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Cronaca

S.M. di Licodia, vertice in Prefettura: sarebbero 2 i minori scomparsi

Disposto un ulteriore potenziamento delle attività di ricerca mediante le pattuglie delle forze dell’ordine

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Si è svolta in Prefettura, convocata dal Prefetto, nel pomeriggio odierno una riunione per un aggiornamento relativo alla scomparsa del minore dalla comunità di Santa Maria di Licodia. Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Santa Maria di Licodia, il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale, il Dirigente della Sezione Polstrada, il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Paternò.

Sulla base delle informazioni acquisite dal Comando dell’Arma dei Carabinieri che hanno avviato nell’immediato le ricerche e dalle prime notizie acquisite, il minore, che indossa un pigiama di colore nero, è un minore straniero non accompagnato sbarcato nel 2021 ed inserito in una comunità di Santa Maria di Licodia . Lo stesso si sarebbe allontanato nella notte tra il 12 e 13 marzo e sarebbe accompagnato da altro minore, non legato da rapporto di parentela.

Il minore non risulta essere in possesso di un cellulare. Le informazioni acquisite non hanno, quindi, allo stato, permesso di individuare l’ambito territoriale ove si trovino attualmente i due minori. Pertanto, si è convenuto di proseguire le attività di verifiche in atto poste in essere dall’Arma dei Carabinieri e contestualmente di disporre un ulteriore potenziamento delle attività di ricerca mediante le pattuglie delle forze dell’ordine, ivi comprese le pattuglie della Polizia Stradale, in servizio di controllo del territorio anche nelle zone limitrofe al Comune di Santa Maria di Licodia e nell’ambito della provincia. E’ stato previsto per la mattinata di domani 15 marzo un ulteriore aggiornamento, anche per l’eventuale dispiegamento di ulteriori risorse e supporti tecnologici.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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