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Cronaca

Tre incidenti sulle strade del catanese, sette feriti alcuni dei quali in modo serio

Sinistri verificatesi, nelle ultime 12 ore, sulla A18 nei pressi di Fiumefreddo, a Guardia Mangano frazione di Acireale e a Valcorrente in territorio di Belpasso

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foto "Gazzettinonline" - incidente sulla A18

Tre gravi incidenti stradali si sono registrati nelle ultime ore sulle strada del catanese, nei quali diverse persone sono rimaste ferite, alcune delle quali trasportate negli ospedali in codice rosso.

Questa mattina, poco prima delle 06.30, incidente stradale autonomo sulla A18 (Catania-Messina) in direzione il capoluogo peloritano subito dopo lo svincolo per Fiumefreddo di Sicilia. Per cause in corso di accertamento un furgone con a bordo due persone è andato a collidere contro il guard-rail. Scattato l’allarme sul posto si è diretta la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, i quali hanno estratto dall’abitacolo uno degli occupanti. Personale sanitario del 118 giunto sul posto e accertando la gravità delle ferite ha allertato l’elisoccorso atterrato proprio sulla A18 che in quel momento è stata chiusa al transito in entrambe le corsie di marcia. Uno dei due feriti è stato trasportato in codice rosso al Cannizzaro di Catania, mentre l’altro in codice giallo in uno degli ospedali della zona. Presente per i rilievi la Polstrada di Catania e Giardini Naxos. Traffico a rilento con lunghe code di auto. La carreggiata in direzione Messina è rimasta chiusa al traffico per ore, ma solo dalle 09.30 la circolazione è ripresa, sia pure lentamente.

Altro incidente di una certa gravità, ieri sera ad Acireale, nella frazione di Guardia Mangano. Un 18enne alla guida di un’autovettura, con a bordo altri due passeggeri, ha perso il controllo del mezzo andando a finire contro una recinzione nei pressi di una stazione di servizio. Scattato l’allarme sul posto si sono diretti i mezzi di soccorso. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Acireale che hanno estratto il giovane dall’auto ridotta ad un ammasso di lamiere contorte.  Il 18enne è stato condotto all’ospedale di Acireale cosi come i due passeggeri. Per i rilievi carabinieri e polizia di stato.

foto “Acireale Social”- incidente stradale Guardia Mangano- Acireale  

Terzo incidente, sempre ieri sera, a Belpasso nella frazione di Valcorrente non distante dal centro commerciale “Etnapolis”; a scontrarsi, per cause in corso di accertamento e su cui sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Paternò, due moto. Nello scontro almeno due persone sono rimaste ferite. Sul posto personale medico del 118. Uno dei feriti è stato trasportato al Policlinico di Catania: non si conoscono le sue condizioni.

Cronaca

Catania, rogo a Fontanarossa, concluse indagini avvisi per due persone

Si tratta dell’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio e dell’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’, accusati entrambi di rogo colposo

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La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari all’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello, accusati entrambi di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò. all’aeroporto di Catania. A scriverlo è il quotidiano “La Sicilia”.

Nel fascicolo inizialmente risultavano sette indagati, sei dei quali mancano nell’avviso di conclusione indagini: la loro posizione è stata stralciata e si sta valutando di depositare al Gip una richiesta di archiviazione. Secondo la Procura etnea il rogo ebbe origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi.

Secondo le accuse, i due “in cooperazione tra loro, per colpa cagionavano, o contribuivano a cagionare, un incendio che si originava all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e si sviluppava all’interno del termina arrivi”.  Per la procura Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri. In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore”.

Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio”. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione”.

 

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Cronaca

Catania, controllo carabinieri con i colleghi del NAS a tutela di catanesi e turisti

Personale del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Catania hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona della “Pescheria”

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La sicurezza alimentare al centro dei controlli effettuati dai carabinieri del comando proviniciale di Catania.  Nei giorni scorsi, i militari della compagnia di Piazza Dante, insieme con i colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania,  hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona nota ai piu come la “Pescheria” di Catania.

All’interno della prima attività commerciale, i militari hanno accertato che non sarebbero  state compilate le tabelle relative alle temperature a cui i cibi devono essere conservati e che anche il processo di congelamento dei prodotti sarebbe  stato effettuato con procedure non regolari ed all’interno di apparecchiature refrigeranti non idonee al mantenimento della “catena del freddo”. Cosi ben 40 kg di pesce è stato sequestrato. Ma c ‘è di piu, la proprietaria, una 52enne catanese, non avrebbe  comunicato alla clientela, mediante apposite iscrizioni nel menu previste dalla normativa, che alcuni prodotti erano congelati e non freschi.

Stesso modus operandi anche per il titolare del secondo ristornate, un 59enne che anche lui, come la collega del primo locale, avrebbe servito ai clienti alimenti decongelati spacciandoli per freschi.

Dal terzo locale al centro del mirino dei militari sono stati sequestrati e distrutti 18 kg di pesce non idoneo al consumo in quanto privo di tracciabilità. Inoltre nel laboratorio di preparazione delle pietanze, sarebbero state riscontrate carenze igienico sanitarie derivanti dalla presenza di blatte e altri insetti. il proprietario, un 47enne di Catania avrebbe  adibito a deposito bevande un locale attiguo, non consono, seconod i NAS,  a quel tipo di attività di stoccaggio.

I tre titolari dei ristoranti sono tutti ritenuti responsabili di frode in commercio, oltre che di violazioni nel settore igienico-sanitario ed in totale sono state emesse sanzioni per quasi 50 mila euro.

 

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