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Cronaca

S.M. di Licodia, chiusa per 7 giorni sala giochi frequentata da pregiudicati

A portare avanti le indagini i Carabinieri della locale stazione

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Nell’ambito dell’intensificarsi delle attività di controllo del territorio, come disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, al fine di aumentare la sicurezza, reale e percepita, da parte dei cittadini, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno notificato oggi al gestore di un esercizio pubblico dedito ad attività d’intrattenimento, ubicata in una centralissima via del paese, un provvedimento di sospensione di 7 giorni poiché il locale era frequentato da pregiudicati.
I militari dell’Arma, infatti, attraverso la profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale del territorio e nel proseguo dei mirati controlli agli esercizi pubblici attivi in quel Comune, così come già fatto nel mese di marzo, quando hanno notificato un medesimo provvedimento di sospensione ad un bar del centro, si sono accorti che anche quell’attività commerciale era divenuta anche uno luogo di intrattenimento e incontro per diversi pregiudicati del posto.
Al fine di monitorare e documentare la situazione, i Carabinieri hanno perciò predisposto, nel corso degli ultimi mesi, molteplici controlli presso il locale, soprattutto in arco serale, rilevando appunto la costante presenza di soggetti che avevano avuto problemi con la Giustizia.
In particolare, all’interno dell’esercizio e nelle sue immediate vicinanze, è stata registrata la presenza di individui con a carico anche gravi vicende giudiziarie, come associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio stradale, minaccia, violenza sessuale, danneggiamento, evasione, spaccio e rissa.
Per tale motivo, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto, da parte della competente Autorità amministrativa, il provvedimento di sospensione e chiusura per 7 giorni della sala giochi.

Cronaca

Linguaglossa, incidente sulla Mareneve, motociclista cade in una scarpata

Si tratta di un 38enne di Giardini Naxos, rimasto ferito, caduta da un’altezza di circa 15 metri; a soccorrerlo pompieri, tecnici del soccorso alpino e speleologico siciliano nonchè personale medico del 118

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Avrebbe potuto avere conseguenze più drammatiche l’incidente stradale registratosi nella tarda mattinata di oggi, poco prima delle ore 13, lungo la Mareneve – Etna Nord, dove un motociclista di 38 anni di Giardini Naxos, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo finendo in una scarpata, precipitando nel vuoto per circa 15 metri. Dato l’allarme sono scattati i soccorsi. Sul posto i tecnici della Stazione Etna Nord del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, una squadra di pompieri del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) e un’autoscala dalla sede centrale di Catania. L’uomo avrebbe riportato diversi traumi.  Valutate le condizioni di salute il motociclista è stato immobilizzato.

 

L’infortunato è stato posizionato su una speciale barella portantina in dotazione al Soccorso Alpino, adatta per la movimentazione sui terreni impervi, con la quale è stato portato fuori dalla scarpata dove era precipitato, in parte per mezzo di trasporto a spalla e successivamente con il supporto dell’autoscala dei vigili del fuoco, che ha imbragato e sollevato la barella sulla sovrastante strada asfaltata.

 

Il motociclista, riportato sul manto stradale, è stato posto nell’ambulanza 118 presente, per essere recato fino all’elicottero, atterrato nelle immediate vicinanze, che ha provveduto in volo al trasporto d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Cannizzaro di Catania. Presenti sul posto oltre al personale medico anche i carabinieri del locale comando stazione. omo è rimasto cosciente e all’arrivo della squadra dei soccorritori è stato stabilizzato su una barella.

 

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Cronaca

Misterbianco, arrestato 76enne per il tentato omicidio di un uomo di 55 anni

Alla base del fatto di sangue vi sarebbe una questione legata ad una precedente lite che la vittima avrebbe avuto con l’aggressore, per questioni personali, durante la quale l’anziano sarebbe stato offeso in pubblico.

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E’ accusato di tentato omicidio e porto illegale in luogo pubblico di arma da sparo il 76enne arrestato a Misterbianco dai carabinieri della compagnia di Catania, reo di aver sparato, ieri pomeriggio intorno alle 17.30, in via Giacomo Matteotti contro  un uom odi 55 anni,  raggiunto da 3 colpi di pistola agli arti inferiori e superiori;  attualmente è ricoverato presso l’ospedale San Marco di Catania, fuori pericolo di vita. Da quanto accertato l’aggressore, che si trovava alla guida della sua autovettura, ad un certo punto ha incrociato la vittima,  che intanto percorreva a piedi via Matteotti, facendo scattare in lui il raptus omicida.

Il  76enne, senza farsi accorgere della sua presenza, ha parcheggiato l’auto e ha iniziato a seguire a piedi per diversi metri il 55enne, il quale all’altezza di un bar, ha attraversato la strada.  Proprio in quel momento, l’anziano ha deciso di agire. In un istante ha estratto dalla tasca una pistola, che senza alcuna esitazione ha fatto fuoco alle spalle, raggiungendolo ad entrambe le gambe ed al braccio sinistro.   Il  76enne  a passo svelto è tornato verso la sua macchina, allontanandosi per darsi alla fuga.

L’episodio ha subito scosso i numerosi presenti , che numerosi sono accorsi per dare aiuto al 55enne, accasciato al suolo sanguinante, chiamando nel contempo i carabinieri.  Immediate a quel punto le indagini da parte dei militari dell’Arma, con l’ausilio dei carabinieri della  Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania.  Si è quindi iniziato a battere palmo a palmo tutta quell’area, alla ricerca di testimoni ed immagini degli impianti di videosorveglianza.

I carabinieri in poche ore, sono riusciti a chiudere il cerchio attorno al presunto responsabile, del tentato omicidio, in quei momenti irreperibile.  E’ così scattata una massiccia caccia all’uomo da parte di tutte le pattuglie dell’Arma presenti sul territorio. Ripercorrendo infatti tutte le probabili vie di fuga che avrebbe potuto percorrere il 76enne, una “Gazzella” del nucleo radiomobile di Catania lo ha localizzato nel giro di poco tempo in via Zia Lisa, dove l’uomo, ancora in macchina, vedendosi oramai circondato dalle pattuglie, non ha opposto alcuna resistenza alla cattura.  L’anziano guidava la stessa autovettura,  una vecchia Fiat Panda, utilizzata per il tentato omicida e indossava  gli stessi vestiti immortalati da alcuni sistemi di videosorveglianza durante l’azione di fuoco.

L’uomo è stato poi sottoposto all’esame dello “STUB” da parte dei carabinieri  per stabilire la presenza di polveri da sparo sugli indumenti. Al momento, le indagini avrebbero permesso di accertare che all’origine del tentato omicidio, vi sarebbe una questione legata ad un pregresso litigio risalente allo scorso mese, che la vittima avrebbe avuto nei confronti del suo potenziale assassino, per questioni personali, durante il quale il 76enne sarebbe stato offeso in pubblico. Il 76enne si trova rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.

 

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