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Coronavirus, 681 contagi in Sicilia: nuovi casi a Paternò e Motta Santa Anastasia

Nella provincia di Catania sono 263 i contagi: primo caso nella cittadina paternese, due invece nel comune mottese, sette a Belpasso

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Cresce  il contagio da coronavirus in Sicilia. I  dati aggiornati alle 12 di ieri parlano di 681 contagiati, 85 in più rispetto a ieri. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono stati 6.375. Sono ricoverati 310 pazienti (tra questi solo a Catania 117 infetti). Sessanta pazienti sono in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa). Per quanto riguarda Catania, i casi positivi sono passati dai 225 dell’altro ai 263 di oggi. I  deceduti, sono 13 in tutta l’isola: 5 a Catania, 4 a Enna, 1 ciascuno ad Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Siracusa.

Intanto a Paternò si è registrato il primo caso di coronavirus: “Purtroppo con profondo rammarico, registriamo il primo caso- ha detto il sindaco Nino Naso- Un motivo in più per rispettare le regole e rimanere a casa. Chiedo ai miei concittadini grande senso di responsabilità e nel frattempo formulo al nostro concittadino, un augurio di pronta guarigione dal profondo del mio cuore”. A Belpasso salgono a 7 i contagiati come ha confermato il sindaco Daniele Motta: “Abbiamo nuovi contagi per questo oggi, più di ieri, è importantissimo rispettare le regole e restare a casa il più possibile”.  Altri due contagi a Motta Santa Anastasia. “Stasera mi è stato comunicato ufficialmente che due nostri concittadini sono stati contagiati- ha affermato  Anastasio Carrà sindaco di Motta- Tengo a precisare che i nostri concittadini stanno bene, e che sono state attuate tutte le misure necessarie da parte delle autorità sanitarie per la loro sicurezza e quella dei famigliari. Preciso anche che non vi sono motivi di allarme e che ho già provveduto ad esperire ogni adempimento previsto dalla legge”.   

Buone notizie arrivato dall’ospedale “Garibaldi-Nesima” di Catania. Dopo un ricovero di qualche giorno presso il reparto di Malattie Infettive del presidio ospedaliero Garibaldi-Nesima, sono stati dimessi tre ricoverati per Covid 19. I tre pazienti, una donna di 60 anni e due uomini rispettivamente di 63 e 77 anni, grazie anche alle procedure attivate dall’assessorato regionale alla Salute con il Centro Hub di riferimento, sono stati trattati positivamente con una terapia combinata di Idrossiclorichina, Lopinar e Azitromicina.   Due di loro non hanno avuto  un quadro particolarmente complicato, mentre la situazione del settantasettenne appariva in un primo momento difficile, viste le numerose patologie di cui soffriva l’uomo. Secondo i vertici dell’ospedale si aprirebbe uno spiraglio  per il percorso di guarigione di tutti gli altri pazienti attualmente ricoverati, per alcuni dei quali, “quelli con un quadro vitale particolarmente complesso, è stato completato il primo ciclo della terapia sperimentale di Tolicizumab che sta suscitando tanto interesse nel mondo.”

Intanto nel resto d’Italia superati i 50 mila malati da coronavirus. Sono complessivamente 50.418, con un incremento rispetto a ieri di 3.780.  Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 63.927. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli. Sono complessivamente 6077 le vittime: nelle ultime 24 ore sono decedute 601 persone. Dei 50.418 malati complessivi, 20.692 sono poi ricoverati con sintomi e 26.522 sono quelli in isolamento domiciliare. Tra i ricoverati, 3.204 sono quelli in terapia intensiva, 195 in più rispetto a ieri. Il  presidente dell’Istituto Sanità Superiore Silvio Brusaferro ha specificato che è importante contenere i contagi nel sud Italia. Ha però sottolineato che nel meridione “si vedono ancora strade piene di gente e situazioni che non vediamo negli altri contesti”: un atteggiamento che “preoccupa” anche se ad oggi il sud “mostra dei dati dove la curva non sembra ancora impennarsi”. Brusaferro ha dunque lanciato un nuovo appello ai cittadini: “Siamo tutti nella stessa sfida, bisogna mantenere un atteggiamento rigoroso e unitario in tutto il paese, le dinamiche del virus non risentono della latitudine ma dei nostri comportamenti”.

