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Calcio, mezzo passo falso del Paternò in casa: il Real Siracusa blocca la capolista

In Eccellenza,giornata negativa per i rossoazzurri : la seconda in classifica si avvicina e perde per un grave infortunio Cocuzza

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Mezzo passo falso del Paternò di mister Gaetano Catalano, il quale, allo stadio <Falcone -Borsellino>, è stato bloccato sullo 0-0 dal Real Siracusa. E’ stata una partita a senso unico, con i padroni di casa che hanno attaccato per quasi l’intera partita: male nel primo tempo con il Real Siracusa che ha chiuso tutti i varchi della propria difesa;  con maggiore intensità, invece, nella ripresa, ma senza gonfiare la rete avversaria. Gli errori degli avanti rossazzurri e la giornata di grazia del portiere aretuseo, hanno consentito agli ospiti di tornare a casa con un punto, mentre il Paternò ha ridotto il proprio vantaggio sulla seconda in classifica: il Città di Sant’Agata si trova adesso a -4 dai rossazzurri etnei.

La cronaca. Nel primo tempo da segnalare il palo di Bontempo a Scordino battuto e il colpo di testa da buona posizione di Carioto, finito alto di poco sulla traversa. Nella ripresa assalto all’arma bianca del Paternò che ha stretto d’assedio la porta del Real Siracusa, rimasta in 10 uomini per l’espulsione per doppia ammonizioni di Ulma, buttato fuori dall’arbitro, dopo pochi minuti dell’inizio del secondo tempo. Un tiro di Cocuzza è deviato in corner dall’estremo difensore ospite. Sempre Cocuzza ha messo i brividi a Scordino su punizione. La sfera finisce di poco a lato. Successivamente è la volta di Cortese a farsi pericoloso: dapprima, a due passi da portiere siracusano, non ha impattato con la sfera; poi con colpo di testa deviato da Scordino. Ed ancora due miracoli del portiere ospite: dapprima su Raimondi e poi su Cortese. Sul finale di gara grave infortunio per il bomber Cocuzza uscito in barella: si teme un infortunio serio al ginocchio destro.

TABELLINO

Paternò 0

Real Siracusa 0

Paternò: Ferla, Coniglione, Santapaola, Privitera, Raimondi, Bontempo, Passewe, Truglio (13’st Baglione), Carioto, La Piana (6’ st Cocuzza- 42’ st Godino), Daniele Scapellato (2’st Cortese). A disposizione: Cantarero, Cavallaro, Rosalia, Aureliano, Marino. All.: Gaetano Catalano

Real Siracusa:  Scordino, Nana, Midolo, Falla, Ulma, Saraceno, Iacono (30’ st Porchia), Sillah, Frittitta, Ruiz (38’st Provenzano), Melluzzo (13’st Greco). A disposizione: Jamal, Di Domenico, Mazzone, Busà, Novello, Fucile. All.: Angelo Galfano.

Arbitro: Mattace Raso di Messina  

Note: Espulso al 8’st  Ulma per somme d’ammonizioni. Ammoniti Coniglione, Nana, Iacono. Angoli 10 a 0 per il Paternò.

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Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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