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Cronaca

Biancavilla, primo caso di coronavirus in città: in provincia sono 108 i contagiati

Nella cittadina biancavillese una donna di mezza età sarebbe risultata positiva: adesso si trova in isolamento domestico

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A meno di smentite dell’ultima ora a Biancavilla si sarebbe registrato il primo contagio da coronavirus. Si tratterebbe di una donna di mezza età che, condotta in ospedale, sarebbe risultata positiva. La signora, in considerazione dello stato di salute giudicato buono, sarebbe stata dimessa e portata a casa, dove la paziente resterà in isolamento. A comunicarlo sarebbe stata la stessa donna attraverso lo “stato” pubblicato su WhatsApp visibile dai suoi contatti in rubrica. “Avviso tutti quelli che sono stati con me ultimamente sono positiva- si legge nel messaggio – al Coronavirus che se avete sintomi chiamate subito il numero regionale, e riferite di essere stati in contatto con un caso certo”.

Intanto sono 237 le persone positive in Sicilia, 24 in più di ieri. Cresce, pertanto, anche sull’Isola il numero dei contagiati da coronavirus. I dati sono aggiornata alle 12 di oggi. Dall’inizio dell’emergenza i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento, ossia i Policlinici di Palermo e Catania sono 2.916, mentre 237 campioni sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità.  Risultano ricoverati 114 pazienti, di cui 28 in terapia intensiva mentre 112 sono in isolamento domiciliare, otto sono guariti e quattro deceduti. L’ultima a morire, oggi, una donna anziana a Leonforte. Nella sola provincia di Catania si  sono registrati 108 casi positivi. Complessivamente  in Italia sono 26.062 i soggetti contagiati,2989 in più rispetto a ieri. A questi si  aggiungono 2.941 guariti, 192 in più, e 2.503 decessi, 345 in più da ieri. Il tutto è stato illustrato dal commissario all’emergenza Angelo Borrelli. Si raggiunge quota 31.506 casi, una crescita di 3.526, superiore a quella di ieri.

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Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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