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Cronaca

Belpasso, tolleranza zero contro i cittadini zozzoni, pubblicato video degli sporcaccioni

Il sindaco Carlo Caputo deciso a rendere difficile la vita a coloro che abbandonano rifiuti in strada, pubblicando video mentre lasciano la spazzatura in un zona non consentita

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Lotta senza quartiere a Belpasso da parte della giunta comunale guidata da Carlo Caputo contro i cittadini . Tolleranza zero con un ritorno al passato da parte del sindaco Caputo il quale ha deciso di fare ricorso “alle vecchie pratiche” ossia filmare e condividere “i video degli incivili mentre buttano indisturbati la loro spazzatura”. Caputo ha sottolineato che dall’insediamento a oggi molte delle attività amministrative sono state orientate verso la pulizia del territorio e la rimozione delle micro-discariche insistenti sulla zona industriale di Belpasso.

“Da anni c’è una discarica a cielo aperto nella nostra zona industriale. Molte sono state rimosse ma altre, come questa che si vede nel video, le abbiamo lasciate come “esca” per gli “zozzoni”. Grazie a questa “strategia” siamo riusciti a filmare quest’uomo che scarica dal suo mezzo del materiale vario – dice Caputo-  Il video che ho pubblicato sui social vuole dimostrare come esiste un odioso comportamento, fortunatamente non diffuso, che se perpetrato quotidianamente porta a creare situazioni di degrado.

Per gli incivili il costo dei verbali, e le relative conseguenze sanzionatorie, dipendono dal tipo di rifiuto scaricato ma ritengo che il costo più grave sia non solo quello ambientale ma anche quello sociale, perché ricordo a chi sporca che a pagare non è solo l’amministrazione, la politica, ma tutti i cittadini e i contribuenti in regola” ha proseguito il  sindaco . Nelle scorse settimane l’amministrazione ha anche piazzato “foto-trappole itineranti” in molti punti deboli del territorio, nei quali gli incivili amano scaricare impunemente rifiuti di ogni genere.   “Il video è solo il primo di una lunga serie che mi aiuteranno a combattere questa battaglia. So già che sarà difficile ma sono certo che la costanza e il tempo mi darà ragione, come lo è stato in passato”, conclude il sindaco Caputo.

ambiente

Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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Cronaca

Belpasso, incidente sulla Sp229/I

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e i Carabinieri

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Un incidente autonomo si è verificato intorno alle 15:00 di oggi sulla Sp229/I in territorio di Belpasso, nei pressi di una curva in passato teatro di altri sinistri. Secondo le prime ricostruzioni, una Fiat Panda con alla guida una ragazza di 26 anni e che procedeva da Etnapolis verso Paternò avrebbe perso il controllo del veicolo finendo la propria corsa cappottata fuori strada. La ragazza è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 per essere poi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale di Paternò. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Paternò e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

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