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Cronaca

Catania, operazione “Villa Glori”, estorsione col metodo del “cavallo di ritorno”

Secondo l’accusa gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di estorsione, furto aggravato, ricettazione aggravata, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi

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A Catania con l’operazione “Villa Glori”,  oltre 100 militari del comando provinciale dei carabinieri, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale (6 in carcere e 6 all’obbligo di dimora) emessa dal gip. Perquisizioni domiciliari con contestuale informazione di garanzia nei confronti di ulteriori 8 indagati in stato di libertà. Secondo l’accusa gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di estorsione, furto aggravato, ricettazione aggravata, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi.

L’operazione, denominata “Villa Glori”, ha permesso di colpire un gruppo criminale, con disponibilità di armi e con base operativa in una “stalla” situata nel quartiere Picanello di Catania. Il gruppo, utilizzando strumenti altamente tecnologici, avrebbe perpetrato decine di furti di veicoli in tutta la provincia etnea. Successivamente, gli indagati avrebbero estorto somme di denaro, che superavano le migliaia di euro a seconda del valore di mercato del mezzo, ai proprietari per la restituzione tramite il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”.

In alternativa, i veicoli sarebbero stati venduti per essere smembrati per ricettare i pezzi nel mercato nero. Dalle indagini è inoltre emerso che 12 indagati sarebbero stati anche coinvolti in un’attività di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, principalmente marijuana, hashish e droghe sintetiche.

 

Cronaca

Catania, lite tra parcheggiatori abusivi, arrestato 35enne per tentato omicidio

A mettere fine alla bagarre è stato il tempestivo intervento dei poliziotti che hanno trovato un uomo adagiato in una panchina con una vistosa ferita al collo

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Lite  tra parcheggiatori abusivi a colpi di bottiglie per accaparrarsi il controllo di piazza Turi Ferro. Si tratta di una storia di illegalità nella illegalità  che ha visto coinvolti, nei giorni scorsi, due marocchini che a Catania si sono azzuffati per svolgere l’attività abusiva di parcheggiatore in un tratto di strada pubblica del centro cittadino.

A mettere fine alla bagarre è stato il tempestivo intervento dei poliziotti della Questura di Catania che, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, hanno trovato un uomo adagiato in una panchina con una vistosa ferita al collo. Secondo quanto riferito agli agenti, l’uomo, regolare sul territorio dello Stato, era stato colpito da un connazionale pochi minuti prima con una bottiglia di vetro.

Il malcapitato perdeva molto sangue per cui sono stati chiesti immediatamente i soccorsi sanitari. Per lui necessari 10 punti di sutura. Negli stessi attimi, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno ricostruito la vicenda e si sono messi subito alla ricerca dell’aggressore che, dopo aver bevuto birra, ha prima colpito alla testa il rivale del controllo dell’area pubblica. Ad aver agito è stato un pregiudicato 35enne è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito in carcere.

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Cronaca

Adrano, controllato 20enne in auto con 2 coltelli, denunciato dai carabinieri

Il giovane è accusato di porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere

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“Natale in sicurezza” è la campagna di controllo straordinario che impegna i carabinieri del comando provinciale etneo garantendo sicurezza e contrasto all’illegalità nei giorni vicini alle festività natalizie. Nell’ambito dei controlli del territorio, i carabinieri della stazione di Adrano hanno denunciato un 20enne per “porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere”.

Il ragazzo è stato notato a bordo di una utilitaria, mentre percorreva via Cappuccini e, alla vista della pattuglia, ha di colpo rallentato, per poi cercare di cambiare repentinamente direzione di marcia, ed evitare di incrociare l’auto militare. Questo atteggiamento non è passato inosservato ai carabinieri che hanno deciso di fermarlo per un controllo. I militari, dunque, gli hanno intimato l’alt e proceduto alla sua identificazione. Durante queste operazioni, il ragazzo ha iniziato a mostrarsi sempre più irrequieto e nervoso, facendo sospettare ai militari che stesse nascondendo qualcosa.

A quel punto, gli investigatori hanno deciso di perquisire sia lui che il veicolo e, all’interno del vano portaoggetti del bracciolo, hanno trovato 2 coltelli a serramanico, uno con la lama lunga quasi 9 cm e l’altro di 7 cm, entrambi con un manico in legno da 10 cm di lunghezza. Entrambi gli oggetti sono stati immediatamente sequestrati e il 20enne è stato denunciato.  I controlli alla circolazione stradale hanno portato in totale all’identificazione di 35 persone e 20 autoveicoli, accertando 7 violazioni al Codice della Strada con conseguenti sanzioni per un importo complessivo di circa 600 euro, decurtando un totale di 8 punti.

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