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Cronaca

Paternò, arrestato Alessandro Alleruzzo avrebbe ucciso la sorella nel 1995

Fatta chiarezza sulla morte di Nunzia Alleruzzo, la figlia del boss Giuseppe, uccisa 26 anni addietro: avrebbe tradito il marito

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Fatta chiarezza sulla morte di Nunzia Alleruzzo , la figlia del boss Giuseppe. Il figlio di quest’ultimo, Alessandro, nel 1995 avrebbe ucciso, da quanto si apprende dall’Ansa, la sorelladi 30 anni , perché tradiva il marito con esponenti del suo clan e di uno rivale. Questo secondo l’accusa contestata ad Alessandro Alleruzzo, 47 anni, figlio del boss deceduto Giuseppe, destinatario di un ordine di custodia cautelare per l’omicidio della sorella, Nunzia. La donna era scomparsa di casa il 30 maggio del 1995. Quel giorno il figlio di 5 anni disse di averla vista uscire di casa con suo zio Alessandro. Secondo un pentito lo stesso Alleruzzo gli avrebbe “raccontato di aver ucciso la propria sorella per riscattare l’onore della famiglia”. Il cadavere della donna venne ritrovato qualche anno dopo all’interno di un pozzo di una campagna sita in contrada Feudo Stella, in territorio di Paternò.

Cronaca

Ss 121, auto ribaltata nei pressi di Etnapolis

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e i Carabinieri

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Incidente stradale intorno alle 10:30 di oggi sulla Strada Statale 121, nei pressi del centro commerciale Etnapolis, lungo la carreggiata in direzione del capoluogo etneo. Il sinistro ha coinvolto due veicoli: un’autocisterna adibita al trasporto di combustibili e una vettura. L’impatto, per cause da accertare, ha provocato il ribaltamento dell’automobile che è finita capovolta sulla carreggiata. Il guidatore dell’auto ha riportato delle lesioni nell’incidente. I soccorsi sono stati tempestivi con un’équipe medica del 118 giunta rapidamente sul luogo dell’incidente per prestare le prime cure al conducente ferito. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò per le operazioni di messa in sicurezza dei veicoli incidentati, mentre i militari dell’Arma dei Carabinieri della Radiomobile di Paternò si sono occupati dei rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il traffico sta subendo notevoli rallentamenti, con la formazione di lunghe code di veicoli lungo l’arteria stradale.

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Cronaca

Etna, sindaco di Belpasso Caputo critica presenza escursionisti durante attività stromboliana

“L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. Abbiamo corso un grave pericolo” ha detto Caputo

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foto profilo Facebook - Boris Behncke

“Abbiamo corso un grave pericolo e mi dispiace se che ne parli poco” ha detto il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, dopo che nella giornata di ieri un flusso piroclastico sull’Etna dove era in corso l’attività stromboliana, ha messo in pericolo escursionisti e turisti. Ieri mattina alle 5:30 è scattato il sistema di preavviso Etnas con un’allerta di “altissima probabilità di accadimento”

L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) aveva confermato che il tremore vulcanico aveva raggiunto livelli molto elevati.

Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’efficacia del sistema Etnas, strumento prezioso fortemente voluto dal dirigente della Protezione Civile, Salvo Cocina. Tuttavia, ha lamentato la chiara assenza di azioni conseguenti all’allerta. “Il sistema di preavviso Etnas funziona benissimo, ma a cosa serve se poi non si prendono provvedimenti? A svegliarti di notte o di primo mattino?”, ha aggiunto evidenziando il rischio corso e la necessità di una maggiore consapevolezza sui pericoli legati all’attività vulcanica.

“Perché è stato consentito portare turisti in quota? Ieri è stata solo fortuna, ma non si può contare sempre sul caso,” ha affermato, criticando la scelta di permettere l’accesso ai turisti in quota nonostante l’evidente allerta, e ribadendo con forza la necessità di misure più restrittive e immediate.

“Serve una forte presa di coscienza sui rischi e bisogna interdire il perimetro individuato dalla Protezione Civile, quando necessario. Non possiamo pensare solo al denaro,” ha aggiunto, mettendo in luce la priorità della sicurezza sulla semplice speculazione economica.

“Le autorità competenti devono adottare misure più incisive per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori, anteponendo la tutela della vita umana a qualsiasi altra considerazione. Porterò io stesso, all’attenzione del nuovo Prefetto, la situazione,” ha concluso il Sindaco.

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