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Eventi

Milo, l’Etna Arts Fest Celebra l’Anima Poliedrica di Franco Battiato

Un omaggio eterico per rivivere l’arte e l’anima del grande artista

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È partito oggi a Milo l’“Etna Arts Fest – No Time No Space. La via di Franco Battiato come ponte tra terra e cielo”, il festival dedicato all’arte e alla spiritualità dell’indimenticato maestro siciliano. L’evento, promosso dal Centro Studi Gravità Permanente e riconosciuto come Progetto Speciale 2025 dal Ministero della Cultura, ha preso il via con una profonda partecipazione emotiva e culturale, nonostante il rinvio della cerimonia di intitolazione della piazza “Scariceddu” di Riposto, dove Battiato nacque, a causa del maltempo.

Nel pomeriggio si sono già svolti i primi due appuntamenti del programma. Alle 14.00 ha avuto luogo il seminario sufi esperienziale “La via dell’amore”, guidato da Sheykh Hassan Dyck, rappresentante europeo della Confraternita Naqshbandia Haqqania. A seguire, alle 17.00 in Piazza Belvedere Giovanni d’Aragona, il pubblico ha assistito con entusiasmo allo spettacolo teatrale “Anima la vita per dare vita all’anima”, scritto e interpretato da Sandro Vergato, che ha mescolato filosofia e comicità con omaggio sincero allo spirito del cantautore.

Grande attesa ora per l’appuntamento delle ore 21.00, sempre nella piazza di Milo, con “Come verdi fili d’erba”, una performance intensa e suggestiva ideata da Stefano Pio, figlio di Giusto Pio, storico collaboratore di Battiato. Sul palco saliranno Filippo Destrieri (tastiere), Alberto Grossi (pianoforte), Mauro Roveri e Maddalena Main (violoncelli), accompagnati dal Quintetto d’archi ‘Sulle Corde di Aries’ e dalle attrici Lucia Sardo e Ketty Governali. Il tutto arricchito dalla performance estemporanea del calligrafo sensitivo Norbu Grinparich, che realizzerà un’opera ispirata all’energia della serata.

“Questa rassegna nasce da un sentimento autentico – afferma Fiorella Nozzetti, direttrice artistica e presidente del Centro Studi Gravità Permanente – per celebrare ciò che Franco Battiato ha rappresentato per l’anima di questa terra. Vogliamo offrire un’esperienza viva e condivisa, nel segno della sua eredità artistica e spirituale”.

Cultura

Paternò, gemellaggio tra la città paternese e Brionne, comune della Normandia

“Questo legame suggella un importante ponte tra la Sicilia e la Normandia, basato su una storia normanna condivisa” dicono dal comune

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Paternò e la Normandia sempre più vicino.  È stato ufficialmente siglato, nelle scorse ore, all’interno di Palazzo Alessi, il gemellaggio tra le città di Paternò e Brionne, una piccola cittadina di circa 4500 abitanti che si trova proprio In Francia. “Questo legame suggella un importante ponte tra la Sicilia e la Normandia, basato su una storia normanna condivisa” dicono dal comune di Paternò.

L’incontro ha visto la partecipazione della delegazione ufficiale di Brionne, rappresentata dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Patrimonio, Janine Lerouvillois, e dal Segretario Comunale, Aurélie Lefebvre. Ad accogliere la delegazione sono stati il sindaco Nino Naso, l’assessore alla cultura e al turismo Giovambattista Caruso, gli assessori Giuseppe Torrisi e Antonello Longo, la Presidente della Pro Loco Salvina Sambataro, il cerimoniere Franco Tartareso e i ragazzi del Servizio Civile.

Nel corso della cerimonia il sindaco Naso ha specificato che questo “gemellaggio non è solo un atto formale, ma un simbolo della volontà di costruire un futuro basato su radici comuni e valori condivisi. Attraverso la cultura, il dialogo e il turismo, possiamo rafforzare i legami tra le nostre comunità e offrire nuove opportunità di crescita per entrambe le città.”

