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Calcio, Eccellenza: il Paternò vince grazie alle doppiette di Carioto e La Piana

I ragazzi di mister Gaetano Catalano si sbarazzano del Gela per 4 a 1 e volano in classifica: lontano le inseguitrici Sant’Agata e Rosolini

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Vittoria sofferta ma meritata del Paternò che supera un ostico Gela, in grado nel primo tempo di “frenare” gli attacchi dei padroni di casa. Tre punti importanti per gli etnei che consolidano, così, il proprio primato in classifica, distanziando le immediate inseguitrici: Paternò che si porta a +7 dal Città di Sant’Agata, che ha riposato in questo turno di campionato e a +9 dal Rosolini, sconfitto in casa dal Giarre.

La cronaca. Al 18’ ospiti in vantaggio. Errore di Privitera sulla propria trequarti, la sfera arriva a Tomaino che crossa verso Scerra, il quale, defilato sulla destra, lascia partire un tiro che si insacca alla sinistra di Ferla, non esente da colpe. Il Paternò subisce il colpo ma prova subito a ripartire. Al 36′ cross di Passewe dalla destra per l’accorrente La Piana che, in sforbiciata,mette i brividi a Bucaria, con la palla che sfiora il sette alla sinistra del portiere ospite; un minuto dopo un tiro di Carioto lambisce la base del palo alla sinistra dell’estremo difensore giallonero. Il pari arriva allo scadere della prima frazione di gioco: Passewe è atterrato in area di rigore, la palla però schizza a La Piana che passa velocemente a Carioto, il quale, da due passi calcia a botta sicura riportando il risultato in parità. I padroni di casa, in pieno recupero, hanno la possibilità di segnare la rete del sorpasso: traversone dalla destra di Coniglione verso il secondo palo dove è piazzato Carioto, la cui conclusione, di testa, è salvata da Bucaria con un balzo felino, togliendo sulla linea di porta la sfera destinata in fondo alla rete.

Nel secondo tempo i padroni di casa rientrano in campo con grande determinazione, decisi a vincere la partita. Al 7’ rimessa da fallo laterale di Privitera verso i 16 metri avversari, sfera rinviata alla meno peggio dalla difesa ospite. Ma sui piedi di La Piana che da circa 20 metri lascia partire un bolide che si insacca alla destra di Bucaria. Sulle ali dell’entusiasmo il Paternò cerca la terza rete che arriva al 23’ con Carioto, abile a sfruttare, sotto porta, un preciso cross dalla destra di Scapellato. Al 39’ La Piana sigla la quarta rete, grazie ad un tiro da dentro l’area di rigore, a seguito di un passaggio di Santapaola. Adesso la testa va alla difficile trasferta sul campo del Giarre: gialloblu impegnati a raggiungere i play -off.

TABELLINO

PATERNO’- GELA 4-1

Marcatori: pt 18’ Scerra, 45’ Carioto; st  7’e  39’ La Piana, 23’Carioto

Paternò: Ferla, Coniglione (42’ st Castiglia), Santapaola, Privitera, Raimondi, Bontempo, Passewe (15’st Daniele Scapellato), Godino (1’st Cortese), Carioto ( 30’ st Marino), La Piana (43’ st Zappalà), Baglione. A disposizione: Cantarero, Cavallaro, Aureliano, Rosalia. All.: Gaetano Catalano

Gela: Bucaria, Quintiliano (10’st Comito), Romano, Tomaino, Caranza, Parisi (35’ st Amore), Ascia, Sow, Scerra (40’ st Maniscalco), Tuccio (42’ st Vittoria), Valenza (21’ st Incardona). A disposizione: Di Vara, Pesarini, Chiarenza. All.: Alessio Catania.

Arbitro: Falco di Siracusa.  

Note:  Ammoniti Baglione, Incardona. Angoli 5 a 1 per il Paternò. Recuperi : PT 3’; ST 3’.

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Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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