolo, Di Tacchio intercetta la palla in area e, con una semi rovesciata, serve Harraser che riesce a respingere in corner. Un minuto più tardi, Cicerelli serve Forte, ma il suo tiro sfiora il palo. Ancora Forte, al 32′, prova a farsi pericoloso con una conclusione dopo un bel triangolo con Cicerelli, ma il tiro è impreciso e si spegne sul fondo.
Al 38′ la tensione cresce. Cicerelli si incarica di una delle punizione dal limite, ma il suo tiro termina alto sopra la traversa. Pochi istanti dopo, il Sorrento reclama un rigore per un fallo in area su D’Ursi. L’arbitro ricorre al FVS, che conferma la decisione di assegnare il penalty a favore degli ospiti. D’Ursi si presenta dal dischetto, ma Dini si esalta con un intervento decisivo e respinge il tiro, mantenendo il punteggio invariato. Nei tre minuti di recupero, non mancano le polemiche, con il Sorrento che reclama un fallo ai danni di Di Tacchio.
Il primo tempo si chiude quindi senza reti, con Dini protagonista assoluto nel mantenere il risultato in parità.

Nella seconda frazione di gioco, il Catania scende in campo con maggiore determinazione. Al 49′ è Ierardi a sfiorare il gol, ma la sua conclusione finisce di poco fuori. Mister Toscano cambia volto alla sua squadra: fuori Di Tacchio, dentro Corbari, e Jimenez lascia spazio a Lunetta.
Al 59′, Forte ha una nuova occasione di testa, ma la sua conclusione è imprecisa e non inquadra la porta. Al 65’ i rossazzurri sfiorano il vantaggio con Cicerelli, ora su punizione poi su pallonetto.
Ancora un brivido poco dopo con Lunetta, che di testa prova a portare avanti i suoi. Nel frattempo sono i tifosi a regalare emozioni. Dalla curva un messaggio richiama fortemente uno degli ultimi fatti di cronaca che ha scosso l’Italia negli ultimi giorni e che ha visto il piccolo Paolo, ragazzino di 14 anni, di Latina, togliersi la vita a causa del bullismo che contro di lui ha, purtroppo, vinto la sua squallida partita.
“Il bullismo non è nel DNA ma è figlio di questa società. Non è un difetto di genetica ma la mancanza di educazione e di etica”

Caos negli ultimi minuti di gara, in pieno recupero. Su calcio di punizione battuto da D’Ursi, un giocatore del Catania per un presunto fallo di mano in area avrebbe portato a richiedere l’intervento del FVS. Gli animi si sono surriscaldati, Toscano espulso a pochi secondi dalla fine della gara. Nulla di fatto poi, nessuna convalida e triplice fischio.
Il Catania, pur spingendo, fatica a concretizzare le azioni offensive. Il risultato rimane in bilico, con entrambe le squadre che non riescono a sbloccare il punteggio. L’assenza di incisività in fase realizzativa pesa su una partita che si è giocata su ritmi intensi ma senza troppi spazi.