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Catania, Delta “vola” in Sicilia: Al via la tratta Catania-New York

È il primo collegamento non-stop operato dalla compagnia Delta sull’isola e unico volo diretto tra Catania e gli USA

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Mancano pochi giorni a un evento che segna una svolta storica per i collegamenti aerei tra la Sicilia e gli Stati Uniti: il prossimo 23 maggioDelta Air Lines inaugurerà un volo giornaliero diretto tra Catania e New York JFK, primo collegamento non-stop operato dalla compagnia americana sull’isola e unico volo diretto tra Catania e gli USA.La nuova tratta rappresenta una significativa opportunità per i passeggeri siciliani, che potranno raggiungere comodamente New York e proseguire verso oltre 200 destinazioni in Nord America grazie all’hub Delta presso l’aeroporto JFK.

Un traguardo storico per la Sicilia il cui annuncio è stato celebrato questa mattina presso l’Aeroporto di Catania con una conferenza stampa ufficiale. Matteo Curcio, Senior Vice President Delta per Europa, Medio Oriente, Africa e India, ha sottolineato:”Siamo entusiasti di lanciare il nostro primo volo dalla Sicilia. Catania diventa la quinta città italiana servita da Delta, dopo Roma, Milano, Venezia e Napoli. La Sicilia è una meta molto amata dagli americani, e tanti italo-americani hanno legami profondi con questa terra.”

Il nuovo volo sarà operato con un Boeing 767-300 da 211 posti, configurato con quattro classi di servizio: Delta OneDelta Premium SelectDelta Comfort+ e Main Cabin. In Delta One, i passeggeri potranno godere di poltrone  reclinabili, menù firmati da chef di alto livello, champagne Taittinger e amenity kit firmati Missoni, partner ufficiale della compagnia. Anche le altre cabine offrono un’esperienza di viaggio di qualità, con pasti completi, ampio intrattenimento a bordo (oltre 1.000 ore disponibili su Delta Studio) e Wi-Fi gratuito e veloce grazie alla tecnologia Delta Sync, alimentata da T-Mobile.

Durante l’estate 2025, Delta opererà fino a 110 voli settimanali tra l’Italia e gli Stati Uniti, confermandosi come il principale vettore transatlantico tra i due Paesi. Le città italiane collegate direttamente con gli USA includeranno:

  • Roma: New York-JFK, Atlanta, Boston, Detroit, Minneapolis
  • Milano: New York-JFK, Atlanta, Boston
  • Venezia: New York-JFK, Atlanta
  • Napoli: New York-JFK, Atlanta
  • Catania: New York-JFK (nuova rotta)

A partire dal 23 maggio 2025, come detto,  Delta opererà un volo giornaliero tra Catania e New York JFK:

  • DL 245: partenza da Catania alle 09:55, arrivo a New York alle 14:25
  • DL 244: partenza da New York alle 16:35, arrivo a Catania alle 07:55 del giorno successivo

Il servizio sarà svolto in collaborazione con Air France, KLM e Virgin Atlantic, garantendo maggiori connessioni tra Europa e Stati Uniti.

Cronaca

Biancavilla, blitz anti caporalato, il Procuratore Curcio: “Sfruttato bisogno lavoratori”

“Lo stato di bisogno dei dipendenti ne avrebbe limitato la libertà di scelta, incidendo sulla libertà di autodeterminazione a contrarre e inducendoli ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose e illegali” ha specificato Curcio

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Sul blitz anti caporalato portato al termine della Guardia di Finanza di Paternò all’interno di un supermercato di Biancavilla e che ha portato all’arresto di due uomini, rispettivamente del rappresentante legale (di 48 anni residente  a Misterbianco) e  del direttore commerciale (60enne di Adrano) di  un supermercato affiliato alla grande distribuzione, c’è da registrare l’intervento del Procuratore Capo di Catania Francesco Curcio: “Dalle indagini della guardia di finanza di Paternò su presunti casi di caporalato con lavoratori sfruttati e sottopagati, fino al caso più grave di 1,6 euro l’ora, sarebbe emersa “una situazione di estremo stato di bisogno economico” dei dipendenti, costretti a “subire lo sfruttamento lavorativo” in mancanza di alternative, “limitando la loro libertà di scelta”.

I due uomini sono accusati di caporalato e autoriciclaggio e sono stati posti ai domiciliari. Procura che ha proceduto al sequestro preventivo della società, il cui valore è stimato in 3 milioni di euro.

Dall’inchiesta, scrive il procuratore Curcio, sarebbe emerso “una situazione di estremo stato di bisogno economico, comune a tutti i dipendenti i quali, pur consapevoli delle violazioni e della evidente non corrispondenza alla contrattazione collettiva e alla normativa di riferimento del trattamento loro riservato dal datore di lavoro (quanto a retribuzione, a orario di lavoro, riposo e ferie), avevano accettato dette condizioni in ragione della situazione di grave difficoltà economica e della necessità di far fronte alle spese dei rispettivi nuclei familiari, non avendo altra valida alternativa: pertanto – osserva Curcio – tra la possibilità di non percepire alcuna fonte di reddito e quella di subire sfruttamento lavorativo, non avevano potuto fare altro che accettare e subire questo ultimo”.

