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Trasporti, Sicilia express di Pasqua, Schifani: “Biglietti già esauriti”

Per la deputata regionale M5stelle Jose Marano il Sicilia Express “è solo fumo negli occhi perché non offre una reale soluzione ai problemi legati al caro voli, al diritto alla mobilità negato ai cittadini e alla grave carenza di infrastrutture”

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E’ sold-out immediato per il treno speciale “Sicilia Express” organizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con Fs Treni turistici italiani in occasione delle festività pasquali. Tutti i 560 biglietti disponibili per il viaggio di andata e gli altrettanti 560 per il ritorno, destinati a collegare il Nord e il Centro Italia con la Sicilia, sono andati esauriti in una sola ora dall’apertura delle vendite, avvenuta oggi alle ore 13.

“L’entusiasmo con cui, ancora una volta, è stato accolto il Sicilia Express di Pasqua, con i biglietti esauriti in un lampo – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – ci riempie di orgoglio e conferma la bontà della strategia del mio governo nel facilitare i collegamenti con l’Isola. Vogliamo che i siciliani, ovunque si trovino, possano ricongiungersi con le loro famiglie durante le festività a costi contenuti. È un segnale importante che dimostra l’attenzione del mio governo verso i propri cittadini e l’efficacia di iniziative mirate”. L’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Aricò parla  di  un risultato che  conferma la bontà di una “l’iniziativa, nata a dicembre dello scorso anno per le festività natalizie, che funziona ed è molto apprezzata. Con il Sicilia Express consentiamo a tanti siciliani di ritornare nell’Isola a un costo accessibile, sentendosi a casa fin dal momento in cui saliranno sul treno, grazie anche alle iniziative di intrattenimento che renderanno l’esperienza indimenticabile. Considerato il successo, stiamo già pensando di ripetere questa iniziativa anche per il ponte del 2 giugno”.

Quest’anno, inoltre, l’offerta si arricchisce ulteriormente: il “Sicilia Express” in sostanza raddoppia, grazie a una nuova soluzione intermodale realizzata in collaborazione con Gnv (Grandi navi veloci) e Italo. Questa opzione prevede un viaggio in treno da Torino (con partenza il 17 aprile) fino a Napoli, per poi proseguire dal porto del capoluogo campano, via mare, verso Palermo.  I biglietti per questa soluzione intermodale treno/nave saranno disponibili per l’acquisto a partire dalle ore 12 di lunedì 7 aprile, con prezzi a partire da 30 euro, chiamando il call center dedicato al numero 06 0708.

Duro il commento della deputata regionale Jose Marano che parla di uno “spot pubblicitario lanciato dal governo regionale che permetterà a mille siciliani di tornare a casa durante le festività pasquali con buona pace di tutte le altre migliaia di studenti e lavoratori fuori sede (solo nel 2023, secondo il Rapporto Migrantes, in quindicimila hanno lasciato l’Isola per andare all’estero) che non aderiranno all’iniziativa e che saranno impossibilitati a fare rientro a casa perché non in grado di farsi carico di salatissimi biglietti aerei.

Il Sicilia Express è solo fumo negli occhi perché non offre una reale soluzione ai problemi legati al caro voli, al diritto alla mobilità puntualmente negato ai cittadini e alla grave carenza di infrastrutture. Problemi e diritti negati con cui i siciliani continueranno a fare i conti ogni giorno anche una volta che sarà finita l’esaltante esperienza del Sicilia Express. La metà dei posti disponibili, tra l’altro, riguarda la proposta integrata treno-nave con partenza il 17 e rientro il 21. Un mordi e fuggi che onestamente impone una riflessione sulla reale convenienza del viaggio sotto il profilo delle tempistiche”.

 

Cronaca

Gravina di Catania, accusati di ricettazione, provano ad aprire una cassaforte trafugata ad Agira, fermati

Sono sette le persone indagate e sono accusate di aver commesso una serie di “delitti di ricettazione aggravata” fino allo scorso mese di marzo, messi a segno tra Camporotondo Etneo e Ramacca, nonche di una cassaforte rubata da una gioielleria di Agira

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I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria sette persone accusate di aver commesso una serie di “delitti di ricettazione aggravata” fino allo scorso mese di marzo messi a segno tra Camporotondo Etneo e Ramacca, nonche di una cassaforte rubata da una gioielleria di Agira, dalla quale con una spaccata è stata portata via.

