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Spettacolo

S.Giovanni La Punta: “Champions Sing”, presentata la terza edizione ai “Portali”

Le finali si svolgeranno venerdì 25 e sabato 26 luglio al parco commerciale “I Portali”

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È stata presentata ufficialmente presso il Parco Commerciale “I Portali” la terza edizione del Champions Sing, il campionato italiano di canto che unisce spettacolo e opportunità concrete per gli artisti emergenti. L’evento, ideato da Il Fatto Siciliano, Revo Musica e Yvii Tv, è diventato negli anni un appuntamento fisso per chi sogna di trasformare la propria passione per la musica in una carriera.

Alla conferenza stampa, aperta al pubblico e agli addetti ai lavori, sono intervenuti nomi di spicco dell’organizzazione e del panorama musicale: Angelo Pappalardo (event manager di Just Event), Francesco D’Angelo (direttore del Parco Commerciale), Giuseppe Cantarella (direttore artistico del concorso), Maurizio Musumeci – in arte Dinastia – presidente della giuria tecnica, Kate Smith, presidente della giuria critica.

Dopo il grande successo delle passate edizioni – ha dichiarato Cantarella – abbiamo voluto alzare ulteriormente l’asticella, offrendo ai partecipanti un percorso articolato e visibilità ancora maggiore, anche grazie alla collaborazione con importanti media partner e alla prestigiosa location del Parco I Portali”.

Il concorso, strutturato in cinque fasi – audizioni online, ottavi, quarti, semifinali e finali – ha visto oltre 150 iscritti, con 50 selezionati per accedere alle fasi conclusive. Le riprese delle eliminatorie, affidate alle telecamere di Yvii Tv, hanno dato vita a un format televisivo di 12 puntate andate in onda tra aprile e luglio.

Le finali si svolgeranno nel cuore del centro commerciale e sono previste due date: venerdì 25 luglio alle ore 18:00, la finale Categoria Cover con 23 artisti in gara e sabato, 26 luglio, alle ore 18:00, la finale Categoria Inediti, con 12 concorrenti.

Entrambe le serate prevedono premi suddivisi per fasce d’età: Under (10-15 anni), Young (16-24), Diamante (25-44), e Over (45-65 anni). I vincitori assoluti riceveranno un premio del valore di 1000 euro in servizi musicali (scrittura, arrangiamento, videoclip, promozione), oltre a una targa ufficiale. A rendere lo spettacolo ancora più coinvolgente, l’esibizione di ogni artista sarà arricchita da coreografie curate dal corpo di ballo del Centro Danza Etoile di Biancavilla, diretto dalla coreografa Lorena Giardina.

Non è solo una gara di canto – ha concluso Cantarella – ma un’esperienza artistica completa, pensata per valorizzare i giovani talenti e accompagnarli in un vero percorso professionale”.

Non mancheranno ospiti d’eccezione come Saitta (da X Factor Malta), Cateno Oliveri (vincitore dell’edizione 2024), Dinastia, Luca Lorca, Giuseppe Testai, Anita Mucimarra, Orlando D’Angelo e Monna Loria, per due serate all’insegna della musica e del talento.

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Ragalna, Summer 2025: Un’estate di emozioni, tra spettacolo e tradizione

Un luglio tutto da vivere: Ragalna accende le sue piazze con arte, sapori, tradizioni e grandi ospiti

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È entrata nel vivo Ragalna Summer 2025, la rassegna che anima il luglio ragalnese con spettacoli, musica, cabaret, cultura e tradizioni religiose. Organizzata dal Comune di Ragalna con il sostegno dell’ARS e della Regione Siciliana, l’estate ragalnese ha già regalato alpubblico momenti indimenticabili, e tanti altri sono ancora in programma.

Il mese si è aperto con grande energia grazie alla Summer Fashion Week in Piazza Cisterna (3-6 luglio), che ha visto sfilate di moda, DJ set, musica live e un’offerta gastronomica di street food molto apprezzata. Il 5 luglio, il pubblico ha potuto assistere alla presentazione del libro di Nino Gulisano al Teatro Palmento Arena, (“Conversazione sulla salita dei cento scalini” – “Come un volo d’aquila versi liberi”) seguita dalla ciclopasseggiata notturna Etna by Night, giunta alla 13ª edizione.

Grande partecipazione anche il 10 luglio con l’omaggio dei violinisti in jeans e la presentazione del libro di Alfio Cartalemi “La Famiglia Chiara, artisti per vocazione” e l’11 luglio con la serata benefica Marcy in Action” ai Giardini Palmento Arena. Il giorno successivo, Piazza Cisterna ha accolto con entusiasmo il comico Sasà Salvaggio, mentre il 13 luglio si è ballato sotto le stelle con DJ Carmelo Pezzino in Piazza Santa Barbara.

Il calendario di Ragalna Summer 2025 è proseguito con i festeggiamenti per Maria SS. del Carmelo il 15 e 16 luglio, con celebrazioni e processioni in Piazza Cisterna. Attesissimo il Maazeni Film Festival Etna Vision, il festival di cortometraggi che torna con la XII edizione il 18 e 19 luglio presso i Giardini Palmento Arena.

Il 20 luglio sarà il momento del divertente e gustoso Festival dei Motori e della Salsiccia, presso il Parcheggio del Municipio, mentre il 22 luglio il Teatro Palmento Arena ospiterà il grande spettacolo musicale Tour on Music 25.

