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Pubbliservizi Catania, salvati i posti di lavoro dei 331 dipendenti

I lavoratori verranno assunti con contratti part time almeno fino alla fine dell’anno.

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Il risultato che tutti aspettavano, anche se vi sono aspetti della vicenda che restano dolorosi. L’ex Pubbliservizi è salva e con essa tutti e 331 posti di lavoro dei dipendenti della fallita società. Per i lavoratori però al momento un sorriso amaro, una festa a metà visto che sono costretti ad accettare contratti a part time, almeno fino alla fine dell’anno. Poi dal prossimo anno si dovrebbe tornare a regime, dunque, per i lavoratori un’occupazione a tempo pieno.

Intanto si festeggia questo risultato che fino a poco tempo fa sembrava inarrivabile. C’è l’accordo tra le sigle sindacali e l’avvocato Mario Balsamo, Amministratore unico della nuova società, un’azienda speciale denominata “Servizi Città Metropolitana di Catania” . Grazie ad esso la nuova società potrà partecipare all’asta pubblica (termine ultimo per la presentazione delle offerte le ore 20 di mercoledì 10 maggio) indetta per dire addio alla Pubbliservizi spa e acquisire l’asset generale (personale, mezzi e attrezzature) necessario all’avvio dei servizi della nuova realtà aziendale, per conto della Città metropolitana.

Formalizzata l’acquisizione, la nuova Azienda potrà operare dal prossimo 16 maggio (il 15 maggio è l’ultimo giorno per Pubbliservizi) erogando servizi essenziali per la Città metropolitana di Catania.

Un grazie per il lavoro svolto ed il risultato raggiunto lo ha espresso il commissario straordinario della Città Metropolitana, Piero Mattei, nei confronti dell’avvocato Balsamo, dei commissari liquidatori di Pubbliservizi e delle organizzazioni sindacali.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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