Prosegue il ciclo di conferenze sul territorio, promosso dal Comando Provinciale di Catania, volto a fornire consigli utili ai cittadini per riconoscere le situazioni sospette, prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, in particolare quelle perpetrate col modus operandi del finto carabiniere.
Quest’ultimo raggiro ha come vittime designate gli anziani, ritenuti più fragili, ai quali i malviventi, spacciandosi per appartenenti all’Arma, raccontano che un loro parente ha causato un incidente stradale grave e che, per questo motivo, sarà arrestato, prospettando poi la possibilità di risolvere le questioni giudiziarie mediante un pagamento in contanti o con gioielli.
Nei giorni il comandante della stazione carabinieri di Maletto ha raggiunto soci e socie del club del paese denominato “Donna 2000”, alla presenza dalla presidente Rita Grasso, ha fornito consigli utili per riconoscere queste truffe e per imparare a difendersi.
Durante l’incontro infatti, il Comandante ha illustrato le strategie più comuni adottate dai truffatori, mettendo in guardia i cittadini su falsi funzionari pubblici, sedicenti tecnici e finti appartenenti alle forze dell’ordine che, con vari pretesti, tentano di introdursi nelle abitazioni o di estorcere denaro con l’inganno.
In tal senso, i militari dell’Arma hanno ricordato che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine, né ad aziende fornitrici di servizi pubblici può chiedere del denaro, a qualsiasi titolo, per un servizio o per la risoluzione di un problema.
Al termine della conferenza, sono state elencate alcune regole fondamentali per proteggersi. Diffidare dalle apparenze. I veri carabinieri, poliziotti o finanzieri non chiedono soldi, gioielli o oggetti preziosi. Occorre sempre verificare l’identità di chi si presenta come rappresentante di enti pubblici.
Non aprire la porta agli sconosciuti: nessun ente pubblico manda funzionari a domicilio senza preavviso. In caso di dubbio, contattare direttamente l’ente di riferimento prima di far entrare chiunque. Attenzione ai falsi documenti: un tesserino può essere falsificato.
Chiunque si dichiari appartenente alle forze dell’ordine deve essere accompagnato da un’auto di servizio con i colori istituzionali. Non fornire informazioni al telefono: nessun carabiniere chiede denaro o dati personali al telefono. Diffidare di chi segnala emergenze su familiari o amici in difficoltà. Proteggere i dati online: usare password complesse e non aprire e-mail o link sospetti da mittenti sconosciuti.