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Cronaca

Paternò, eternit nei pressi dell’Oasi protetta di Ponte Barca

Degrado ambientale lungo gli argini del fiume Simeto: condanna del gruppo consiliare di Paternò di “Diventerà Belllissima”

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Degrado ambientale nei pressi di Ponte Barca, in territorio di Paternò,non lontano dagli argini del fiume Simeto. Sono tante le discariche abusive presenti nella zona. Ignoti hanno lasciato anche lastre di eternit lungo una strada che porta verso contrada Sciddicuni. A denunciarne la presenza l’imprenditore agricolo Emanuele Feltri, il quale ha investito risorse e tempo proprio nella zona per fare crescere la propria azienda. Da tutte le parti si chiede maggiore attenzione per preservare l’intera area del Simeto e in particolare di Ponte Barca.

Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo consiliare di “Diventerà Bellissima” con Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti: “Occorre tornare a puntare i riflettori sull’area che costeggia il territorio del fiume Simeto. Un sito che richiama da sempre l’interesse di naturalisti provenienti da ogni parte della Sicilia e non solo- hanno detto in una nota stampa i due consiglieri di “DB”- sito dove gli imprenditori agricoli hanno concentrato numerosi dei propri sforzi economici e produttivi. E su quel sito, da tempo, sono tornate a dare cattiva mostra di sé ingenti quantità di rifiuti scaricate lì da gente irresponsabile e incurante di qualunque danno arrecato all’ambiente.

Di recente, lungo la strada di Contrada “Sciddicuni” è stato anche impunemente scaricato dell’eternit con le particelle di polvere che rischiano di disperdersi nell’aria- hanno concluso i due consiglieri- Abbiamo già inviato la relativa segnalazione all’Arpa ed al Comune di Paternò.Quella dell’attenzione sull’area naturalistica del fiume Simeto resta un aspetto sul quale intervenire con determinazione e che deve coinvolgere istituzioni, imprenditori e associazioni cittadine per richiamare tutti ad una maggiore sensibilità e controllo”.

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Cronaca

Mascalucia, rissa tra calciatori e dirigenti dentro lo stadio, denunciate sette persone

Causa scatenante della rissa alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degenerata

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Rissa all’interno dello stadio di Mascalucia che ha visto il coinvolgimento di calciatori e dirigenti di due squadre di calcio dilettanti. Un fatto di violenza che ha spinto uno spettatore ad allertare i carabinieri, i quali, alla fine delle opportune indagini,  hanno denunciato a piede libero sette uomini, tra i 24 ed i 44 anni.  I fatti sono accaduti nei giorni scorsi presso il campo sportivo comunale “Bonaiuto Somma”, in occasione dello svolgimento di una gara del campionato di calcio tra dilettanti; i militari dell’Arma  sono giunti all’interno dello stadio, ma al loro arrivo gli animi dei contendenti si erano già calmati ma, entrati all’interno dello spogliatoio, i militari hanno riscontrato la presenza di tre calciatori che avevano alcune ferite di natura traumatica, i quali, successivamente sono stati trasportati al pronto soccorso del Policlinico di Catania dal personale del 118.

I giovani sono stati visitati dai medici che hanno riscontrato traumi con relative prognosi da due a trenta giorni, quest’ultima diagnosticata ad un giovane originario del Gambia, al quale è stata rilevata la frattura delle ossa nasali.  Sembra  che la causa scatenante della rissa sia stata originata da alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degeneratesi in atti violenti tra gli appartenenti alle due squadre. Inoltre i carabinieri hanno provveduto a segnalare alla Questura di Catania il presidente di una delle due squadre poiché avrebbe organizzato una manifestazione sportiva senza darne formale comunicazione alla competente autorità di pubblica sicurezza.

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Cronaca

Incidente mortale a Catania. A perdere la vita il paternese Gabriele Longo

Il sinistro questa mattina su via S.Sofia. Si tratterebbe di un incidente autonomo.

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Dolore e sgomento a Paternò per la tragica notizia che questa mattina ha sconvolto la città. Un incidente stradale ha spezzato la vita di Gabriele Longo, 24enne paternese. Il sinistro è avvenuto  all’alba di oggi, in via Santa Sofia, davanti il Policlinico del capoluogo etneo.

Il ragazzo, guardia giurata, stava tornando a casa, a Paternò, dopo aver concluso il turno di lavoro, quando per cause ancora in corso d’accertamento ha perso il controllo della sua moto. Sul posto, per i rilievi sono arrivati gli agenti della Polizia municipale di Catania. Non chiaro se si tratti di un incidente autonomo o se sia successo qualcos’altro che ha fatto perdere a Gabriele il controllo del mezzo, determinando così l’incidente e la morte.

La salma del giovane è stata portata al Policlinico di Catania, in attesa di essere restituita ai familiari, ai genitori, al padre Antonello (ex consigliere comunale) e alla mamma Alfina.

Ed a nome della città un messaggio di cordoglio è arrivato dal sindaco Nino Naso. «Sono sconvolto e profondamente addolorato – ha evidenziato il primo cittadino paternese – per questa tragedia che ha colpito il nostro Gabriele, da primo cittadino e da amico della famiglia Longo, mi stringo insieme a tutta la comunità cittadina attorno a loro, una famiglia già provata da un precedente e straziante dolore. Un giovane pieno di valori, onesto e solare che perde la vita mentre si ritira da lavoro. Salutaci le stelle Gabriele.»

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