Il 24 luglio salirà sul palco di Piazza Cisterna il cabarettista Giovanni Cacioppo, uno dei volti storici di Zelig. Il 25 luglio appuntamento danzante con il Ballo a Chiar di Luna con DJ Ciariella in Piazza Santa Barbara.

Gran finale con Santa Barbara

A chiudere il mese, il 26 e 27 luglio, i tradizionali festeggiamenti in onore di Santa Barbara, con celebrazioni e processioni religiose in Piazza Santa Barbara.

Con un mix riuscito di arte, spettacolo, tradizione e socialità, Ragalna Summer 2025 continua a offrire occasioni uniche per vivere il territorio, incontrarsi e divertirsi. Un calendario che è già un successo, e che promette ancora emozioni fino all’ultimo giorno di luglio.

 

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Cultura

Catania, Iulia torna a casa: la lapide che scuote la storia dell’Etna

Un’antica epigrafe cristiana riscrive la memoria di Catania e Hybla

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A Catania il ritorno di un’antichissima epigrafe cristiana. Ma dietro la tenerezza della bambina di Hybla si cela un messaggio potente: il passato non è muto. Bisogna saperlo ascoltare.

Il 17 luglio 2025, alle ore 18:00, il Museo Diocesano di Catania apre le sue porte a un evento che non è solo culturale, ma anche simbolico. Arriva finalmente a casa, dopo due secoli d’esilio a Parigi, la lapide di Iulia Florentina, una bambina morta a soli diciotto mesi e sepolta “davanti alle porte dei martiri”. È il cuore pulsante della mostra “Revelare. AGATA | rivive | IVLIA”, che sarà visitabile fino al 6 marzo 2026.

Ma dietro quel marmo freddo e silenzioso si nasconde una storia potentissima. Perché Iulia non era di Catania. Era nata a Hybla, un nome antico che riecheggia nelle fonti classiche e che oggi possiamo riconoscere con sicurezza in Paternò, sul versante sud-ovest dell’Etna.

E qui comincia il terremoto storiografico.

 

Un’epigrafe cristiana che riaccende la memoria di una città pagana

L’iscrizione di Iulia è, a oggi, la più antica testimonianza cristiana certa dell’area catanese. Fu scoperta nel 1730 a Catania, in una campagna appartenente a Ignazio Rizzari. Eppure, è molto di più di un reperto funebre: è un documento che fa luce su una fase poco conosciuta della Sicilia tardoantica, quando il cristianesimo stava conquistando gli spazi pubblici, le necropoli, i nomi, gli animi.

Iulia nata a Hybla”: cinque parole incise che sfondano il muro del tempo. Perché Hybla – o meglio Hybla Major – è l’antico nome di Paternò. Una città che oggi vive troppo spesso dimenticata nel presente, ma che ha radici millenarie, forti, profonde. Tuttavia, attenzione: non confondiamo la cristianità della lapide con le origini di Hybla.

La città in cui nacque Iulia era antichissima, e pagana. Qui, in tempi remoti, si venerava Venere. Il culto della dea — tra i più diffusi nel Mediterraneo precristiano — è testimoniato da reperti votivi e statuette, oggi conservati in musei siciliani e internazionali. Hybla fu luogo sacro ben prima che i Vangeli vi mettessero radici. La lapide di Iulia non cancella questa storia: la completa.

 

La bambina, i martiri e l’Etna: quando la pietra parla

La frase incisa sulla lapide – “davanti alle porte dei martiri” – è un capolavoro di sintesi teologica e topografica. Significa che a Catania, nel IV-V secolo, esistevano già luoghi di culto legati ai martiri, come Sant’Agata e Sant’Euplio. Non c’è nulla di retorico qui: questa è una prova concreta. Uno squarcio reale sulla vita religiosa dell’Etna in epoca tardoimperiale.

La piccola Iulia fu sepolta accanto a chi aveva dato la vita per la fede. Questo ci dice che la sua famiglia era cristiana, probabilmente convertita da poco. E che la fede, in quel tempo di confini mobili tra paganesimo e cristianesimo, non era ancora una tradizione, ma una scelta. Spesso una sfida.

 

Il ritorno: un segnale per il presente

Il ritorno della lapide è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, della prof.ssa Cristina Soraci, docente di Storia romana all’Università di Catania, della dott.ssa Grazia Spampinato, direttrice del Museo Diocesano, e di Mons. Antonino La Manna, vicario episcopale per la Cultura. Al loro fianco, l’Archeoclub d’Italia – sede di Ibla Major, e i Kiwanis Club di Paternò e Catania Est, da anni protagonisti nella riscoperta del patrimonio identitario etneo.

La mostra “Revelare” nasce proprio da questo sforzo collettivo ed è molto più di una semplice esposizione: è una sfida alla narrazione ufficiale. Perché la storia non è mai lineare, ma fatta di fratture, crolli e rinascite. “Revelare” ci scuote, ci spinge a guardare oltre, a far emergere ciò che la storia ha spesso nascosto o ignorato.

 

Perché Iulia ci riguarda?

Perché ci ricorda che i luoghi hanno una memoria. E che questa memoria può essere perduta, o negata, o deportata. Come accadde alla lapide, finita nei magazzini del Louvre nel 1825 e dimenticata per 200 anni. Ma ogni tanto – se abbiamo occhi per vedere e coraggio per riconoscere – la storia torna. Chiede ascolto. Chiede rispetto. Chiede che la verità, finalmente, venga rivelata.

Revelare, appunto…

 

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