Connect with us

Cultura

Catania, la stazione Fontana si trasforma in una passerella

Pubblicato

il

In una perfetta armonia tra moda, architettura e arte, la stazione Fontana della metropolitana di Catania si è trasformata ieri in una suggestiva passerella, ospitando una sfilata di moda che ha celebrato il connubio tra eleganza, architettura e cultura. L’evento è stato reso possibile grazie all’architetto Loredana Cucinotta, che ha curato con maestria l’allestimento, esaltando le caratteristiche contemporanee della stazione attraverso una visione essenziale ma straordinariamente raffinata.

La perfetta simbiosi tra spazio e movimento è stata garantita da una passerella di forma quadrata, posta al livello del pavimento, con la funzione di creare un’esperienza immersiva. Il pubblico è stato disposto su tre file di sedute lungo il perimetro e nella parte interna della passerella, con una continuità visiva che ha messo in risalto la fusione tra la moda e l’architettura circostante. Le modelle, attraversando con grazia questo scenario, hanno indossato abiti da cerimonia e splendidi abiti nuziali, testimoni di un linguaggio stilistico che affonda le sue radici nella tradizione, reinterpretata e adattata alla moderna concezione del “romanticismo”.

La sfilata è stata trasmessa in diretta sui canali social di Marco Strano, una scelta che dimostra la capacità dello stilista di abbracciare una strategia di marketing e comunicazione in linea con le tendenze della moda internazionale. Questa modalità non solo ha permesso di ampliare il pubblico dell’evento, già numeroso, ma ha anche consolidato il legame tra il marchio e una community digitale sempre più coinvolta.

Lo stile inconfondibile di Marco Strano

Marco Strano, stilista catanese di grande talento, è noto per la sua capacità di raccontare storie attraverso le sue creazioni. La sua estetica si distingue per una palette cromatica delicata e sognante, che include tonalità come il bianco latte, il verde oliva o salvia, l’azzurro cielo e il rosa cipria, tutte scelte che evocano una sensazione di leggerezza e romanticismo.

Ogni capo della sua collezione è il risultato di un lungo processo creativo, che inizia da un attento studio e da un’approfondita ricerca tessile. Strano predilige tessuti di alta qualità, come organza, seta e mikado, impreziositi da ricami a mano e dettagli inaspettati. I suoi abiti da sposa, in particolare, si distinguono per la loro capacità di fondere elementi classici con dettagli moderni, come patchwork di lavorazioni e applicazioni floreali. Le linee delle sue creazioni, eleganti e fluide, sembrano danzare con il corpo, combinando volumi ampi e forme più aderenti in un equilibrio perfetto. Il risultato è una collezione che incarna eleganza senza tempo e personalità.

Il museo della stazione Fontana

Non solo moda, ma anche arte e cultura. La stazione Fontana, inaugurata lo scorso luglio, ospita al suo interno una galleria d’arte permanente, che rende l’esperienza dei viaggiatori e dei pendolari unica e significativa. Intitolata “Fermate d’Arte: dal museo alla metropolitana”, quest’area permette di ammirare una preziosa collezione proveniente dal Museo Civico Castello Ursino e dal Palazzo Biscari.

Tra le opere esposte figurano busti, frammenti di mosaici e statue provenienti dalle catacombe di Domitilla, simboli di un’eredità storica che dialoga con il presente. Questo progetto innovativo sottolinea l’importanza di rendere l’arte accessibile a tutti, trasformando la metropolitana di Catania in uno spazio di valorizzazione culturale.

Un evento che unisce la comunità

La sfilata si è conclusa con un rinfresco proprio nell’area espositiva della stazione, offrendo agli ospiti l’opportunità di immergersi in un’atmosfera di rara bellezza e convivialità. Tra i presenti, esponenti del Comune di Catania e dei paesi limitrofi, a testimonianza dell’importanza di un evento che ha saputo unire moda, arte e comunità.

Lo stilista Marco Strano ha espresso il suo sentito ringraziamento per la partecipazione e per l’organizzazione impeccabile, dimostrandosi, ancora una volta, un esempio di talento e umanità. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Salvo Fiore, direttore generale della Circumetnea, per il supporto che ha reso possibile un evento di tale portata.

Con questa sfilata, Catania si conferma una città capace di intrecciare il meglio della sua tradizione con la voglia di innovare, regalando al pubblico momenti indimenticabili.

Chiesa

Catania, Al via il programma di appuntamenti con “Agata: la donna”

Un omaggio alla forza femminile attraverso l’arte

Pubblicato

il

Catania si veste di memoria e contemporaneità con “Agata: la donna”, una rassegna che abbraccia arte, cultura e moda per rendere omaggio non solo alla Santa Patrona, ma a tutte le donne che, con determinazione e coraggio, hanno scelto di lottare per la propria libertà. Dal 31 gennaio, il suggestivo Casale dell’Arte di via Plaia farà da cornice alla fitta serie di appuntamenti che, attraverso linguaggi diversi, raccontano un’unica, potente storia: quella della resilienza femminile.

Il simbolo di Agata, tra martirio e autodeterminazione

Sant’Agata è più di una figura religiosa: è il riflesso di un’identità collettiva che si tramanda nei secoli. Martire della fede e della libertà, la sua vicenda si intreccia con le vite di tante donne che, nel tempo, hanno sfidato pregiudizi, oppressioni e violenze. La sua resistenza diventa il simbolo di tutte le battaglie femminili, una testimonianza eterna del diritto di ogni donna a scegliere il proprio destino.

