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Cronaca

S.M. di Licodia, vertice in Prefettura: sarebbero 2 i minori scomparsi

Disposto un ulteriore potenziamento delle attività di ricerca mediante le pattuglie delle forze dell’ordine

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Si è svolta in Prefettura, convocata dal Prefetto, nel pomeriggio odierno una riunione per un aggiornamento relativo alla scomparsa del minore dalla comunità di Santa Maria di Licodia. Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Santa Maria di Licodia, il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale, il Dirigente della Sezione Polstrada, il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Paternò.

Sulla base delle informazioni acquisite dal Comando dell’Arma dei Carabinieri che hanno avviato nell’immediato le ricerche e dalle prime notizie acquisite, il minore, che indossa un pigiama di colore nero, è un minore straniero non accompagnato sbarcato nel 2021 ed inserito in una comunità di Santa Maria di Licodia . Lo stesso si sarebbe allontanato nella notte tra il 12 e 13 marzo e sarebbe accompagnato da altro minore, non legato da rapporto di parentela.

Il minore non risulta essere in possesso di un cellulare. Le informazioni acquisite non hanno, quindi, allo stato, permesso di individuare l’ambito territoriale ove si trovino attualmente i due minori. Pertanto, si è convenuto di proseguire le attività di verifiche in atto poste in essere dall’Arma dei Carabinieri e contestualmente di disporre un ulteriore potenziamento delle attività di ricerca mediante le pattuglie delle forze dell’ordine, ivi comprese le pattuglie della Polizia Stradale, in servizio di controllo del territorio anche nelle zone limitrofe al Comune di Santa Maria di Licodia e nell’ambito della provincia. E’ stato previsto per la mattinata di domani 15 marzo un ulteriore aggiornamento, anche per l’eventuale dispiegamento di ulteriori risorse e supporti tecnologici.

Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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