In tutti questi casi, dunque – sottolinea il capo della Procura di Catania – lo stato di bisogno dei dipendenti ne avrebbe limitato la libertà di scelta, incidendo sulla libertà di autodeterminazione a contrarre e inducendoli ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose e illegali in quanto non consentite né dalla contrattazione collettiva, né dalla normativa giuslavoristica”.

L’indagine è partita a seguito da un controllo amministrativo in materia di lavoro sommerso, effettuato presso un  supermercato di Biancavilla a seguito del quale è stata accertata la presenza di  37 lavoratori (20 attualmente a lavoro e altri 17 che non lavorano più in quel market o perchè dimessi o perchè licenziati)  che sarebbero stati impiegati per un numero di ore nettamente superiore rispetto a quelle previste da contratto e dalla contrattazione collettiva di settore, con retribuzioni che, nei casi più gravi, si sarebbero attestate ad € 1,6 l’ora con stipendi mensili di 7/800 euro per i giovani a fronte di 65 ore settimanali di lavoro. In sostanza non sarebbero state retribuite 135 mila ore di lavoro.

Sul blitz anti-caporalato c’è una  nota del sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno e del presidente del consiglio comunale Luigi D’Asero. “In merito all’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania, esprimiamo pieno sostegno all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine. Nel nostro territorio, le realtà legate alla Grande Distribuzione Organizzata hanno saputo nel tempo dimostrare correttezza e capacità imprenditoriale. Per questo, è un bene che episodi anomali emergano grazie a denunce circostanziate, affinché siano isolati e non si ripetano.

Come ha giustamente sottolineato il Procuratore capo di Catania, la situazione di estremo bisogno non può mai giustificare trattamenti economici e lavorativi che si pongono fuori da ogni logica di dignità e legalità. Il rispetto dei diritti dei lavoratori deve essere una priorità assoluta. La dignità del lavoro non è negoziabile”.

Il Gruppo Arena è intervenuto per esprimere la propria estraneità all’inchiesta sul caporalato: “Il punto vendita oggetto delle indagini non è gestito direttamente dal Gruppo Arena, ma un operatore commerciale affiliato che opera in autonomia giuridica e gestionale.

Il modello di affiliazione commerciale, adottato su scala nazionale da molte insegne della Grande distribuzione organizzata, prevede che l’affiliato mantenga la piena responsabilità in materia di gestione del personale, contratti di lavoro e adempimenti retributivi e previdenziali”.
Lo precisa una nota del Gruppo Arena sull’inchiesta della Procura di Catania per caporalato autoriciclaggio che ha portato agli arresti domiciliari il rappresentante legale e del direttore commerciale di un supermercato di Biancavilla e al sequestro preventivo della società, il cui valore è stimato in 3 milioni di euro.
“Il Gruppo Arena, da sempre impegnato a promuovere etica, legalità e rispetto delle normative vigenti – prosegue la nota – si dichiara totalmente estraneo ai fatti contestati e condanna fermamente ogni forma di sfruttamento del lavoro, esprimendo solidarietà ai lavoratori coinvolti. Rinnoviamo piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, auspicando che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda”.
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amministrazione

Paternò, Rifiuti e incuria nelle zone periferiche, l’Amministrazione: interventi in arrivo

L’assessore Faranda: “estenderemo e potenzieremo le attività anche sulle vie meno centrali”

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A Paternò le strade e le zone periferiche versano in condizioni critiche quando parliamo di pulizia e manutenzione. In particolare, in via della Libertà, via Circumvallazione,  nei pressi del semaforo di via Vittorio Emanuele, i cittadini segnalano la presenza di spazzatura accumulata da giorni e una generale mancanza di igiene.

Nonostante gli sforzi per mantenere pulito il centro storico, molti lamentano come le zone periferiche vengano trascurate. Spazzatura di ogni genere, cartaceo bottiglie, detriti si accumulano ai lati dei marciapiedi e le recenti condizioni meteo  non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, facendo emergere ancora di più le carenze nella gestione del decoro urbano.

Interpellato da Etnanews, l’assessore al ramo, Roberto Faranda, ha assicurato che l’amministrazione è al lavoro per porre rimedio alla situazione:
«L’amministrazione comunale, e io in prima persona come assessore al ramo, stiamo programmando diversi interventi già attivi sulle arterie principali della città. A breve – ha dichiarato Faranda- estenderemo e potenzieremo le attività anche sulle vie meno centrali».

Resta da capire quando e con quale cadenza verranno effettuati questi interventi. Intanto, i residenti delle aree più periferiche chiedono maggiore attenzione e interventi concreti, affinché tutta la città possa godere di standard adeguati di pulizia e vivibilità.

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