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Cronaca

Paternò, eternit nei pressi dell’Oasi protetta di Ponte Barca

Degrado ambientale lungo gli argini del fiume Simeto: condanna del gruppo consiliare di Paternò di “Diventerà Belllissima”

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Degrado ambientale nei pressi di Ponte Barca, in territorio di Paternò,non lontano dagli argini del fiume Simeto. Sono tante le discariche abusive presenti nella zona. Ignoti hanno lasciato anche lastre di eternit lungo una strada che porta verso contrada Sciddicuni. A denunciarne la presenza l’imprenditore agricolo Emanuele Feltri, il quale ha investito risorse e tempo proprio nella zona per fare crescere la propria azienda. Da tutte le parti si chiede maggiore attenzione per preservare l’intera area del Simeto e in particolare di Ponte Barca.

Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo consiliare di “Diventerà Bellissima” con Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti: “Occorre tornare a puntare i riflettori sull’area che costeggia il territorio del fiume Simeto. Un sito che richiama da sempre l’interesse di naturalisti provenienti da ogni parte della Sicilia e non solo- hanno detto in una nota stampa i due consiglieri di “DB”- sito dove gli imprenditori agricoli hanno concentrato numerosi dei propri sforzi economici e produttivi. E su quel sito, da tempo, sono tornate a dare cattiva mostra di sé ingenti quantità di rifiuti scaricate lì da gente irresponsabile e incurante di qualunque danno arrecato all’ambiente.

Di recente, lungo la strada di Contrada “Sciddicuni” è stato anche impunemente scaricato dell’eternit con le particelle di polvere che rischiano di disperdersi nell’aria- hanno concluso i due consiglieri- Abbiamo già inviato la relativa segnalazione all’Arpa ed al Comune di Paternò.Quella dell’attenzione sull’area naturalistica del fiume Simeto resta un aspetto sul quale intervenire con determinazione e che deve coinvolgere istituzioni, imprenditori e associazioni cittadine per richiamare tutti ad una maggiore sensibilità e controllo”.

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Cronaca

Paternò, incendio abitazione in zona Scala Vecchia

Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò

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Incendio questa sera in via Napoli a Paternò in zona Scala Vecchia all’interno di una palazzina a più piani. Al momento sono incerte le cause del rogo. A mettersi in sicurezza diverse persone che si trovavano all’interno dell’appartamento invaso dalle fiamme dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò che hanno domato il rogo sviluppatosi probabilmente all’interno della cucina. Fortunatamente non si registrano feriti.

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Cronaca

Bronte, per il sindaco Firrarello la metropolitana deve arrivare a Bronte

Secondo il primo cittadino brontese il tratto Adrano-Bronte sarà in superfice e meno costoso da realizzare

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“La metropolitana non può fermarsi a Paternò o fino ad Adrano, dobbiamo farla arrivare a Bronte e a Randazzo”. A dirlo è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che si  rivolge al Ministero dei Trasporti, forte delle sensazioni positive ricevute in occasione dell’inizio dei lavori del tratto Piano Tavola- Paternò, dove il ministro Matteo Salvini, nel suo intervento, non ha escluso la possibilità che si chiudesse l’anello ferroviario attorno l’Etna. “Considero la realizzazione della metropolitana, almeno fino a Randazzo, l’infrastruttura che più di tutte è in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e le potenzialità del territorio. Fino a qualche anno fa vedevo la Fce soltanto come il trenino della tradizione, guardato con affetto. I pendolari che da Bronte si spostavano fino a Catania, infatti, continuavano a scegliere l’auto. Con l’attuazione dei vari step di sviluppo che la Circumetnea ha registrato, mi sono reso conto che è un vettore di trasporto importante”.

Firrarello ha specificato che i comuni che in futuro saranno raggiunti da un servizio di metropolitana veloce dovrebbero ottenere notevoli benefici perché potranno comodamente in treno raggiungere l’aeroporto di Catania o il Porto.  “Una ferrovia veloce darà un contributo sostanziale alla sostenibilità del traffico, favorirà il processo di disurbanizzazione migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili. Valorizzerà l’intero comprensorio etneo, insomma, creando nuove opportunità di sviluppo economico e contribuendo al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale. Verrà valorizzato anche il patrimonio naturale e culturale – aggiunge – favorendo così i flussi turistici, senza considerare il contributo significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente” dice Firrarello, il quale sostiene che non ci sarebbero difficoltà nel trovare risorse economiche.

“ Il tratto Adrano-Bronte, che sarà in superfice per esempio, è il più semplice da realizzare e quindi il meno costoso. Ci sono poi delle norme che consentono al Ministero di investire in questa direzione. Per una di queste contribuì con un emendamento decenni fa l’on. Vito Bonsignore, ai tempi sottosegretario al Bilancio. Il fatto poi che la gestione della Fce è rimasta ministeriale è una garanzia. Ci ha provato in passato qualcuno a farla diventare una ferrovia regionale, ma la  Circum è rimasta sotto la gestione del Governo centrale. E così i direttori ed i commissari che in questi anni si sono succeduti sono stati di sicuro valore e spessore”.

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