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In Primo Piano

Unict, 50 borse di studio per corsi in lingua inglese

L’Università di Catania apre le porte a 320 studenti internazionali

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Foto di https://www.calendarioscolastico.com/

L’Università di Catania sta ampliando la sua visione internazionale, accogliendo studenti provenienti da Paesi extra UE. Per il prossimo anno accademico 2025/26, l’ateneo offrirà oltre 320 posti per iscriversi a dieci corsi di laurea magistrale in lingua inglese, destinati a studenti residenti all’estero.

Il bando di partecipazione è già disponibile sul sito dell’università (www.unict.it) e le candidature possono essere inviate fino al 14 marzo. Per informazioni e supporto, gli interessati possono contattare l’Unità operativa Relazioni Internazionali all’indirizzo email internationalstudents@unict.it.

I corsi disponibili sono i seguenti:

Agricultural Sciences and Technology (25 posti)

Automation Engineering and Control of Complex Systems (30 posti)

Chemical Engineering for Industrial Sustainability (40 posti)

Communications Engineering (40 posti)

Construction Management and Safety (30 posti)

Data Science (30 posti)

Electrical Engineering for Sustainable Green Energy Transition (30 posti)

Electronic Engineering (30 posti)

Global Politics and Euro-Mediterranean Relations (50 posti)

Physics (15 posti)

Ogni corso rappresenta un’opportunità formativa all’avanguardia, con una solida proiezione internazionale. Inoltre, per ciascuno di questi corsi, l’università ha previsto cinque borse di studio biennali, ognuna del valore annuale di 2.000 euro. Qualora i posti disponibili non venissero occupati, l’ateneo provvederà a riaprirne la selezione o a riservarli per cittadini italiani, comunitari e non comunitari residenti in Italia.

Cronaca

Biancavilla, arrestato un 44enne per maltrattamenti, vittima la compagna

Tra i due sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo, poi degenerata con un pugno allo zigomo destro della donna

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Un uomo di 44 anni di Biancavilla è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Paternò, perché responsabile di maltrattamenti in famiglia.  La donna, in particolare, ha chiamato in suo soccorso i carabinieri quando il marito, rientrato a casa, sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, purtroppo alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo.

La lite, però, sarebbe ben presto degenerata allorquando, alla presenza della loro figlia minorenne, il 44enne avrebbe inveito contro la moglie minacciandola di morte <<… Ti uccido e ti metto dentro la bara, troverò pace solo quando ti ammazzo! …>>, quindi l’avrebbe colpita con un pugno allo zigomo destro, tanto che la vittima, temendo il peggio, sarebbe scappata riuscendo a chiamare i carabinieri.

La pattuglia della stazione di Paternò, giunta in pochi minuti presso l’abitazione della coppia, ha provveduto dapprima a chiedere l’intervento dei medici del 118 affinchè prestassero le prime cure alla donna, quindi ha eseguito gli accertamenti sul conto del marito, il quale, soltanto una ventina di giorni prima, era già stato denunciato per maltrattamenti. L’arresto dell’uomo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Catania, Polizia di Stato “salva” cinque cavalli destinati forse alle corse clandestine

Ad agire poliziotti del commissariato di San Cristoforo e personale veterinario dell’Asp. Un uomo denunciato ed elevate sanzioni per oltre 20 mila euro

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Cinque cavalli sottoposti a fermo amministrativo, probabilmente destinati alle corse clandestine, e sanzioni per oltre 20 mila euro. E’ il bilancio di un’attività svolta a Catania dagli agenti di polizia del commissariato di San Cristoforo e personale veterinario dell’Asp che hanno controllato una zona dell’omonimo quartiere, dove sono state controllate tre stalle.

Nel primo caso, i poliziotti hanno riscontrato una struttura del tutto improvvisata, al cui interno è stato trovato un cavallo movimentato senza i previsti documenti di accompagnamento. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi farmaci dopanti. Il gestore della stalla abusiva, un catanese di 47 anni, è stato denunciato a piede libero. I controlli si sono poi spostati nell’allevamento d’origine dell’animale che, seppur regolarmente registrato, presentava trascritto nel registro di stalla un numero di animali superiore a quello dei cavalli effettivamente presenti.

Tali allevamenti vengono definiti, in gergo, “canaglia” in quanto metterebbero a disposizione il proprio “codice stalla” per effettuare movimentazioni di cavalli senza i prescritti documenti di accompagnamento e in violazione di precise norme sanitarie.

In genere, gli animali coinvolti in questo tipo di scambio vengono rivenduti, per essere poi destinati alle corse clandestine o collocati in ulteriori siti non registrati, privi delle più elementari condizioni di biosicurezza in grado di garantire il loro benessere. Anche nella terza stalla controllata i poliziotti hanno riscontrato diverse gravi irregolarità, a cominciare dall’assenza del “codice stalla”. Inoltre, i veterinari dell’Asp hanno rilevato carenti condizioni igienico-sanitarie tali da impedire la permanenza degli animali.

 

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