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Cimitero monumentale, a Paternò crollate alcuni lapidi al viale San Luca, è allarme

Si avvicina la festività dei Defunti e per i due cimiteri a Paternò, si lavora per migliorarne le condizioni.

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Un crollo, l’ennesimo, di lapidi al viale San Luca. Il cimitero monumentale cade a pezzi, a Paternò. Il cedimento è avvenuto nel fine settimana, probabilmente determinato dalle non buone condizioni del settore che ospita alcuni loculi. E questa mattina, al cimitero sulla collina storica è arrivato l’assessore ai Servizi cimiteriali, Ezio Mannino. «Transenneremo immediatamente la zona – evidenzia l’assessore Mannino -, per metterla in sicurezza. Siamo consapevoli delle non buone condizioni, determinate dall’assenza di interventi per decenni.»

Per il cimitero monumentale non è l’unico problema. Il luogo sacro soffre anche per la carenza di pulizia, visto la presenza di erba incolta tra le tombe. Ad ovviare al problema sono gli stessi cittadini, armati di scopa e paletta. A questo si aggiunge la presenza di rifiuti, anche speciali, nelle zone periferiche del luogo sacro. Tra detriti, fiori secchi, sacchetti di immondizia, spuntano anche pezzi di bara, forse lasciati dopo un’esumazione.

A completare il quadro, non certo felice, l’emergenza loculi che persiste da anni. Sono circa 160 i defunti, dal 2016 seppelliti in via provvisoria in loculi non loro. Un problema già presente con l’Amministrazione precedente, guidata dal Sindaco, Mauro Mangano e non ancora risolto. Per tentare di correre ai ripari l’Amministrazione Naso sta pensando di accendere un mutuo con la Cassa depositi e prestiti.

Da un luogo sacro ad un altro, questa mattina, promosso dall’assessore all’Ecologia, Luigi Gulisano, sono stati effettuati lavori di pulizia e scerbatura, nel piazzale esterno, adibito a parcheggio, per il cimitero di via Balatelle. Pulizia straordinaria anche per via Sella.

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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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