Proprio su questo tema si sono confrontati, durante la presentazione dell’evento, Sarita Giuffrè, vice prefetto di Catania, il giornalista e studioso Santo Privitera, Elda Ferrante, membro dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (ANDOS), e Francesco Bassini, presidente del Primo Municipio di Catania. Un dibattito che ha gettato luce sulle molteplici sfide che ancora oggi le donne affrontano, dalla lotta contro la violenza di genere alla necessità di affermarsi in contesti spesso ostili.

«Vogliamo parlare a tutte le donne che, come Agata, nella vita lottano» ha dichiarato Gabriela Scibilia, titolare del Casale dell’Arte. Un impegno che non si esaurisce nella celebrazione simbolica, ma si traduce in azioni concrete: la nascita di uno sportello di supporto per le donne vittime di violenza, fisica e psicologica, in collaborazione con la I Municipalità del Comune di Catania. Un segnale forte, che conferma la volontà di trasformare l’arte e la cultura in strumenti di cambiamento sociale.

Un viaggio tra arte, musica e moda: il programma della rassegna

Il programma della rassegna è un mosaico di esperienze artistiche e culturali che restituisce un racconto sfaccettato della condizione femminile.

Venerdì 31 gennaio, alle ore 10, l’inaugurazione della mostra collettiva d’arte, con opere di artisti che esplorano l’universo femminile attraverso la pittura e la fotografia. La mostra, visitabile fino al 9 febbraio, diventa una finestra sulle molteplici espressioni dell’essenza femminile, dalla fragilità alla ribellione.

La giornata prosegue alle 19 con un concerto per pianoforte e violino, un viaggio musicale che unisce sensibilità e potenza espressiva, seguito da una degustazione di vini delle Tenute dello Jato.

Sabato 1 febbraio, alle 18.30, il tema della lotta femminile viene affrontato con la presentazione del libro “Tutte le cose che ho perso”, della giornalista Katya Maugeri, che racconta la condizione delle donne detenute nel carcere di Rebibbia. Un momento di riflessione su come la privazione della libertà si intrecci con storie di dolore, ma anche di resistenza e speranza.

La serata si chiude con un live show musicale del duo elettroacustico ZarbaPinto, che con le loro sonorità sperimentali daranno voce all’anima dell’evento.

Domenica 2 febbraio, spazio alla moda con un esposizione di abiti e gioielli a partire dalle ore 10, mentre alle 11 gli artisti dell’Istituto Marconi – Mangano daranno vita a un’estemporanea d’arte.

L’evento culmina alle 19 con la sfilata “Pailettes e Lamé: le donne brillano“, che trasforma la passerella in un racconto visivo di stile e consapevolezza. La moda di seconda mano diventa un manifesto di rinascita: ogni tessuto, ogni paillette, porta con sé una storia di bellezza e trasformazione. Ad accompagnare l’evento, le note della sassofonista Alessia Pinto e del batterista Luca Zabanò.

Un messaggio che va oltre il tempo

“Agata: la donna” non è solo una celebrazione artistica, ma un atto di resistenza culturale. Rievocare Sant’Agata significa riconoscere la forza di tutte le donne che, ieri come oggi, si oppongono alle ingiustizie e reclamano il proprio spazio nel mondo.

Attraverso il linguaggio dell’arte, della musica e della moda, questa rassegna restituisce un messaggio chiaro: la femminilità è potenza, la lotta per la libertà è una sfida eterna e la cultura è lo strumento più potente per riscrivere il futuro.

Continua a leggere

Cultura

Paternò, Giorno della Memoria: in biblioteca una selezione di libri dedicata alla Shoah

Sarà possibile consultare i testi dal 27 gennaio all’1 febbraio 2025

Pubblicato

il

Il 27 gennaio è il giorno della Memoria, il giorno per ricordare la Shoah, la persecuzione e lo sterminio di oltre sei milioni di. ebrei. Il 27 gennaio del ’45 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. In questa giornata, dedicata al ricordo, alla commemorazione, alla rievocazione di un pezzo di storia che pesa come un macigno sul cuore, l’intera nazione si ferma, riflette, e sente più che mai la necessità di quanto sia importante ricordare, oggi e sempre, cosa è stato e cosa non dovrà più ripetersi.

Nell’ hinterland etneo, spicca l’iniziativa promossa dal comune di Paternò, che pone al centro l’importanza della lettura ed una accurata selezione di libri pensata per offrire spunti di riflessione su una delle pagine senz’altro più buie della storia. La location è la Biblioteca comunale “G.B. Nicolosi” nella quale, da oggi e sino a giorno 1 febbraio, sarà possibile consultare i testi, ricevere suggerimenti e partecipare a un percorso di memoria collettiva. Tale iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura, nell’ambito del patto per la lettura, è rivolta a giovani e adulti.
“Con questa iniziativa, l’obiettivo è stimolare una riflessione profonda sulla memoria storica e sull’importanza di non dimenticare, affinché le generazioni future possano apprendere dagli eventi che hanno segnato la nostra storia” ha dichiarato l’assessore al ramo, Giovambattista Caruso. “Paternò è impegnata a mantenere viva questa memoria storica, affinché le nuove generazioni possano portare avanti il ricordo e costruire un futuro di pace e unità.” Queste le parole del primo cittadino, Nino Naso. Insomma, una settimana dedicata alla riflessione profonda, quasi a voler, in qualche modo richiamare ed onorare le stesse parole di uno dei più celebri testimoni di allora, Primo Levi: “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.

Continua a leggere

Trending