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Beni confiscati, assegnati immobili a Comitato Misericordie Ct, Ultreya Pedara, Misericordia Pedara e Salesiani

L’assegnazione è avvenuta ieri a Reggio Calabria alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario agli Interni On. Wanda Ferro

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Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, Ultreya Pedara, Misericordia di Pedara ed Oratorio Salesiano APS diventano presidio di legalità. Presso la sede di Reggio Calabria dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), è stata sottoscritta ieri 28 giugno 2023 la convenzione per l’assegnazione all’associazione temporanea di scopo composta dai quattro enti di terzo settore catanesi – con capofila l’Associazione Ultreya Pedara – di alcuni immobili che sorgono nel territorio del comune di Pedara, confiscati definitivamente alla criminalità organizzata locale. Le strutture, che dovranno essere recuperate in alcune parti, constano di 3 appartamenti contigui e due box. Gli immobili, saranno utilizzati dalle associazioni assegnatarie per i prossimi 10 anni e dovranno essere destinati alle attività previste dal progetto denominato “Solidarietà e cittadinanza attiva in un circuito di Educazione, Soccorso e Resilienza” presentato in risposta all’avviso dell’Agenzia Nazionale.

“L’idea progettuale – ha spiegato Annalisa Schillaci, presidente di Ultreya Pedara, alla presenza del sottosegretario agli Interni On. Wanda Ferro e del Direttore della ANBSC, Prefetto Bruno Corda – , mira a potenziare e consolidare i sistemi del Servizio Civile Universale e della Protezione Civile attraverso servizi e attività che perseguono valori di solidarietà, cittadinanza attiva e legalità. Gli enti di terzo settore assegnatari, potranno ampliare le attività ed i servizi che già svolgono, al fine di intervenire sui bisogni del territorio mediante educazione, soccorso e difesa del territorio, operando sia in tempo di quiete sia in attività emergenziali”.

Uno dei lotti assegnati, è stato affidato alle Misericordie catanesi. “Come presidente del Comitato provinciale delle Misericordie di Catania e della Misericordia di Pedara, sono molto soddisfatto del risultato raggiunto grazie alla rete costituita con altri enti a noi affini”, ha commentato Alfredo Distefano. “Il fare rete si rivela per il volontariato, ancora una volta, una strategia vincente. L’assegnazione di questi beni confiscati ci onora da un lato e ci fa assumere una responsabilità importante, dall’altro. Questi immobili diventano da oggi presidio di legalità per tutto il territorio nonché la casa di ogni volontario delle Misericordie catanesi”. Adesso, prima del taglio del nastro che potrebbe avvenire entro un anno, bisognerà procedere con la ristrutturazione degli immobili grazie a fondi messi a disposizione dall’ANBSC, concessi grazie al punteggio ottenuto dall’idea progettuale collocatasi al 22° posto sulle oltre 180 proposte presentate in tutto il territorio nazionale.

ambiente

Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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giudiziaria

Catania, omicidio Filippo Raciti, la Cassazione annulla risarcimento di Speziale allo Stato

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio

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La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’appello di Catania, emessa l’8 giugno del 2023, che aveva condannato a 100 mila euro di risarcimento per danni d’immagine, in favore del ministero dell’Interno e della Presidenza del consiglio dei ministri, Antonino Filippo Speziale, condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, il 2 febbraio del 2007, negli scontri con gli ultra etnei fuori dallo stadio Massimino dove si disputava il derby col Palermo.

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio. Contro la decisione della Corte d’appello di Catania aveva presentato ricorso, che è stato rigettato dalla Cassazione, anche l’avvocatura dello Stato che aveva chiesto il ripristino del danno patrimoniale stimato in primo grado in 15 milioni di euro, in concorso con Daniele Natale Micale, anche lui condannato per la morte di Raciti, che era stato cassato in secondo grado.

Secondo la Cassazione “non è sufficiente la mera divulgazione delle immagini di un evento lesivo (riferendosi agli scontri degli ultras con le forze dell’ordine), ma è necessario dimostrare che da tale condotta sia derivato un effettivo pregiudizio all’immagine, intesa come reputazione” e ha sottolineato che “non è affatto detto che la visione di tali immagini abbia comportato discredito o una idea negativa dello Stato italiano e della sua capacità di reprimere le violenze”.

Il legale di Speziale l’avvocato Giuseppe Lipera ha affermato che la sentenza della Cassazione “segna un importante punto a favore di Antonino Speziale, annullando la condanna al risarcimento del danno all’immagine per le amministrazioni pubbliche e rinviando la questione alla Corte d’appello di Catania in diversa composizione anche per le spese del giudizio”.

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