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Tratta metropolitana Paternò-Misterbianco, pronti per l’avvio dei lavori

Oggi la presentazione dell’intervento a Catania. Tra i presenti il sottosegretario del Ministero alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri.

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Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza elaborato dal governo nazionale è stato incluso il progetto per la realizzazione del tratto della metropolitana Misterbianco Centro- Paternò; progetto illustrato, a Catania all’interno della fermata Giovanni XXIII dal sottosegretario alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri. “Abbiamo fatto un lavoro in piena sinergia con FCE, comuni e Regione, adesso bisogna fare in modo che le opere siano complete entro il 2026 – ha affermato  il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri-  Un investimento importante per un’altrettanto importante opera infrastrutturale che garantirà al territorio una viabilità adeguata anche dal punto di vista turistico. Il Governo non ha dimenticato nessuno, da nord a sud, nell’obiettivo di migliorare e creare infrastrutture che permettano una ripresa economica e strutturale del Paese. Sono azioni che testimoniano l’attenzione verso il territorio, per questo sento il dovere di ringraziare chi lavora dietro le quinte, come i parlamentari nazionali che si sono impegnati nelle commissioni competenti”.

In sostanza per la realizzazione della tratta della metro Misterbianco- Paternò sono stati stanziati 432 milioni di euro (317 milioni con il PNRR e 115 milioni, alla fine del 2017, dal CIPE) e  avrà una lunghezza di 11,500 metri(tutta  a doppio binario)con 5 stazioni:  Gullotta, Belpasso, Valcorrente, Giaconia, Ardizzone. In particolare quest’ultima stazione di Paternò sarà il futuro capolinea della metropolitana con annesso deposito e officina. A completamento dell’intervento è previsto un tratto di 1.2 km di “People Mover” che collega la stazione Ardizzone con  il centro urbano paternese , ossia con Piazza Della Regione. “Stiamo scrivendo una pagina storica per la mobilità sostenibile, perché si raggiunge un obiettivo grandioso per la nostra area metropolitana urbana e interurbana- ha detto il  sindaco di Catania, Salvo Pogliese-  Se tutto andrà bene nel 2026, la metropolitana di Catania conterà ventisette stazioni e oltre trenta chilometri di lunghezza, da Paternò all’aeroporto di Fontanarossa, attraversando i comuni di Belpasso e Misterbianco, migliorando la qualità della vita dei cittadini di tutta la zona pedemontana e dunque utile anche per i pendolari Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano e Bronte che potranno rinunciare all’auto privata per raggiungere Catania o recarsi all’aeroporto” .

Il tratto Misterbianco Paternò permetterà di collegare la tratta Paternò-Adrano(lunga circa 15 chilometri con 10 stazioni, per la quale sono stati già eseguiti i lavori di ammodernamento e predisposizione per lo scartamento ordinario e l’elettrificazione: in sostanza si avrà una rete metropolitana che collegherà Adrano con lo scalo aereo etneo. Soddisfazione da parte del deputato Giuseppe Zitelli : “ Un grande giorno oggi per l’intera area etnea. Nel 2026, intoppi permettendo, i lavori verranno completati, con l’intera tratta Paternò – aeroporto di Catania che verrà consegnata ai viaggiatori del catanese”.

Per  il sindaco di Paternò Nino Naso dopo “anni e anni di chiacchiere, è stato finanziato il tratto di metropolitana che collegherà il capoluogo etneo a Paternò entro il 2026, con una stazione prevista addirittura al centro della città. Sono queste le risposte che si aspettano i cittadini”. Il primo cittadino di Belpasso Daniele Motta vede nella realizzazione della tratta Misterbianco –Paternò una notizia estremamente positiva per “i nostri concittadini, nonché per la popolazione studentesca, in quanto avrà l’opportunità di usufruire di un servizio importante di mobilità, guadagnandoci in termini di qualità di vita, tempo e denaro con un’importante ricaduta sul territorio anche in termini di sicurezza e inquinamento”.

Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla ha evidenziato che anche il territorio  biancavillese “sarà interessato dal grande progetto che investe (e rivoluziona) il trasporto in ambito urbano. La realizzazione della tratta Misterbianco Centro-Paternò, consentirà anche di collegare la tratta Paternò-Biancavilla-Adrano, per la quale sono stati già eseguiti i lavori di ammodernamento estendendo così la rete metropolitana dall’Aeroporto di Catania fino a Biancavilla e Adrano, ad una lunghezza complessiva pari a circa 45 km con 37 stazioni. Conforta sapere che in questo piano urbano di mobilità sostenibile che interessa tutto il territorio etneo, la città di Biancavilla ha un ruolo di grande rilievo”.

