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Cronaca

S.M. Licodia, denunciato un 47enne allacciato abusivamente alla rete elettrica

A scoprire il tutto agenti di polizia del commissariato di Adrano ai quali era giunta, in precedenza, una specifica segnalazione.

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Furto di energia elettrica. E’ il reato contestato dalla polizia del commissiato di Adrano ad un uomo di 47 anni residente a Santa Maria di Licodia. In particolare i poliziotti, dopo aver ricevuto la segnalazione che l’uomo si fosse allacciato abusivamente alla rete elettrica, si sono recati presso l’abitazione dell’indagato, sita in una via del centro  cittadino licodiese, assieme al personale dell’Ente fornitore dell’energia elettrica.

Giunti sul posto forze dell’ordine e  tecnici della societa elettrica hanno appurato  che l’uomo,  attraverso una coppia di cavi, sarebbe riuscito a collegare l’impianto elettrico della propria abitazione direttamente alla rete generale della società fornitrice, bypassando il misuratore di consumo elettrico.

Accertato l’illecito gli agenti di polizia hao provveduto a sequestrare e a repertare i cavi abusivi nonché a denunciare a piede libero il 47enne. Si è provveduto nel contempo a ripristinare le condizioni di sicurezza dell’intero impianto elettrico.  L’uomo dovrà rispondere del reato di furto, aggravato dal fatto che per la sua commissione si sia avvalso di mezzi fraudolenti e per il quale rischia la reclusione da due a sei anni e la multa da euro 927 a euro 1.500.  Si procederà inoltre alla relativa comunicazione all’Agenzia delle Dogane territorialmente competente, che provvederà alla valorizzazione economica del consumo di energia elettrica irregolarmente prelevato.

Cronaca

Adrano, denunciati 5 minori che avevano depredato e danneggiato alcune abitazioni

Gli agenti del locale commissariato li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochi giorni nella stessa zona quella di piazza Sant’Agostino

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Ad Adrano cinque minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni che nei giorni scorsi hanno preso di mira alcune abitazioni del centro adranita per danneggiarle e depredarle sono stati identificati e denunciati dalla polizia di stato del locale commissariato. Gli agenti li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochissimi giorni nella stessa zona, quella di piazza Sant’Agostino, alle spalle dell’ex ospedale cittadino.

I cinque minorenni stavano forzando la porta d’ingresso di una casa con un leverino metallico di cantiere di circa 55 centimetri, quando un cittadino ha contattato la sala operativa del locale commissariato. Alla vista degli agenti, gli adolescenti hanno provato a fuggire. I poliziotti hanno immediatamente fermato uno di loro, un 15enne che aveva il volto travisato da una maschera in lattice. Gli altri hanno cercato di fare frettolosamente ritorno nelle rispettive abitazioni, dove ad attenderli c’erano gli agenti.

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine  il gruppetto di ragazzini, pochi giorni prima aveva preso di mira altre tre abitazioni della stessa zona sfruttando il periodo di festa e la momentanea assenza degli inquilini. Nelle tre case visitate sono state trovate porte e finestre danneggiate. Tutti sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso e riaffidati ai genitori.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 43enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica

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A Catania il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a seguito di una perquisizione delegata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, ha arrestato in flagranza un uomo di anni 43, residente nel centro etneo, imprenditore, trovato in possesso di ingente materiale pedopornografico.

L’indagine trae origine da indagini svolte dal C.O.S.C. di Catania, ed in particolare da monitoraggi della rete finalizzati al contrasto della pornografia minorile.  Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica.

Il materiale informatico sequestrato è oggetto di ulteriore ed approfondita analisi investigativa. Il GIP del Tribunale di Catania ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari.

 

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