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S. M. di Licodia, contratto di locazione per la “Don Bosco”: fine dei doppi turni

L’Amministrazione ha firmato il contratto di locazione dell’Istituto gestito dalle orsoline della Sant’Angela Merici

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Con la firma del contratto di locazione dei locali dell’Istituto di via Madonna del Carmelo, la fine dei doppi turni per gli studenti della primaria “Don Bosco”, è vicina.

Dopo una trattativa lunga e complessa, che ha dovuto tenere conto di molti aspetti, sia tecnici che burocratici e, non ultimi, “diplomatici”, il via libera all’uso delle aule è arrivato ieri mattina alla presenza del vicesindaco, Mirella Rizzo, del Presidente del Consiglio, Giovanni Buttò, del legale rappresentante della Compagnia di S. Orsola Luigi Lombardo, della professoressa Filippa Tirendi, e del caposettore comunale Flora Tricomi.

«Abbiamo dato risposte alle esigenze della scuola e delle famiglie. Le ottime relazioni con la Compagnia di S. Orsola, hanno consentito di riaprire trattative, che si erano arenate a causa di malintesi, grazie alla disponibilità della nuova superiora Enza Arena – ha spiegato il vicesindaco, Rizzo -. Così in nome del carisma della Compagnia, la comunità scolastica locale  è stata di nuovo accolta nell’edificio, che ha visto formare intere generazioni. Il sindaco e l’Amministrazione hanno ancora una volta lavorato considerando la scuola una priorità».  

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ambiente

Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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Cronaca

Catania, bambino di 7 anni si allontana dai genitori, ritrovato dai carabinieri

A lanciare l’allarme da un ristorante di piazza Borsellino è stata la mamma che al 112 ha detto che il figlio era andato via dal locale in un momento di distrazione sua e del marito

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Disavventura a lieto fine a Catania per un bambino di 7 anni che, allontanatosi dal ristorante dove si trovava con i genitori, è stato ritrovato dai Carabinieri dopo una mezz’oretta mentre passeggiava spaesato a un chilometro di distanza.  A lanciare l’allarme da un ristorante di piazza Borsellino è stata la mamma impaurita che al 112 ha detto che il figlio si era allontanato dal locale in un momento di distrazione sua e del marito.

I carabinieri, ricevuta la descrizione del piccolo, hanno dato il via alle ricerche concentrando tutte le autoradio, le pattuglie in moto e i colleghi del reparto a cavallo nella zona fino a quando è giunta una telefonata al 112 che ha segnalato la presenza di un bambino che passeggiava tra via Plebiscito e via Garibaldi. Una pattuglia ha subito rintracciato il piccolo e avvertito i genitori, che dopo tanta paura hanno potuto riabbracciare il figlio. Il bambino, prima di salutare i Carabinieri, ha voluto che gli venisse scattata una foto con loro. I familiari hanno calorosamente ringraziato i militari dell’Arma.

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