Il Vicesindaco di Brionne, Janine Lerouvillois, entusiasta si è detta “onorata ad essere qui per celebrare questo legame storico. Le nostre città condividono una ricchezza culturale e storica unica, e questo gemellaggio rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza reciproca e costruire una collaborazione duratura”.

“Grazie a questo gemellaggio, Paternò, Brionne e Catania si impegnano a lavorare insieme, unendo le proprie risorse e competenze per valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico che le accomuna. Nel corso della visita, è stato dedicato ampio spazio alla scoperta dei monumenti simbolo di Paternò: dalla suggestiva cappella del Santissimo Crocifisso, alla panoramica collina che  domina la città, passando per gli straordinari quadri di Sofonisba Anguissola, autentiche gemme d’arte che raccontano la storia e l’anima del territorio.

A seguire, la visita si sposterà verso i maestosi castelli di Motta e Adrano, custodi di leggende, battaglie e memorie che ancora oggi parlano ai visitatori con tutta la forza della loro imponenza. Non mancherà poi una tappa a Catania, città ricca di storia millenaria e di un patrimonio culturale unico, che completa questo itinerario denso di emozioni e significati. Un percorso che non solo rinsalda il legame tra Paternò, Brionne e  Catania, ma che celebra la bellezza, la storia e la cultura come ponti di un’amicizia destinata a durare nel tempo”.

 

Alla fine dal comune paternese hanno evidenziato che “grazie a questo gemellaggio, Paternò e Brionne si impegnano a lavorare insieme, unendo le proprie risorse e competenze per valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico che le accomuna”.

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Eventi

Sicilia, Statuto siciliano, celebrazione in occasione del suo 79° anniversario

“Resta la nostra ‘Carta fondamentale’ – ha detto il presidente ARS Gaetano Galvagno- che difendiamo con convinzione, pur nella legittima diversità di vedute sull’autonomia, alimentata soprattutto dal dibattito politico degli ultimi anni”

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Oggi la Sicilia celebra i 79 anni dello statuto siciliano . Sulla questione interviene il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. “Celebrare i settantanove anni dello Statuto della Regione Siciliana è un dovere nei confronti di quanti, subito dopo il dramma della Seconda guerra mondiale, si ritrovarono, provenendo da contesti sociali e politici diversi, per dare vita al primo vagito di quella che solo più tardi sarebbe diventata l’Italia repubblicana: fu il primo atto formale della rivalsa del popolo siciliano. Una compensazione che tuttavia non è mai stata pienamente realizzata per responsabilità che vanno ricercate in larga parte al di fuori dei nostri confini regionali”.

Galvagno ha evidenziato che lo Statuto resta la nostra “Carta fondamentale che difendiamo con convinzione, pur nella legittima diversità di vedute sull’autonomia, alimentata soprattutto dal dibattito politico degli ultimi anni.  Proprio su questo tema, di recente in occasione di un’assemblea riservata dei presidenti dei Consigli regionali, ho avuto modo di ribadire che la Sicilia, se posta in condizioni paritarie, ad esempio sul piano infrastrutturale, sarebbe perfettamente competitiva. Non avremmo, insomma, timore di camminare sulle nostre gambe”.

Galvagno ringrazia gli insegnanti, le associazioni e le istituzioni locali che hanno scelto di celebrare questa giornata insieme agli studenti, spiegando loro l’importanza dello Statuto autonomistico, le ragioni che ne hanno determinato la nascita e il significato della ricorrenza. “Anche per questo – conclude Galvagno – abbiamo il dovere, nei confronti dei giovani di quest’Isola, affinché costruiscano qui il loro futuro, di celebrare lo Statuto e ispirarci sempre ai valori dell’Autonomia, intesa sì come un diritto, ma soprattutto come una responsabilità”.

 

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