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Belpasso, comune etneo a lavoro per abbassare la tassa sui rifiuti

“Differenziare con cura i nostri rifiuti è fondamentale. Se separiamo bene i rifiuti, riduciamo la quantità di spazzatura indifferenziata da portare in discarica. E meno rifiuti indifferenziati significano minori costi per il Comune”. A dirlo il sindaco Carlo Caputo

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“A Belpasso, la gestione dei rifiuti è un compito che ci riguarda tutti, nessuno escluso. Ogni cittadino deve fare la sua parte. È grazie a questo senso di responsabilità condivisa che Belpasso ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello regionale e nazionale”.

A dirlo è il sindaco di Belpasso Carlo Caputo il quale ha specificato che, qualche anno fa, il comune ha ricevuto delle premialità grazie alle quali sarebbe stato possibile abbassare la TARI. “Differenziare con cura i nostri rifiuti è fondamentale. Se separiamo bene i rifiuti, riduciamo la quantità di spazzatura indifferenziata da portare in discarica. E meno rifiuti indifferenziati significano minori costi per il Comune, con la possibilità di abbassare la TARI per tutti” ha continuato Caputo, evidenziando che, a breve,  sarà disponibile una nuova applicazione che darebbe ” una mano a tenere sotto controllo tutti i servizi legati ai rifiuti, per esempio: i materiali accettati, i calendari di raccolta e orari di conferimento, e la possibilità di inviare segnalazioni”.

Oltre alla corretta gestione della differenziata, il sindaco Caputo ha sempre messo al primo posto la lotta contro l’abbandono dei rifiuti nel territorio di Belpasso. Ha sempre condannato senza mezzi termini chi non rispetta l’ambiente, applicando le sanzioni previste e promuovendo una cultura del rispetto ambientale, rimuovendo anche molte discariche del territorio e sull’Etna.

Durante la sua prima sindacatura, sono state introdotte diverse iniziative per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti, come la raccolta “porta a porta” e la distribuzione di contenitori specifici per ogni tipo di rifiuto.  Belpasso ha ricevuto importanti premi per il suo impegno nella sostenibilità ambientale, in particolare per la lotta contro l’uso della plastica, ottenendo il riconoscimento di “Comune Plastic Free 2024 e 2025″. “Sono convinto che, con la buona volontà e attenzione, otterremo risultati ancora più significativi. Migliorare la raccolta differenziata non è solo una questione di risparmio economico, ma un ambiente più pulito e curato migliora la qualità della vita di ognuno di noi e migliora l’immagine della nostra città”, ha concluso Caputo.

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Belpasso, comune “Plastic Free”, circa 36 mila euro dalla Regione per l’impegno ambientale

“Il contributo economico rappresenta un riconoscimento per le azioni messe in atto per ridurre l’uso della plastica e promuovere pratiche più sostenibili sul territorio” ha detto il sindaco Caputo

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Il Comune di Belpasso ha ricevuto un contributo di €35.714,29 dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali. “Questo finanziamento premia l’impegno di Belpasso nel programma “Plastic Free” (un premio ottenuto per gli anni 2024 e 2025)” dicono dal comune etneo. “Il contributo economico rappresenta un riconoscimento per le azioni messe in atto per ridurre l’uso della plastica e promuovere pratiche più sostenibili sul territorio. Un traguardo risultato di un impegno collettivo che ha coinvolto l’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza” si legge in una nota stampa diffusa dal comune di Belpasso il cui sindaco Carlo Caputo si dice orgoglioso per quanto ottenuto.

“È la dimostrazione che l’impegno dei nostri cittadini e la collaborazione con associazioni come Plastic Free possono fare la differenza. Questo finanziamento ci permetterà di continuare a investire in progetti e iniziative volti a rendere Belpasso un luogo sempre più pulito e sostenibile. La nostra sensibilità verso l’ambiente, però, si traduce anche in altre azioni locali concrete, iniziative e progetti che testimoniano il nostro impegno anche in altri ambiti”, continua Caputo.

