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Cronaca

Etna e Riserva Cavagrande, soccorritori in azione per escursionisti feriti o colti da malore

Tecnici del SASS intervenuti nella zona del Bivacco di Monte Spagnolo, lungo il sentiero del Cratere Silvestri Superiore e lungo il sentiero di Scala Cruci ad Avola

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Giornata impegnativa per le Stazioni Etna Nord ed Etna Sud del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, intervenute nel soccorso di un anziano fungaiolo colto da malore nella zona del Bivacco di Monte Spagnolo, nel versante nord dell’Etna, di una turista francese infortunatasi lungo il sentiero del Cratere Silvestri Superiore, nel versante sud dell’Etna e di un turista di origini tedesche colto da malore nella Riserva di Cavagrande del Cassibile, lungo il sentiero di Scala Cruci, nel territorio di Avola.

I tecnici della Stazione Etna Nord, allertati direttamente dal figlio del fungaiolo, hanno raggiunto l’uomo, originario di Nicolosi, percorrendo con i mezzi fuoristrada lo sterrato della Pista Altomontana. Individuato l’uomo nei pressi di uno dei bivacchi presenti lungo il percorso, valutate le sue condizioni di salute e informati di un pregresso problema di salute, i soccorritori hanno rapidamente provveduto ad accompagnare l’anziano fuori dalla zona impervia e montuosa per consegnarlo ai sanitari dell’ambulanza 118, in attesa nei pressi del Rifugio di Case Pirao, a ridosso della strada provinciale Mareneve. Per l’anziano fungaiolo non è stato necessario procedere al trasporto di ospedale.

Nelle stesse ore, sul versante opposto a sud, i tecnici della Stazione Etna Sud sono intervenuti per il recupero di una turista francese, infortunatasi ad un ginocchio a causa di una caduta lungo il ripido sentiero che porta alla zona sommitale del Cratere Silvestri Superiore, nella località turistica del Rifugio Sapienza. Raggiunta la donna e valutate le sue condizioni di salute, la stessa è stata accompagnata fino alla locale guardia medica per le medicazioni necessarie.

Un terzo intervento si è svolto nella zona della Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile, dove un turista tedesco, probabilmente per il caldo intenso e la fatica, è stato colto da malore lungo il sentiero di Scala Cruci. Oltre alle squadre di terra del CNSAS Sicilia e del SAGF della Guardia di Finanza, per accelerare le procedure di evacuazione del turista è intervenuto anche un elicottero della Guardia di Finanza che, in collaborazione con i tecnici del CNSAS, ha provveduto ad imbarcare mediante verricello l’uomo e a trasportarlo in volo fino alla zona sommitale del sentiero, dove ad attendere erano presenti i sanitari 118 con un’ambulanza.

Cronaca

Catania, rogo a Fontanarossa, concluse indagini avvisi per due persone

Si tratta dell’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio e dell’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’, accusati entrambi di rogo colposo

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La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari all’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello, accusati entrambi di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò. all’aeroporto di Catania. A scriverlo è il quotidiano “La Sicilia”.

Nel fascicolo inizialmente risultavano sette indagati, sei dei quali mancano nell’avviso di conclusione indagini: la loro posizione è stata stralciata e si sta valutando di depositare al Gip una richiesta di archiviazione. Secondo la Procura etnea il rogo ebbe origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi.

Secondo le accuse, i due “in cooperazione tra loro, per colpa cagionavano, o contribuivano a cagionare, un incendio che si originava all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e si sviluppava all’interno del termina arrivi”.  Per la procura Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri. In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore”.

Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio”. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione”.

 

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Cronaca

Catania, controllo carabinieri con i colleghi del NAS a tutela di catanesi e turisti

Personale del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Catania hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona della “Pescheria”

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La sicurezza alimentare al centro dei controlli effettuati dai carabinieri del comando proviniciale di Catania.  Nei giorni scorsi, i militari della compagnia di Piazza Dante, insieme con i colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania,  hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona nota ai piu come la “Pescheria” di Catania.

All’interno della prima attività commerciale, i militari hanno accertato che non sarebbero  state compilate le tabelle relative alle temperature a cui i cibi devono essere conservati e che anche il processo di congelamento dei prodotti sarebbe  stato effettuato con procedure non regolari ed all’interno di apparecchiature refrigeranti non idonee al mantenimento della “catena del freddo”. Cosi ben 40 kg di pesce è stato sequestrato. Ma c ‘è di piu, la proprietaria, una 52enne catanese, non avrebbe  comunicato alla clientela, mediante apposite iscrizioni nel menu previste dalla normativa, che alcuni prodotti erano congelati e non freschi.

Stesso modus operandi anche per il titolare del secondo ristornate, un 59enne che anche lui, come la collega del primo locale, avrebbe servito ai clienti alimenti decongelati spacciandoli per freschi.

Dal terzo locale al centro del mirino dei militari sono stati sequestrati e distrutti 18 kg di pesce non idoneo al consumo in quanto privo di tracciabilità. Inoltre nel laboratorio di preparazione delle pietanze, sarebbero state riscontrate carenze igienico sanitarie derivanti dalla presenza di blatte e altri insetti. il proprietario, un 47enne di Catania avrebbe  adibito a deposito bevande un locale attiguo, non consono, seconod i NAS,  a quel tipo di attività di stoccaggio.

I tre titolari dei ristoranti sono tutti ritenuti responsabili di frode in commercio, oltre che di violazioni nel settore igienico-sanitario ed in totale sono state emesse sanzioni per quasi 50 mila euro.

 

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