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Cronaca

Paternò, la Guardia di finanza sequestra impianti e mezzi per 2 milioni di euro

L’attività di indagine riguarda il fallimento di un’azienda. I finanzieri hanno analizzato il periodo 2010-2020

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Attività di indagine della Procura di Catania, nei confronti di due imprenditori paternesi. Nel mirino una società fallita nel 2020, la “Gruppo vincente”. Secondo gli accertamenti, eseguiti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, sarebbe stati distratti fondi, prima di far fallire l’azienda. A conclusione dell’azione investigativa, il Gip del Tribunale di Catania ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di un impianto di produzione di calcestruzzo, di un impianto per la frantumazione di materiale per la costruzione e 16 veicoli  da cantiere, il tutto per un valore di circa 2 milioni di euro.

L’indagine ha verificato le azioni societarie compiute tra il 2010 e il 2020, con i due amministratori del tempo finiti sotto indagine. Secondo l’ipotesi investigativa, sono stati compiuti, come detto, atti di gestione con l’intento di impoverire il patrimonio della società fallita, in danno dei creditori societari e dello Stato.

In particolare, secondo l’accusa, i due amministratori, avrebbero distratto i beni strumentali della “Gruppo Vincente”, cedendoli ad altre società sempre a loro riconducibili, ad un prezzo pari a meno della metà di quello di mercato; avrebbero inoltre effettuato pagamenti senza giustificazione economica e per importi superiori alle fatture emesse; e avrebbero continuato nonostante la polverizzazione del capitale sociale e l’azzeramento del patrimonio netto, l’attività di gestione della società, aggravandone il dissesto e determinando, una situazione debitoria complessiva di 1 milione e 200 mila euro.

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Cronaca

Paternò, incendio abitazione in zona Scala Vecchia

Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò

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Incendio questa sera in via Napoli a Paternò in zona Scala Vecchia all’interno di una palazzina a più piani. Al momento sono incerte le cause del rogo. A mettersi in sicurezza diverse persone che si trovavano all’interno dell’appartamento invaso dalle fiamme dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò che hanno domato il rogo sviluppatosi probabilmente all’interno della cucina. Fortunatamente non si registrano feriti.

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Cronaca

Bronte, per il sindaco Firrarello la metropolitana deve arrivare a Bronte

Secondo il primo cittadino brontese il tratto Adrano-Bronte sarà in superfice e meno costoso da realizzare

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“La metropolitana non può fermarsi a Paternò o fino ad Adrano, dobbiamo farla arrivare a Bronte e a Randazzo”. A dirlo è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che si  rivolge al Ministero dei Trasporti, forte delle sensazioni positive ricevute in occasione dell’inizio dei lavori del tratto Piano Tavola- Paternò, dove il ministro Matteo Salvini, nel suo intervento, non ha escluso la possibilità che si chiudesse l’anello ferroviario attorno l’Etna. “Considero la realizzazione della metropolitana, almeno fino a Randazzo, l’infrastruttura che più di tutte è in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e le potenzialità del territorio. Fino a qualche anno fa vedevo la Fce soltanto come il trenino della tradizione, guardato con affetto. I pendolari che da Bronte si spostavano fino a Catania, infatti, continuavano a scegliere l’auto. Con l’attuazione dei vari step di sviluppo che la Circumetnea ha registrato, mi sono reso conto che è un vettore di trasporto importante”.

Firrarello ha specificato che i comuni che in futuro saranno raggiunti da un servizio di metropolitana veloce dovrebbero ottenere notevoli benefici perché potranno comodamente in treno raggiungere l’aeroporto di Catania o il Porto.  “Una ferrovia veloce darà un contributo sostanziale alla sostenibilità del traffico, favorirà il processo di disurbanizzazione migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili. Valorizzerà l’intero comprensorio etneo, insomma, creando nuove opportunità di sviluppo economico e contribuendo al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale. Verrà valorizzato anche il patrimonio naturale e culturale – aggiunge – favorendo così i flussi turistici, senza considerare il contributo significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente” dice Firrarello, il quale sostiene che non ci sarebbero difficoltà nel trovare risorse economiche.

“ Il tratto Adrano-Bronte, che sarà in superfice per esempio, è il più semplice da realizzare e quindi il meno costoso. Ci sono poi delle norme che consentono al Ministero di investire in questa direzione. Per una di queste contribuì con un emendamento decenni fa l’on. Vito Bonsignore, ai tempi sottosegretario al Bilancio. Il fatto poi che la gestione della Fce è rimasta ministeriale è una garanzia. Ci ha provato in passato qualcuno a farla diventare una ferrovia regionale, ma la  Circum è rimasta sotto la gestione del Governo centrale. E così i direttori ed i commissari che in questi anni si sono succeduti sono stati di sicuro valore e spessore”.

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