Hanno partecipato alla presentazione del progetto il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, l’eurodeputato pentastellato  Dino Giarrusso, il direttore generale della FCE Salvatore Fiore, il deputato nazionale Luciano Cantone, i deputati regionali Giuseppe Zitelli, Alfio Papale, Giannina Ciancio, Jose Marano,  il sindaco di Catania Salvo Pogliese, il sindaco di Belpasso Daniele Motta, quello di Biancavilla Antonio Bonanno,  di Paternò Nino Naso con gli gli assessori  Ignazio Mannino e Luigi Gulisano, la vice presidente del consiglio Martina Ardizzone e il consigliere Marco Gresta. Presente anche  il commissario straordinario del  comune di Misterbianco Salvatore Caccamo.

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Catania, auto della municipale di Biancavilla, multata dai vigili urbani del capoluogo etneo

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese.

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Un’auto della polizia municipale di Biancavilla in missione a Catania, in sosta in modo non appropriato, è stata multata dai vigili urbani del capoluogo etneo in via Gabriele Carnazza. Il fatto è successo nella giornata di ieri e a portare alla luce, soprattutto sui social, è stato l’avvocato Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese e sanzionata da un vigile urbano in borghese. “Signore e Signori, con la voce rotta dall’emozione, nell’anno del Signore 2025, segnalo una macchina della Polizia locale di Catania (meglio noti come vigili urbani) multata da un loro collega in borghese, in via Gabriele Carnazza- si legge su “Facebook”- Non si vedevano queste cose dal ’65. Mi sono commosso. E Zurigo muta. Se io ti posso multare e voi potete multarmi, tutto il mondo si può multare” scriveva sui social l’avvocato Serpotta.

Tuttavia, come ha rilevato successivamente “Video Star”, l’auto multata appartiene al corpo della Polizia municipale di Biancavilla. Lo stesso sindaco di Catania Enrico Trantino aveva precisato che l’autovettura in questione è in dotazione ai vigili urbani di un altro Comune etneo.

“Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche”, fanno sapere da piazza Spedini.  Venuto a conoscenza della novità l’avvocato Serpotta ha aggiornato la “notizia”: “La  Polizia locale di Catania smentisce che sia una loro auto. Mi sembra ci sia materiale per un ricorso allora” ha scritto l’avvocato Serpotta.

 

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Cultura

Ragalna, Mille parole non basterebbero, una sinfonia sì

Presentato a Ragalna il secondo libro di Alfio Cartalemi: omaggio alla famiglia Chiara e alla forza educativa dell’arte

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Si è tenuta a Ragalna, presso il Palmento Arena e con il patrocinio del Comune, la presentazione del libro “La famiglia Chiara: Artisti per vocazione” del giornalista Alfio Cartalemi. L’evento, presentato da Mary Sottile, si è svolto in occasione del 40° anniversario dell’Autonomia e ha offerto intensi spunti di riflessione sul valore dell’arte, sulla memoria e sull’importanza della cultura come strumento formativo.

Alfio Cartalemi, al suo secondo volume dopo quello dedicato a Michelangelo Virgillito, ha spiegato la scelta della famiglia Chiara come protagonista del suo lavoro: una famiglia paternese dal grande talento musicale, che rappresenta un esempio virtuoso di dedizione e passione. Particolarmente toccante il ricordo di Benedetto Chiara, padre di Rosario, che fece parte della storica orchestra di Paternò. Il progetto editoriale, ha raccontato l’autore, ha preso forma durante il periodo della pandemia da Covid-19, un tempo di riflessione e riscoperta dei valori fondamentali.

Giuseppe Pappalardo, poeta e scrittore che ha curato la prefazione del libro, ha definito l’opera una “biografia meditata”. Secondo Pappalardo, il testo permette di distinguere tra talento, attitudine (cioè la capacità di trasformare il talento in abilità concreta) e musicalità, una qualità innata e misteriosa. Ha inoltre sottolineato l’importanza educativa del libro, che si contrappone alla cultura del “tutto e subito”, al consumismo e alla superficialità promossa dai social media. In questo contesto, la figura della famiglia Chiara si staglia come modello ispiratore per le giovani generazioni, sempre più disorientate da una “società liquida” — per usare le parole di Bauman — priva di punti fermi e progettualità.

La musicista e docente Norma Viscusi ha proposto un’analisi poetica e profonda dell’arte, intesa come espressione di vocazione e trascendenza. Ha messo in luce come la musica vada oltre il significato esplicito per accedere a un piano più alto, ineffabile, capace di comunicare ciò che le parole non possono esprimere.

L’intervento del professore Giuseppe Montemagno, docente di Storia Musicale presso il Conservatorio “V.Bellini” di Catania, ha confermato che il racconto del libro sul maestro Chiara, tracciato dall’autore, corrisponde ad un periodo delicato e di trasformazione del Teatro Massimo  e del prestigioso Conservatorio; il maestro Chiara oltre ad essere un ottimo violinista ha saputo alzare “la testa”.

La serata si è conclusa con l’esibizione dei violinisti Antonio Magrì e Angelo Di Guardo, noti come Violinisti in jeans ed ex allievi del Maestro Chiara, che hanno regalato al pubblico un momento di grande suggestione e intensità emotiva.

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