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Etna, aeroporto Fontanarossa, chiusi tre settori spazio aereo per emissione cenere vulcanica

“Non è prevista, al momento, nessuna restrizione al numero dei movimenti da e per l’aeroporto di Catania” dicono dalla SAC

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La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura degli spazi corrispondenti alla nuvola aerea a Nord Est e ad Est del vulcano (settori A2, A3 e A3 bis).

“Non è prevista, al momento, nessuna restrizione al numero dei movimenti da e per l’aeroporto di Catania- dicono dalla SAC – “I passeggeri sono pregati, prima di recarsi in aeroporto, di verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore”.

Il tutto è dipeso da una intensa attività esplosiva dal cratere di sud-est dell’Etna. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha osservato il fenomeno con personale dell’Ingv sul campo e con  immagini delle telecamere termiche di sorveglianza del vulcano.

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Etna: Nasce DANTE, il il grande archivio digitale delle eruzioni dal VI secolo a.C. a oggi

Il grande database è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra le sedi INGV di Catania e Pisa

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha annunciato la pubblicazione di DANTE, un nuovo e completo archivio digitale che raccoglie oltre due millenni di attività eruttiva dell’Etna, uno dei vulcani più attivi del pianeta.

Il progetto, denominato Database of Etna’s Historical Eruptions, è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra le sedi INGV di Catania – Osservatorio Etneo-e Pisa e nasce da un’accurata revisione delle principali fonti catalografiche esistenti, arricchite e aggiornate con i dati provenienti dal monitoraggio costante dell’Etna effettuato dall’Osservatorio.

“Abbiamo creato uno strumento accessibile e organico che centralizza conoscenze fino ad oggi disperse in pubblicazioni scientifiche spesso di difficile reperibilità per i non addetti ai lavori”, sottolinea Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo e coautore dell’iniziativa. DANTE è stato concepito come un progetto in continua evoluzione, aperto a nuove integrazioni basate su future ricerche storiche, geologiche e scientifiche”.

Per offrire una lettura più accurata della lunga e complessa storia eruttiva del vulcano, il database è suddiviso in due grandi periodi: il primo, che va dal VI secolo a.C. fino al XVI secolo d.C., è ricostruito principalmente grazie a fonti geologiche, stratigrafiche e cronologiche derivate dalla carta geologica dell’Etna del 2011 e dai successivi aggiornamenti; il secondo, dal XVII secolo fino a oggi, è basato su una vasta mole di studi scientifici e sulle informazioni raccolte attraverso il monitoraggio strumentale condotto negli ultimi cinquant’anni.

Con il lancio di DANTE, l’INGV rinnova il proprio impegno nel promuovere la conoscenza del rischio vulcanico e nel rendere sempre più accessibile la memoria storica dell’Etna, al servizio della ricerca, della prevenzione e della divulgazione scientifica.

immagine tratta dal sito dell’INGV.

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Etna, cessata attività stromboliana

Il flusso lavico segnalato in precedenza si è esaurito ed è in raffreddamento. A comunicarlo INGV.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia  comunica che dalle telecamere di sorveglianza si osserva che l’attività stromboliana si è conclusa ed il flusso lavico segnalato  in precedenza si è esaurito ed è in raffreddamento.

L’ampiezza del tremore sismico, dalle prime ore di oggi, si è riportata sul livello basso. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei crateri centrali. Bassa attività infrasonica. I segnali registrati dalle reti di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative.

 

 

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