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Cronaca

Paternò, la Guardia di finanza sequestra impianti e mezzi per 2 milioni di euro

L’attività di indagine riguarda il fallimento di un’azienda. I finanzieri hanno analizzato il periodo 2010-2020

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Attività di indagine della Procura di Catania, nei confronti di due imprenditori paternesi. Nel mirino una società fallita nel 2020, la “Gruppo vincente”. Secondo gli accertamenti, eseguiti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, sarebbe stati distratti fondi, prima di far fallire l’azienda. A conclusione dell’azione investigativa, il Gip del Tribunale di Catania ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di un impianto di produzione di calcestruzzo, di un impianto per la frantumazione di materiale per la costruzione e 16 veicoli  da cantiere, il tutto per un valore di circa 2 milioni di euro.

L’indagine ha verificato le azioni societarie compiute tra il 2010 e il 2020, con i due amministratori del tempo finiti sotto indagine. Secondo l’ipotesi investigativa, sono stati compiuti, come detto, atti di gestione con l’intento di impoverire il patrimonio della società fallita, in danno dei creditori societari e dello Stato.

In particolare, secondo l’accusa, i due amministratori, avrebbero distratto i beni strumentali della “Gruppo Vincente”, cedendoli ad altre società sempre a loro riconducibili, ad un prezzo pari a meno della metà di quello di mercato; avrebbero inoltre effettuato pagamenti senza giustificazione economica e per importi superiori alle fatture emesse; e avrebbero continuato nonostante la polverizzazione del capitale sociale e l’azzeramento del patrimonio netto, l’attività di gestione della società, aggravandone il dissesto e determinando, una situazione debitoria complessiva di 1 milione e 200 mila euro.

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Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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