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Cultura

A Paternò il Premio Idria assegnato a mons. Raspanti, vescovo di Acireale

Undicesima edizione dell’evento della Pro Loco dedicato agli “eroi della vita quotidiana”

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Nella storica chiesa di Santa Barbara, gremita di gente, si è svolta l’undicesima edizione del “Premio Idria”, manifestazione organizzata da Salvina Sambataro presidente della Pro Loco cittadina per premiare gli “eroi della vita quotidiana” provenienti da diverse parti d’Italia, esponenti delle forze dell’ordine, dei militari, dei vigili del fuoco, ed anche del volontariato civile.                                                                                                                   

L’evento è stato coordinato e condotto dal giornalista Salvo Fallica. Il Premio Speciale Idria è stato conferito ad un protagonista di alto profilo culturale del dibattito pubblico italiano, il vescovo di Acireale e vicepresidente nazionale della Cei, Antonino Raspanti. Da poco nominato da Papa Francesco nel Pontificio Consiglio della Cultura, organismo che si occupa di comunicare il messaggio culturale della chiesa cattolica nel mondo.

A consegnare il premio al vescovo Raspanti sono stati il presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco di Acireale Stefano Alì, il sindaco di Paternò Nino Naso , il parroco della chiesa di Santa Barbara Salvatore Magrì, la presidente Salvina Sambataro.  Il vescovo Raspanti è stato premiato per la sua capacità innovativa nell’ambito del sociale e della cultura, ed anche per la sua lotta al fianco dei terremotati etnei.

La presidente Salvina Sambataro ha ringraziato anche “lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, lo Stato Maggiore della Marina, lo Stato Maggiore dell’Esercito, lo Stato Maggiore dei Carabinieri, il Comando Generale della Guardia di Finanza, la Direzione dei Vigili del Fuoco, il Comando dei Vigili Urbani di Paternò, la Polizia di Stato.  A premiare gli “eroi della vita quotidiana” sono stati prestigiosi esponenti istituzionali (militari e civili), della cultura, dell’economia e del mondo bancario (presente anche il direttore della sezione di Catania della Banca d’Italia, Gennaro Gigante), del sociale.

Fra le autorità, militari che hanno consegnato i premi agli eroi della vita quotidiana vi erano: il Colonnello Gianluca Chiriatti, Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto Sigonella; il Capitano di Vascello Riccardo Buralli Comandante Maristaeli; il Capitano di vascello Alfio Di Stefano; il Tenente Colonnello Antonio Nicolò CEDOC Catania; il Capitano Giuseppe Todisco, Comandante GdF- Compagnia di Paternò; il Capitano Angelo Accardo, Comandante Compagnia Carabinieri Paternò; il Vice Questore Paolo Leone, Commissario Polizia di Stato di Adrano; Antonino La Spina Comandante dei vigili Urbani di Paternò.

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Cultura

Ragalna, Mille parole non basterebbero, una sinfonia sì

Presentato a Ragalna il secondo libro di Alfio Cartalemi: omaggio alla famiglia Chiara e alla forza educativa dell’arte

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Si è tenuta a Ragalna, presso il Palmento Arena e con il patrocinio del Comune, la presentazione del libro “La famiglia Chiara: Artisti per vocazione” del giornalista Alfio Cartalemi. L’evento, presentato da Mary Sottile, si è svolto in occasione del 40° anniversario dell’Autonomia e ha offerto intensi spunti di riflessione sul valore dell’arte, sulla memoria e sull’importanza della cultura come strumento formativo.

Alfio Cartalemi, al suo secondo volume dopo quello dedicato a Michelangelo Virgillito, ha spiegato la scelta della famiglia Chiara come protagonista del suo lavoro: una famiglia paternese dal grande talento musicale, che rappresenta un esempio virtuoso di dedizione e passione. Particolarmente toccante il ricordo di Benedetto Chiara, padre di Rosario, che fece parte della storica orchestra di Paternò. Il progetto editoriale, ha raccontato l’autore, ha preso forma durante il periodo della pandemia da Covid-19, un tempo di riflessione e riscoperta dei valori fondamentali.