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Cronaca

Catania, arrestati dalla polizia due fratelli gemelli di 38 anni per tentato omicidio

Alla base del fatto di sangue ci sarebbero problematiche legate alla relazione sentimentale tra la vittima e la compagna, madre dei due fratelli

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Arrestati dagli agenti della Squadra Mobile e delle volanti della Questura di Catania  due fratelli gemelli di 38 anni accusati di tentato omicidio in concorso e di porto di strumenti atti ad offendere. Le indagini hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come i due arrestati sarebbero gli autori di “gravi condotte illecite” perpetrate ai danni di un 56enne. In particolare, le indagini che hanno avuto origine dalla segnalazione giunta alla sala operativa, di una lite avvenuta in piazza Mercato, nel rione Monte Po, a seguito della quale una persona era rimasta gravemente ferita poiché raggiunta da più colpi di arma da taglio. Sebbene in via Gaetano Di Giovanni, il luogo segnalato non vi fosse la presenza di alcun soggetto, i poliziotti hanno notato alcune tracce ematiche, un tagliabalsa per poi scorgere delle persone intenti ad indicare la presenza della persona ferita.

Giunti sul posto e trovata la vittima insanguinata, con evidenti lacerazioni alle mani, al capo e al fianco sinistro, è stata identificata e fatta trasportare dal personale del 118, nel frattempo, allertato, presso l’ospedale “San Marco”, in codice rosso. Sul luogo teatro degli eventi, oltre agli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti già presenti, sono stati inviati agenti specializzati del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, per il sopralluogo e per repertare tracce ematiche e tagliabalsa. Dalle indagini è emerso che dopo una prima accesa lite avvenuta telefonicamente tra uno dei fratelli e la vittima, per problematiche legate alla relazione sentimentale tra quest’ultima e la compagna, madre degli autori del delitto, entrambi i fratelli si sarebbero presentanti, a bordo della loro autovettura, sotto l’abitazione del 56enne, ingaggiando una animata discussione degenerata poi nel tentato omicidio.

Nel corso delle serrate indagini, presso un altro nosocomio cittadino, si è presentato con un coltello, a suo dire, sottratto alla vittima durante le fasi di colluttazione, parimenti posto sotto sequestro, uno dei due fratelli, il quale, dopo essere stato medicato, con diagnosi di “piccola infrazione della porzione superiore del versante anteriore delle ossa nasali. FLC del naso”, prognosi di 30 giorni, è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile, dove ha reso spontanee dichiarazioni, confermando sostanzialmente le responsabilità sue e del fratello, rintracciato quest’ultimo in serata presso la sua abitazione.

Dalle risultanze di indagine acquisite è emerso che il tentato omicidio sarebbe maturato nel contesto familiare, per la disapprovazione della relazione tra la vittima e la compagna, madre dei fratelli. I due fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza in attesta dell’udienza di convalida dinnanzi al Giudice per le indagini preliminari. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva e rianimazione, con prognosi riservata, per aver riportato “ferite da taglio multiple con iniziale compromissione emodinamica, ferite (multiple) di sede non specificata, con complicazioni”.

 

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Unione Comuni Val Simeto, consiglieri “indipendenti” si congratulano per elezione La Delfa

“Elezione La Delfa rappresenta sin da ora una garanzia di democraticità ed imparzialità nella gestione dei lavori del consiglio dell’Unione”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di congratulazioni del consigliere Enrico Caruso a nome del gruppo di consiglieri indipendenti del civico consesslo di Santa Maria di Licodia, per l’elezione ala carica di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Val Simeto Antonino La Delfa.

Come gruppo indipendente all’interno del consiglio comunale di Santa Maria di Licodia, siamo lieti di congratularci con il collega consigliere comunale Antonino La Delfa per la sua recente elezione, avvenuta nella giornata di ieri (sabato scorso, ndr), all’importante carica di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Val Simeto. Siamo certi che la sua elezione rappresenta sin da ora una garanzia di democraticità ed imparzialità nella gestione dei lavori del consiglio dell’Unione, composto dai rappresentanti eletti dai comuni di Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Centuripe. La sua esperienza politica è altresì per il nostro territorio una rappresentanza valida all’interno dell’Unione dei Comuni Val Simeto, rappresentando un interlocutore valido per le istanze del nostro territorio. L’augurio di un buon lavoro mirato alla crescita del nostro paese e del territorio di competenza dell’Unione, va anche ai colleghi licodiesi Mariella Spalletta e Grazia Ranno, eletti nel consiglio del Val Simeto.

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