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Eccellenza, Paternò inarrestabile: altra vittoria sul campo del Ragusa per 3 a 1

I ragazzi di Gaetano Catalano vincono anche sul difficile campo degli iblei: domenica prossima big- match contro il Rosolini

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Vittoria meritata del Paternò che espugna il difficile campo del Ragusa, diretta concorrente per la vittoria finale. I ragazzi di Catalano hanno sciorinato una prestazione altisonante: una condotta di gara perfetta che non ha lasciato scampo ai padroni di casa del Ragusa. Tre punti importanti che consolidano la formazione rossazzurra del patron Ivan Mazzamuto in testa alla classifica con 33 punti  a 5 lunghezze di vantaggio sulla seconda il Rosolini, a 28 punti. Domenica prossima al Falcone – Borsellino è in programma il big – match ossia il Paternò contro il Città di Rosolini; gli uomini del presidente Mazzamuto vogliono chiudere in bellezza l’anno solare, davanti al pubblico amico , puntando alla vittoria.

La cronaca. Paternò sin dalle prime battute pressa gli avversari sulla propria trequarti; rossazzurri vicino al goal al 14’ con Bontempo il cui colpo di testa, su angolo di Privitera, è salvato sulla linea di porta da un difensore ragusano. Il meritato vantaggio del Paternò arriva poco prima della mezz’ora su calcio da fermo: Daniele Scapellato batte Caruso sfruttando al meglio un corner battuto da Santo Privitera.

Nei primi minuti della seconda frazione di gioco gli etnei raddoppiano con La Piana lesto a ribattere in rete una corta respinta di un difensore del Ragusa, che aveva intercettato una precedente conclusione dello stesso La Piana; quest’ultimo è l’autore del passaggio filtrante per Passewe che batte Caruso dopo aver  bruciato in velocità la retroguardia avversaria. Al 25’ il Ragusa realizza il goal della bandiera con Piyuka, su calcio di rigore concesso dall’arbitro per un presunto fallo di mano, in area di rigore, del neo entrato Cortese.

TABELLINO 

Ragusa 1

Paternò 3

Marcatori: PT  27’ Daniele Scapellato; ST  8’  La Piana, 13′ Passewe, 25’ su rigore Piyuka

Ragusa: Caruso, Principato (42’ st  Bettabghor), Cerra (9’ st  Cess Nignama), Palermo (23’ st  Rosalia), Urquiza, Cappello,Azzara, Kouamè, Lentini, Piyuka,Lo Giudice (23’ st Sakho). A disposizione: Terranova, Carrera. All.: Alessandro Settineri

Paternò: Ferla, Coniglione, Santapaola, Privitera, Raimondi, Bontempo, Passewe, Godino,  Carioto  (19’ st  Cortese), La Piana  (39’ st  Marino), Daniele Scapellato (11’ st  Strano). A disposizione: Cantarero, Celia, Zappalà, Tripoli, Cavallaro, Cocuzza. All.: Gaetano Catalano

ARBITRO:  Daniel Aronne di Roma 1; Spanò e Fiore di Messina.  

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Cronaca

Catania, operazione “Pandora” interrogato il deputato regionale Luca Sammartino

“Ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste perché sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate” ha detto l’ex vice governatore siciliano

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E’ stato sentito oggi a Catania dal gip del Tribunale etneo Carla Aurora Valenti Luca Sammartino, il deputato regionale della Lega accusato di corruzione aggravata nell’ambito dell’inchiesta Pandora su presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Tremestieri Etneo.

“Ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste perché sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate.  E ricordo che sono solo due casi di corruzione e che non sono accusato di voto di scambio come leggo su alcuni media. Ho piena fiducia nell’operato della magistratura”- ha detto Sammartino assistito dal suo legale l’avvocato Carmelo Peluso-. Proseguo quotidianamente la mia attività politica, sono deputato regionale eletto grazie all’affetto, ma soprattutto alla forza di tanti elettori che negli anni mi hanno votato. Sono sereno nel portare avanti le mie battaglie per il territorio e di continuare a lavorare per la mia straordinaria Sicilia” ha specificato il deputato regionale il quale ha detto che è corretto che l’autorità giudiziaria svolga le proprie funzioni, e le rispetto. Sono qui per dimostrare la mia estraneità a tutti i fatti”.

L’avvocato Carmelo Peluso ha anticipato quali saranno i prossimi passi della difesa: “quello tecnico successivo – ha spiegato il penalista – se non ci saranno novità è quello fare appello al Tribunale competente per chiedere la revoca della misura, sempre che non siano le opzioni diverse: che sia lo stesso gip, in seguito dell’interrogatorio di garanzia, di valutare la possibilità di revocare il provvedimento”.

 

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, incidente sul lavoro morto 30enne manutentore ascensorista

Si chiamava Antonio Pistone e stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto

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Aveva 30 anni Antonio Pistone, residente ad Aci Castello, l’ennesima vittima su lavoro, morto mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto ad Aci Sant’ Antonio. La sala operativa dei vigili del fuoco di Catania aveva ricevuto una chiamata di soccorso per un uomo bloccato all’interno del vano ascensore di un condominio.  Pistone, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato tra la stessa cabina e la porta di un piano.  All’interno dell’ascensore si trovava una donna in stato di shock. La squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Acireale ha provveduto a liberare il giovane manutentore e far uscire la signora dalla cabina ascensore.  I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo. Sul posto anche i militari del locale comando stazione che hanno avviato le indagini del caso.

Antonio Pistone era una persona conosciuto nel capoluogo etneo per essere un organizzatore di serate. La notizie della morte ha lasciato sgomenti i tanti che lo conoscevano. Sui social tantissimi i messaggi di cordoglio “Anche stavolta, purtroppo, passata la notizia calerà il sipario. A nulla servono i tavoli prefettizi e i convegni se poi non si dà seguito a quello che ci si dice Il segretario Territoriale Ugl Catania, Giovanni Musumeci- Paghiamo la carenza di organico degli uffici dell’ispettorato del lavoro e una mancanza di cultura della prevenzione. Purtroppo i dati quest’anno sono allarmanti: 119 i morti nei primi 2 mesi dell’anno in Italia. La maggior parte degli incidenti avviene in aziende a conduzione familiare con meno di 5 dipendenti, dove la formazione e la prevenzione vengono visti come un costo e non come una risorsa da sfruttare”. La Cgil di Catania partecipa al lutto della famiglia del giovane ascensorista Antonio Pistone, che ha perso la vita mentre faceva onestamente il suo lavoro. “Non sono note le precise dinamiche dell’evento ma rimane una certezza: non è possibile perdere la vita per mancanza di condizioni di sicurezza che devono essere sempre garantite. – sottolineano gli esponenti del sindacato- Le proteste sindacali di queste settimane si sono concentrate proprio su questo concetto: ridurre a zero gli infortuni mortali non è solo possibile ma necessario. Qualcosa deve cambiare nell’ approccio aziendale e nei controlli. E deve avvenire subito”.

 

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