In particolare, dalle indagini è emerso che i sette uomini arrestati, aventi una età compresa tra i 20 e i 44 anni, sarebbero coinvolti sia nella ricettazione di tre mezzi pesanti trafugati ai danni di imprenditori locali, sia del furto dell’esercizio commerciale sito nella piccola cittadina ennese, dove i ladri hanno portato via una cassaforte con almeno 100 mila euro di preziosi.

I carabinieri hanno individuato i luoghi di occultamento della refurtiva ossia un terreno agricolo sito tra Belpasso e Camporotondo Etneo e un ubicato nel territorio di Ramacca, dove tutti i mezzi pesanti, mediante l’uso di una ruspa cingolata, erano stati nascosti. Durante le indagini gli inquirenti hanno scoperto che gli indagati, all’interno di un fondo agricolo di Ramacca, hanno provato ad aprire con un flex  la cassaforte, contenenti i preziosi, trafugata ad Agira. L’intervento dei carabinieri ha impedito l’apertura ma i sette si sono dati alla fuga avvertiti da una vedetta. La refurtiva è stata recuperata.

 

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Cronaca

Catania, carabinieri scovano 7 kg di cocaina nascosti all’interno di uno zaino tra i rifiuti

La droga avrebbe potuto fruttare oltre 2 milioni e mezzo di euro una volta suddivisa in dosi e immessa sul mercato dello spaccio

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A Catania, nel quartiere San Cristoforo, i carabinieri della compagnia di Piazza Dante hanno rinvenuto e sequestrato uno zaino contenente circa 7 chilogrammi di cocaina, suddivisa in otto panetti. Lo stupefacente era destinato con ogni probabilità alla successiva immissione nel mercato locale dello spaccio.

Il ritrovamento è avvenuto durante un’attività di perlustrazione in una zona interna del quartiere: i militari dell’Arma hanno notato uno zaino, apparentemente in ottime condizioni, appoggiato vicino a un cumulo di rifiuti in una via secondaria del quartiere. La droga avrebbe potuto fruttare oltre 2 milioni e mezzo di euro una volta suddivisa in dosi e immessa sul mercato dello spaccio.  Sebbene parzialmente occultato, la presenza dell’oggetto, appariva chiaramente fuori contesto e non coerente con l’ambiente circostante, pertanto ha attirato l’attenzione dei carabinieri. Sono in corso approfondimenti investigativi, anche con il supporto dei reparti specializzati dell’Arma, per individuare i responsabili e ricostruire la rete di approvvigionamento dello stupefacente.

In passato, sempre nel rione San Cristoforo, nello scorso mese di febbraio, gli investigatori del Nucleo Investigativo di Catania recuperarono 250 chilogrammi di marijuana nascosti in sacchi dell’immondizia tra materiale di risulta. Ed ancora nel marzo del 2022, sempre a San Cristoforo, furono rinvenuti, all’interno di un appartamento apparentemente abbandonato in via Bianchi, due borsoni contenenti un fucile mitragliatore AK-47 Kalashnikov, un mitragliatore calibro 9 con silenziatore, un fucile lanciagranate con sei proiettili, una pistola Benelli Army, numerose munizioni, un giubbotto antiproiettile, un passamontagna e nove ordigni esplosivi artigianali.  In quello stesso periodo, in un parcheggio nei pressi di un centro commerciale, fu trovata una valigetta occultata sotto alcuni sacchi di rifiuti contenente un’altra pistola Benelli calibro 9 priva di matricola e circa 300 cartucce di vario calibro.

Infine, nelle adiacenze di un edificio scolastico, venne rinvenuto un borsone con un mitra AK-47 Kalashnikov, un fucile a pompa, una pistola calibro 38 con matricola abrasa, sessantotto cartucce, un puntatore laser e tre ordigni artigianali. “Tutti questi episodi hanno contribuito a consolidare nei militari la consapevolezza di una modalità operativa che sta prendendo piede nel traffico illecito, non solo di sostanze stupefacenti, ma anche di armi ed esplosivi- si legge in una nota del comando provinciale di Catania- e che consiste nell’abbandonare temporaneamente il materiale in luoghi isolati, tra i rifiuti, materiali di risulta o in edifici dismessi, per poi recuperarlo in un secondo momento, riducendo il rischio di essere intercettati durante il trasporto o colti in flagranza”.

 

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