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Cronaca

Paternò, rubate le luci natalizie poste nell’alberello di Largo Assisi

Indignazione in città per il vile gesto mentre la polizia municipale sta osservando le immagini delle telecamere di video sorveglianza per individuare i presunti razziatori

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A Paternò gli agenti della locale polizia municipale hanno avviato le indagini, anche attraverso la visione delle immagini  registrate dalle telecamere di di video sorveglianza presenti nei pressi di Largo Assisi, per individuare e identificare i presunti autori del furto delle luci natalizie collocate nell’ alberello di Natale, presente in zona, non distante dalla Chiesa dei Cappuccini.

In sostanza i ladri, dopo aver fatto cadere a terra l’alberello,  hanno tagliato il cavo che alimentava le luci per poi portare via tutto il filo di lucine elettriche che illuminava l’albero di Natale. A fare la scoperta residenti e passanti che hanno allertato gli addetti del comune. Il furto delle luci natalizie ha suscitato indignazione nei cittadini di Paternò  che hanno criticato aspramente il gesto degli autori del furto.

“Non so commentare che tipo di persona sei- scrivono sui sociali il sindaco Nino Naso e il consiglieri comunale Luigi Gulisano-  hai rubato le luci dell’albero di Natale della Città (largo assisi) le autorità competenti stanno visionando le telecamere della zona per darti un nome e cognome”. Duro il commento del presidente della commissione consiliare al bilancio Antonio Tomaselli che sulla propria pagina social  parla di un’azione stupida: “Rubare le luci dell’albero di Natale situato su largo Assisi dovrebbe fare indignare tutta la città . Spero che queste luci possano illuminarti la coscienza ammesso che tu l’abbia. Tutto sarà ripristinato quando prima”.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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