Oltre al riconoscimento “Plastic Free”, le iniziative in corso includono: Ottima raccolta differenziata porta a porta, con una percentuale del 70,36% nel 2022; App Junker per la gestione dei rifiuti, lanciata per supportare i cittadini nella corretta differenziazione; Lotta alle micro-discariche, costanti bonifiche e un’azione contro gli “zozzoni”; Adesione a due Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) – “Stella Aragona” ed “Etna” – che promuovono un modello collaborativo per la produzione e condivisione di energia pulita; Efficientamento energetico, interventi sulle strutture pubbliche e sull’illuminazione per ridurre i consumi; Nuovo parco “Bosco Sciara Viva”, prossima realizzazione di un’importante area verde per la comunità; Riqualificazione del sentiero naturalistico 786 CAI; ampia riqualificazione e rigenerazione urbana, con 47 opere pubbliche in fase di realizzazione per circa 33 milioni di euro di finanziamenti, inclusa la gestione delle acque meteoriche con sistemi di recupero “Aquabox” per il riutilizzo dell’acqua piovana; Regolazione delle fontanelle pubbliche, con temporizzazione dell’apertura per prevenire lo spreco di risorsa idrica; Ordinanza per la prevenzione degli incendi; misure concrete per proteggere il territorio dai fuochi; piantumazione di nuovi alberi in aree verdi.

“Un sentito ringraziamento va a tutti i cittadini di Belpasso per il loro prezioso contributo e la loro attiva partecipazione, e all’associazione Plastic Free, con un plauso particolare alla referente locale Francesca Di Raimondo, per il costante supporto e la preziosa collaborazione. L’attenzione all’ambiente è frutto di scelte amministrative lungimiranti, ma si rafforza con la responsabilità condivisa dei cittadini. Il Comune di Belpasso invita tutti a continuare a supportare queste iniziative, lavorando insieme per un futuro più sostenibile”, ha concluso il sindaco Caputo.

Gli oltre 35 mila assegnati al comune di Belpasso rientrano nell’ambito di un “iniziativa” della Regione Siciliana che ha stanziato quasi due milioni di euro in favore dei comuni che si sono distinti per l’attuazione di politiche virtuose in materia di accoglienza, sostenibilità ambientale, inclusione e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale.

Un decreto firmato dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, assegna contributi a quei centri che, nel corso del 2024, hanno ottenuto importanti riconoscimenti da parte di enti nazionali e internazionali.

“Questo intervento – dice Messina – è un segno tangibile dell’attenzione che il governo Schifani riserva alle buone pratiche messe in campo dagli enti locali. Vogliamo incentivare comportamenti virtuosi e replicabili, promuovendo modelli di sviluppo capaci di salvaguardare il paesaggio, innalzare la qualità dei servizi e rafforzare la vocazione turistica dei nostri territori. Un investimento che guarda al futuro della Sicilia, valorizzando le eccellenze che la rendono sempre più attrattiva a livello internazionale”.

 

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Riposto, scarico abusivo nel torrente: scattano i controlli dei Carabinieri e dell’ARPA

Dal controllo in un cantiere edile i militari hanno accertato che i materiali di risulta sono stati sversati nell’alveo del torrente Archi un’area di particolare sensibilità ambientale

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Tutela del paesaggio e contrasto al mancato rispetto delle norme sulla raccolta dei rifiuti. Sono state queste le due direzioni dei controlli dei Carabinieri della Stazione di Riposto impegnati, insieme al personale dell’Ufficio Tecnico del Comune e dell’ARPA, in un’azione di tutela del paesaggio e dell’ambiente in una località della zona.

I Carabinieri hanno effettuato un accesso congiunto con gli enti preposti nella zona Archi, in un cantiere edile dove sono in corso dei lavori di ampliamento di una villetta a schiera privata.

Nel corso delle verifiche è emerso che tutti i materiali di risulta sono stati sversati nell’alveo del torrente Archi, chiamato Casanera, un’area di particolare sensibilità ambientale.

Il proprietario dell’immobile aveva affidato la ristrutturazione ad un’impresa di Acireale, riconducibile ad un 38enne che, anziché raccogliere i detriti derivanti dai lavori, ha messo insieme tutto, senza alcuna separazione in base alla tipologia del rifiuto. I cumuli di calcinacci non sono stati affidati a ditte autorizzate allo smaltimento dei rifiuti ma sono stati gettati nel fiume, pregiudicando l’ambiente.

Il titolare dell’impresa è stato denunciato all’autorità giudiziaria per abbandono incontrollato di rifiuti, mentre i Carabinieri hanno fornito prescrizioni dettagliate per la rimozione del materiale, in modo da liberare l’intera area, con l’obbligo di produrre un’apposita documentazione attestante la bonifica della zona.

 

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