Connect with us

In Primo Piano

La Procura di Catania sequestra oltre 2 milioni di euro alla ditta Dusty

Secondo l’accusa, per l’anno 2015, non sarebbero state versate allo Stato, le ritenuti dei lavoratori

Pubblicato

il

Omesso versamento di ritenute certificate e dovute. Con quest’accusa il Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo etneo, ha emesso un provvedimento di sequestro di beni per 2,3 milioni di euro (con le somme trovate su conti correnti e depositi bancari), nei confronti della ditta “Dusty srl”, attiva nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Ad eseguire il provvedimento sono stati i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catania.

Il provvedimento di sequestro, come evidenziano dalla Procura, nasce da un controllo automatizzato realizzato dall’Agenzia delle Entrate di Catania nei confronti della ditta “Dusty srl”, rappresentata legalmente da Maria Rosa Pezzino Geronimo, dal quale sarebbe emerso che, per l’anno d’imposta 2015, non sarebbero state versate all’erario ritenute operate e certificate nei confronti dei lavoratori dipendenti per un importo complessivo di 2.312.454 euro.

Il termine di adempimento per il versamento delle imposte dovute scadeva il 15 settembre 2016 e, da quanto rilevato presso l’Ente di riscossione regionale, la “Dusty Srl” è stata autorizzata al pagamento rateizzato del debito complessivo in 72 rate, delle quali risultano saldate solo le prime due, per un ammontare di circa 59 mila euro.

Gli accertamenti patrimoniali finalizzati all’individuazione delle disponibilità da sottoporre a vincolo reale sono stati condotti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, i quali hanno applicato la misura ablativa, su 4 rapporti bancari intestati alla società commerciale.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

Pubblicato

il

foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

Continua a leggere

Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

Pubblicato

il

foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

Continua a leggere

Trending