Giuseppe Pappalardo, poeta e scrittore che ha curato la prefazione del libro, ha definito l’opera una “biografia meditata”. Secondo Pappalardo, il testo permette di distinguere tra talento, attitudine (cioè la capacità di trasformare il talento in abilità concreta) e musicalità, una qualità innata e misteriosa. Ha inoltre sottolineato l’importanza educativa del libro, che si contrappone alla cultura del “tutto e subito”, al consumismo e alla superficialità promossa dai social media. In questo contesto, la figura della famiglia Chiara si staglia come modello ispiratore per le giovani generazioni, sempre più disorientate da una “società liquida” — per usare le parole di Bauman — priva di punti fermi e progettualità.

La musicista e docente Norma Viscusi ha proposto un’analisi poetica e profonda dell’arte, intesa come espressione di vocazione e trascendenza. Ha messo in luce come la musica vada oltre il significato esplicito per accedere a un piano più alto, ineffabile, capace di comunicare ciò che le parole non possono esprimere.

L’intervento del professore Giuseppe Montemagno, docente di Storia Musicale presso il Conservatorio “V.Bellini” di Catania, ha confermato che il racconto del libro sul maestro Chiara, tracciato dall’autore, corrisponde ad un periodo delicato e di trasformazione del Teatro Massimo  e del prestigioso Conservatorio; il maestro Chiara oltre ad essere un ottimo violinista ha saputo alzare “la testa”.

La serata si è conclusa con l’esibizione dei violinisti Antonio Magrì e Angelo Di Guardo, noti come Violinisti in jeans ed ex allievi del Maestro Chiara, che hanno regalato al pubblico un momento di grande suggestione e intensità emotiva.

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Cultura

Ragalna, “La famiglia Chiara: Artisti per Vocazione”, il libro di Alfio Cartalemi

Torna con un nuovo lavoro dedicato al maestro di violino Rosario Chiara, in una lunga e appassionata intervista che diventa testimonianza di memoria viva

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A Ragalna nel 40° anniversario dell’Autonomia e con il Patrocinio del comune, si terrà  domani pomeriggio alle ore 19:15, presso il Palmento Arena, la presentazione del libro “La famiglia Chiara:  Artisti per Vocazione”, a cura del giornalista Alfio Cartalemi.

Dopo il volume destinato a Michelangelo Virgillito, pubblicato lo scorso anno, Cartalemi torna con un nuovo lavoro dedicato al maestro di violino Rosario Chiara, in una lunga e appassionata intervista che diventa testimonianza di memoria viva.

ALFIO CARTALEMI, L’AUTORE DEL LIBRO

Il giornalista, da anni impegnato nel recupero della memoria storica e culturale del territorio etneo, ci offre stavolta un ritratto autentico di una famiglia di musicisti, attraverso il racconto lucido e appassionato di Rosario Chiara, oggi ultranovantenne, ma ancora attivo e partecipe. Il maestro racconta la storia sua, del padre, del fratello e del loro profondo legame con la musica e con istituzioni prestigiose come il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania e il Liceo Musicale, oggi Conservatorio.

Serata presentata dalla giornalista Mary Sottile. Interverranno alla presentazione del libro Giuseppe Pappalardo, poeta scrittore, che ha curato la prefazione del volume; Norma Viscusi, poetessa e musicologa, amica del maestro Chiara; Giuseppe Montemagno, dottore di ricerca in Studi sul patrimonio culturale, docente di discipline storico-musicali e teatrali presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania, che relazionerà sul valore dell’opera.

La serata si concluderà con un momento musicale di grande suggestione: i violinisti Antonio Magrì e Angelo Di Guardo, ex alunni del maestro Chiara e oggi celebri artisti come “Violinisti in jeans”, ambasciatori della Sicilia nel mondo, renderanno omaggio al loro maestro con un’esibizione dal vivo. Un’occasione speciale per riscoprire la memoria collettiva attraverso l’arte e la musica, immersi nella bellezza e nella frescura di Ragalna.

 

 

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