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Cronaca

Paternò, incidente sulla A19 zona Gerbini, scontro auto -mezzo pesante tre feriti

Per cause in corso di accertamenti si sono scontrati un autoarticolato e una Peugeot 206 su cui viaggiavano tre persone.

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E’ di tre feriti il bilancio di un incidente stradale registratosi  questo pomeriggio sulla A19 in territorio di Paterno nei pressi di contrada Gerbini. Il sinistro si è verificato poco prima delle ore 15 in direzione Catania all’altezza del Km 169.  Per cause in corso di accertamenti si sono scontrati un autoarticolato e una Peugeot 206 su cui viaggiavano tre persone.

Ad avere la peggio gli occupanti dell’utilitaria. Scattato l’allarme sul luogo dell’incidente si sono diretti pompieri del distaccamento di Paternò che hanno messo in sicurezza i mezzi incidentati; diverse ambulanze del118 che hanno trasportato i feriti negli ospedali Cannizzaro e San Marco di Catania.

Non si conoscono le loro condizioni; sul posto per i rilievi del caso agenti della Polstrada  di Enna che hanno anche  regolato la viabilità sulla A19 la quale non ha subito particolari rallentamenti. Solo poco prima delle 18.30 il traffico in quel tratto dell’autostrada è tornato regolare solo dopo la rimozione dei mezzi e la bonifica della sede stradale.

Cronaca

Biancavilla, fiamme all’istituto Salesiano di via Mongibello

Distrutta un’automobile parcheggiata in un cortile. In fiamme anche i cavi elettrici che costeggiano l’istituto

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Momenti di panico e fuggi fuggi, intorno alle 12:00 di questa mattina nell’istituto Salesiano di via Mongibello a Biancavilla. Ad essere avvolte dalle fiamme un’automobile che si trovava in un cortile adiacente l’Istituto e i cavi elettrici del prospetto esterno della struttura. Probabilmente, l’incendio, dopo essersi sviluppato dal veicolo, si è poi propagato ad un contatore dell’energia elettrica facendo andare in corto circuito ed in fiamme i fili esterni che costeggiano l’Istituto Salesiano. Sul posto, sono giunti i Vigili del Fuoco che hanno proceduto a domare le fiamme e alla messa in sicurezza del veicolo. Al momento non si registrano feriti.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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Cronaca

Riposto, operazione “Efesto”, lotta alla contraffazione, sequestrate 55 tonnellate di pellet

Gli investigatori della Finanza hanno proceduto al sequestro del materiale combustibile e alla contestuale denuncia del legale rappresentante dell’azienda per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci

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I militari del comando provinciale di Catania  hanno scoperto gravi irregolarità nella commercializzazione da parte di un’azienda del ragusano di pellet, combustibile naturale prodotto da materiali di lavorazione del legno.

È stato difatti accertato l’indebito uso della certificazione “Enplus®”, marchio internazionale registrato che garantisce elevati standard qualitativi nella filiera del pellet.

Nello specifico, le attività investigative condotte dai Finanzieri della Compagnia di Riposto hanno permesso di bloccare e sottoporre a sequestro un’intera filiera di produzione di “pellet”, di scarsa qualità. Il prodotto è risultato confezionato in sacchi da 15 kg sui quali era stampato il logo di certificazione del potere calorifico “A1” contraffatto in quanto identico per forma circolare, carattere (font), elementi grafici (puntinatura, bordo, ecc) e proporzioni degli elementi e loro posizione, incluso il richiamo alla normativa ISO, all’elemento grafico del logo “Enplus®”.

In esito ad apposita perizia, tempestivamente richiesta, la licenziataria per l’Italia del citato marchio ne ha evidenziato l’illecito utilizzo mentre le analisi sui campioni di “pellet” sequestrato hanno poi confermato le ipotesi investigative, certificando la scarsa qualità del materiale, non idoneo sia per rientrare nella categoria “A1” (quella di maggior pregio) sia in quelle inferiori denominate “A2” e “B”.

Nel complesso, l’attività esperita dai militari ha permesso di sottoporre a sequestro 56 tonnellate di pellet e 208.000 sacchetti di packaging che, se effettivamente utilizzati, avrebbero potenzialmente permesso l’ulteriore immissione sul mercato di 3.000 tonnellate di prodotto per un controvalore di oltre € 950.000,00. È stata inoltre accertata l’avvenuta vendita al dettaglio di più di 1.000 tonnellate di prodotto, per un valore complessivo pari ad € 355.000,00.

Si è proceduto, quindi, al sequestro del materiale combustibile e alla contestuale denuncia alla locale Autorità Giudiziaria del legale rappresentante dell’azienda per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Sulla scorta degli elementi acquisiti, la società produttrice è stata anche segnalata per responsabilità amministrativa degli enti,  accompagnata dalla richiesta di “sequestro preventivo per equivalente” per oltre 350.000,00 euro.

 

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